Acqua Vitasnella Cantù - Umana Venezia: analisi e pagelle
Comoda vittoria per la squadra di Sacripanti che conferma il Pianella "inespugnabile".
Cantù (6,5): partita nella norma per i brianzoli, che non avevano nemmeno l'intenzione di sorprendere. Gentile fuori per una contrattura, Cusin solo 15 minuti in campo e parecchio spazio ad Abass e Rullo. Se serve dirlo, bastava poco per vincere ed i canturini non hanno sprecato troppe energie. Analizziamo le chiavi del match:
- la difesa di Cantù non è mai mancata ed ha obbligato la Reyer ad inseguire per tutta la partita;
- 8 giocatori su 9 hanno messo a referto degli assist e solo Abass meno di 2: totale 21;
- Uter schierato con lo scopo di infastidire, saltava ad ogni rimbalzo e si buttava su ogni pallone;
- ricerca costante del rimbalzo offensivo e degli extra-possessi: 9 i palloni arpionati in attacco;
- una prima parte di partita un po' confusionaria, complici falli e palle perse;
- nel finale ruolo decisivo di Rullo che, libero o marcato, ha trovato parecchi punti preziosi.
Pietro Aradori (7-): partita come al solito solida quella di Pietro che in 24 minuti segna 14 punti e totalizza una valutazione di 17. Chiude con 4/7 al tiro, 5 rimbalzi e 3 assist. Note negative le 3 perse e i 3 falli prematuri.
Adrian Uter (7,5): è lui l'MVP del match; sotto i tabelloni non lo ferma nessuno e, quando sbaglia, è sempre pronto a cercare rimbalzi e tap in. Centro per certi versi deludente, per altri tremendamente utile: se non è accoppiato al giusto difensore rischia di vincerla da solo e così è stato con Venezia.
Joe Ragland (6,5): è un giocatore davvero forte e, come tale, difficilmente gioca male. Se anche gli si può criticare un 4/11 al tiro, non si può negare l'efficacia del 5+5 (assist e rimbalzi).
Maarten Leunen (6): è uno che sta poco con la palla in mano, anche perché dopo un po' la perde, di solito o tira o passa. Contro Venezia 2 triple e 2 assist da manuale per il giocatore più utilizzato di tutto il match (35 min).
Micheal Jenkins (7-): chi difendeva Micheal Jenkins? La Reyer dovrà interrogarsi su questa domanda, perché la guardia canturina ha letteralmente aperto la difesa veneziana con 6/9 da 2 punti.
Awudu Abass (6+): questo giovane talento meriterebbe ancora più spazio di quanto gli viene concesso da coach Sacripanti. Ha tiro ed una straordinaria propensione per i rimbalzi: oggi 4, di cui 2 offensivi, in appena 13 minuti.
Roberto Rullo (7+): "Adrian tuttofare" gli strappa il titolo di MVP, ma Roberto mette a referto una prestazione consistente e davvero importante. 14 punti frutto di 4/6 al tiro e 2/2 dalla lunetta, 3 falli subiti e 3 assist per 17 di valutazione.
Marco Cusin (6-): ha giocato 15 minuti e non si è particolarmente notato. 4 punti con 1/4 dalla media, 2 falli fatti e 2 perse. A salvare la prestazione opaca 5 rimbalzi preziosi.
Ivan Buva (5+): il suo impatto fisico si è sentito (4 rimbalzi in 10 minuti), ma lo 0/4 dalla media, la palla persa e i 2 falli commessi condannano la sua prestazione generale.
Venezia (5): scende in campo con poco spirito combattivo e getta al vento forse l'ultima occasione per provare a raggiungere i playoff. Con Cantù non sarebbe stata facile, questo si sapeva, ma con una squadra disunita e mal organizzata tutto diventa più difficile. Guardiamo nel dettaglio la partita dei veneti:
- approccio difensivo sbagliato, Crosariol lascia sguarnita l'area, Taylor e Vitali si fanno battere troppo spesso;
- attacco in tilt con iniziative prettamente personali, poco gioco di squadra;
- scarsa circolazione di palla: 8 dei 14 assist risalgono all'ultimo quarto, quando Cantù ha preso il largo.
- Vujacic finalmente cercato dai compagni, peccato per la giornata storta al tiro;
- asse play-pivot, come sempre, inesistente: 4 i punti dei centri, davvero pochi per pensare di vincere;
- capacità di limitare le perse (13), anche se solo 2 recuperi, contro i 7 di Cantù.
Hrvoje Peric (5): non entra in partita e sbaglia le scelte di tiro. Ben 4 le triple (di cui una a referto) a cui si aggiungono 2 falli commessi, 0 subiti e 2 perse. Difensivamente non è sembrato capace di rimpiazzare la mancanza di un centro.
Jacopo Giachetti (5,5): si impegna nel play-making (3 assist), ma fatica al tiro, dove porta un solo punto alla causa. Sembrava affaticato e consapevole delle maggiori responsabilità dovute alla scelta di tenere fuori Johnson.
Nate Linhart (6,5): gioca bene però, nel momento di maggior importanza, viene a mancare come il resto della squadra. 13 punti, 5/9 al tiro e 5 rimbalzi per un giocatore che deve trovare maggiore killer instinct.
Sasha Vujacic (5): questa volta non ci sono giustificazioni, l'ex Lakers è stato messo nella possibilità di segnare, ma non ha trovato quasi mai la via del canestro (2/9 dal campo). La valutazione di 11 tiene conto dei 6 falli subiti, 1 stoppata data, 1 assist e 4 rimbalzi.
Luca Vitali (6-): sembra aver perso l'ottimo feeling con la squadra; non si sa di chi siano le colpe, ma il play italiano non è più lo stesso da un bel po' di partite. I numeri sono puliti: 13 punti, 4 rimbalzi e 4 assist, peccato per le 3 perse.
Donell Taylor (6): a destare dubbi non è la sua prestazione, quanto il suo impiego. Se si decide di tenere un tiratore al posto di un play, bisogna quanto meno metterlo nelle condizioni di tirare. Chiude con 10 punti, 2/4 al tiro, 3 rimbalzi e 2 perse, in una partita abbastanza anonima.
Andre Smith (7+): Andre c'è, sempre e comunque. Ennesima partita solida per la "roccia" della Reyer che totalizza una valutazione di 19 grazie ai 19 punti e 7 rimbalzi. Preciso dal campo e solido in difesa.
Daniele Magro (6): 2 punti in 5 minuti per un giocatore che Zare sembra non digerire, nonostante la sempre più netta superiorità a Crosariol. Se è vero che in attacco fatica, è altrettanto vero che in difesa dà un contributo importante.
Andrea Crosariol (4): il suo innesto provoca i soliti danni e in 14 minuti segna 2 punti con 3 falli, 4 palle perse ed una difesa inconsistente. L'immagine della sua partita è il rimbalzo offensivo strappatogli da un Ragland peraltro fuori posizione.