La Sutor adempie parzialmente agli adempimenti Comtec, esercita la facoltà di proroga
Nota della Sutor e dichiarazioni di Santoro
Queste le dichiarazioni del Direttore Generale Alessandro Santoro:
“La tristezza di questo giorno non ci impedirà di continuare a lottare e sperare in una soluzione. Abbiamo un altro po’ di tempo, pochissimo a dire il vero, ma cercheremo di utilizzarlo nel migliore dei modi per stimolare e sensibilizzare chiunque sia nelle condizioni di aiutarci. I problemi sono tantissimi ed ogni giorno che passa sembrano moltiplicarsi ed ingigantirsi a tal punto da scoraggiare anche il più tenace dei combattenti. Anzi, se siamo arrivati fin qui è perché abbiamo pensato poco ai problemi e molto di più alle soluzioni, questo mi sembra già un miracolo, ma siamo alla resa dei conti.
In questa stagione siamo partiti con grandi propositi di rilancio ma la situazione attuale, è bene esser chiari, vive nella difficoltà e nell’indifferenza a prescindere dalle posizioni di ogni componente della proprietà che ha ragioni di opportunità che impediscono un intervento a sostegno della Sutor. La realtà è davvero complicata proprio perché affidata alle difficoltà del momento che non hanno nulla a che vedere con le disponibilità e le potenzialità di questa terra. Da una parte la Triade che tanto ha fatto, ed ha continuato a fare, nel corso della sua storia sportiva per la pallacanestro e per la Sutor, dall’altra un gruppo di imprenditori appassionati che ha fatto altrettanto. Nelle difficoltà, però, si può essere esposti all’errore e gli stessi errori possono creare delusioni. Tutti hanno le proprie ragioni e tutti le difendono con il massimo della determinazione ma in mezzo a tutto questo c’è la Sutor, ci siamo noi. Ho un rapporto importante con la Triade e con molti dei componenti dell'Associazione "Insieme per la Sutor". A tutti loro mi lega stima, affetto e so che tutti hanno fatto tanto ma, per i motivi più variegati, purtroppo non è bastato anche per la crisi incalzante che ha condizionato il nostro percorso. Con questo approccio significherebbe guardare al problema ma con uno sguardo alla soluzione.
Si è cercato di trovare una strada alternativa, intesa anche come soluzione temporanea, per finire la stagione nella maniera più decorosa possibile ottenendo però il solo risultato che non è andato oltre l’ultimo intervento dello scorso febbraio da parte di Insieme per la Sutor e dell'ulteriore intervento della Triade. Allora si è pensato di orientare la nostra attenzione all’esterno facendo leva su un progetto, amolasutor.com, che solo nel proprio nome potesse identificare ed unire tutte le sensibilità che hanno a cuore la Sutor ma anche questo ha manifestato ciò che non mi sarei aspettato, il disinteresse. Un sentimento che sta a confermare, ma vorrei essere smentito, che ci sia il desiderio di scoprire cosa può significare una vita a Montegranaro senza la Sutor. Una curiosità che sta diventando sempre di più una possibilità proprio perché più di qualcuno pensa e dice “ma tanto in qualche modo faranno come hanno sempre fatto”. Cosa pericolosa perché sembra proprio di no.
Cosa ci rimane da fare allora? Abbiamo la possibilità di evitarlo se tutti diventano protagonisti assieme a noi, come se si annullassero le distanze e tutti indossassero la maglia gialloblu assieme a chi entra in campo ed ha dimostrato cosa significa amare davvero una squadra. Abbiamo cinque giorni per dire “ci abbiamo provato” perché, attraverso amolasutor.com e qualsiasi altra tipologia d’intervento, ci sono varie opportunità per poter contribuire sia da privati, sia come aziende. Ogni risorsa sarà indirizzata alla squadra e agli adempimenti Comtec da completare, questa è la mia personale garanzia per aprire una porta sul futuro qualunque esso sia.
Lo fate per questi ragazzi, per lo staff tecnico, per tutti i nostri collaboratori e per tutti coloro che non possono permetterselo e vorrebbero farlo. Insomma fatelo per la Sutor. La Sutor è di chi la ama e non c’è spazio all’indifferenza, non c’è tempo per chi dice “ora vedo”. Chi può metta da parte tutto il resto, chi non può va compreso, chi non vuole è perché della Sutor non gli è mai interessato nulla o poco. Oggi è il momento di non ascoltare il solito vocio delle chiacchiere e dei consigli non richiesti. Bisogna ascoltare la voce della coscienza, quello è l’unico sentiero che non sbagli a perseguire proprio perché è l’unica cosa con cui, prima o poi, ognuno di noi dovrà confrontarsi. Quindi non ci raccontiamo più le favole altrimenti la prossima sarà quella sulla Sutor.
Molto spesso si è parlato di storia. Bene, ora è il momento di dimostrare di meritarsela.”