Marco Crespi: 'La mia Siena non parte favorita'
Le parole del coach della Mens Sana alla viglia dell'inizio play-off
Attesa play-off: "C'è grande entusiasmo. Si sente e si percepisce l'importanza del momento, la vicinanza della città. Io sono qui solo da due stagioni e faccio testo fino a un certo punto, ma chi è qui da tantianni davvero sta provando sentimenti incredibili".
Concentrazione mantenuta nonostante le vicende extra-cestistiche: "Semplicemente ho parlato di basket e basta. Alla squadra e ad ogni singolo giocatore. Usando la pallacanestro abbiamo cercato di darci obiettivi comuni, scopi, motivazioni. E quando hai la testa piena di basket, non pensi ad altro".
Aspettative così rosee: "Quando ho assunto questo incarico non avevo particolari aspettative. Se non quella di cercare di spingere tutti i giocatori oltre i loro limiti e le loro possibilità. Devo dire però che siamostati bravi, tutti, a superare una cessione come quella di Hackett. Ci voleva una rivoluzione tecnica per farvi fronte. L'abbiamo messa in opera".
Sfida a Reggio Emilia: "Non penso ci sia una vera favorita. Come memoria di quanto di buono noi abbiamo fatto finora, c'è la qualità del gioco messo in mostra. Ci aiuterà nei momenti difficili".
Pericoli da parte di Reggio: "Le riassumo il potenziale dei biancorossi in poche istantanee: il talento di White, la capacità realizzativa di Kaukenas e Bell, la bravura ad aprire il campo coi tiri dalla lunga distanza di Silins e Antonutti, l'efficacia dei lunghi e la leadership di Cinciarini che è la sintesi del tutto".
Gara 1 crocevia della serie: "No. In gare di questo tipo ogni partita è importante allo stesso modo e ogni possesso è fondamentale".
Erick Green recuperato: "Sì. Soffriva di un leggero stiramento al collaterale. Ma in questi ultimi giorni si è già allenato, dunque sarà della partita".
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