Sportando Giocatore più migliorato di Serie A: Nicolò Melli
Il giocatore dell'EA7 conquista il premio di MIP
Un anno fa non aveva un ben definito ruolo, si discuteva del suo potenziale inespresso e si cercava ancora di stabilire se fosse un giocatore perimetrale o da zona verniciata. Oggi dopo un'esperienza in nazionale e una stagione ad alto livello si può facilmente dire che Nicolò Melli sia il giocatore più migliorato rispetto alla scorsa stagione. Un giocatore che da mistero inespresso di 12 mesi fa dopo un intero calendario trascorso parte in quintetto in una delle migliori 8 squadre d'Europa e certifica ogni tipo di miglioramento non tanto nei numeri quanto nella consistenza; ma andiamo con ordine:
Medie di quest'anno:
Solo 5 minuti in più sul parquet rispetto alla scorsa stagione (22.6 contro 17.6 della stagione 2012/2013)
7.8 punti di media (contro 5.8)
5.6 rimbalzi di media (contro 4.1)
9.9 di valutazione media (contro 5.9)
54.5% da due (contro 50)
40.8 dall'arco (contro 33.8)
7.8 di plus minus medio (contro 2)
Abbastanza? Forse ma intendiamo approfondire. Melli non è semplicemente un giocatore più affidabile, ma anche un giocatore più solido mentalmente e conscio del suo ruolo. Nelle fasi di gare più complicate spesso è lui ad essere utilizzato come centro per qualità difensive superiori alla leggerezza di Samuels e all'incapacità di Lawal di stare con i piedi piantati al suolo. Sta iniziando a prendere tipi di conclusioni molto più varie rispetto al passato (anche se continua a non voler andare in post), è migliorato nella lettura offensiva del gioco, non naufragando più in mezzo alle maglie avversarie, ma trovando gli spazi sul parquet mentre osserva i compagni.
Giocatore da potenziale doppia doppia di media, che probabilmente non raggiungerà mai a causa della grossa concorrenza nel ruolo, ma allo stato attuale delle cose si può affermare che Nicolò Melli non sia più un giocatore di 'potenziale', ma sia un giocatore 'fatto e finito'. In questa stagione ha compiuto il passaggio da promessa a certezza, anche se la strada per diventare una top ala/pivot è ancora lunga e tortuosa.
Pagina di 2