Sportando Sesto Uomo dell'Anno di Serie A: Curtis Jerrells
La combo dell'EA7 conquista il premio
Ai numeri molti sono superiori alla combo dell'Olimpia Milano, ma se si guarda l'impatto effettivo dei risultati si nota come l'ex Besiktas abbia svoltato la sua stagione una volta deciso il suo impiego uscendo dalla panchina. Forse ancora più in Eurolega che in campionato, ma bastano i numeri per vedere la differenza: 7.1 punti e 1.6 assist di media nel girone d'andata partendo in quintetto e senza Hackett; 9.3 punti e 2.3 assist di media uscendo alle spalle di Hackett e Langford. Non c'è in ogni caso solo una questione di punti, rimbalzi e assist; si parla anche della consistenza difensiva e di tanti altri fattori che hanno contribuito alle 19 vittorie consecutive di Milano. Matt Walsh e Jimmy Baron hanno sicuramente numeri molto più eclatanti, ma alla prova dei fatti il primo si è rivelato troppo accentratore, mostrando limiti in comprensione di gioco nei momenti caldi, mentre il secondo è stato troppo monotematico e difensivamente nullo, finendo sprofondato anch'esso (con crollo delle percentuali al tiro) nel momento difficile della Virtus Roma.
Jerrells ha mostrato sangue freddo e capacità di mettere tiri pesanti nel momento in cui serviva segnarli; è stato il miglior esterno difensivo a disposizione dell'Armani e ha reso la vita difficile a quasi tutti i piccoli gravitati nella sua zona. Una scoperta decisamente inattesa per un giocatore che era sempre stato considerato un play (erroneamente), molto accentratore e con un QI cestistico piuttosto limitato.
Pagina di 2