Quintetto ideale Serie A: giornata 26
Ecco il quintetto, con annesso sesto uomo, della ventiseiesima giornata del campionato di Serie A
Ecco il quintetto della settimana Sportando. Si rivedono vecchi frequentatori
Quintetto:
Joe Ragland, PM, Acqua Vitasnella Cantù: l’aria del derby è come un’iniezione di steroidi, quando inizia a gonfiare per un’ora ti senti invincibile. Ebbene Joe Ragland si fa un’iniezione di derby formato equino e, appena sceso in campo, comincia a scaricare tuoni e fulmini sul canestro di Milano. La gara sfugge abbastanza presto al controllo di Cantù, ma chi prova a tenere a galla la barca è quasi unicamente il playmaker americano. Joe chiude con 27 punti, 4/5 dall’arco e 25 di valutazione. La sua prova è clamorosa: scarica triple con la mano in faccia nel canestro come un arciere in giornata di grazia, irride la difesa di David Moss (e sottolineiamo David Moss) con una serie di movimenti da scuola di penetrazione e finalizzazione. Il resto dei compagni putroppo per lui latita ad entrare in gara. Finché lui tiene la partita, cantù sembra potersela giocare, ma appena si annebbia la sua strada verso il ferro l’Acqua Vitasnella cede di schianto e solo il blackout dell’Armani la riporta tardivamente a contatto.
Brad Wanamaker, G, GiorgioTesi Group Pistoia: Markovski nel dopogara ha sostenuto che la sconfitta di Venezia sia stata un problema di difesa. Ebbene come dargli torto? Wanamaker semina letteralmente il panico nell’area veneziana, penetrando e colpendo a ripetizione grazie ad una difesa del verniciato piuttosto blanda. Brad chiude con 28 punti, 6 assist e 31 di valutazione. Nell’affaticamento generale del resto dei giocatori si dimostra l’unico veramente in palla e sempre pericoloso, tanto da meritarsi un (MVP) Sportando per la giornata odierna. Non sarà né il giocatore più spettacolare, né il più tecnico ed aggraziato che circoli in Italia, ma in un sistema grinta e corsa come quello di Moretti riesce ad essere tremendamente efficace.
Jarrius Jackson, GA, Vanoli Cremona: JJ detto il killer, perché i suoi 22 punti spalancano a Pesaro le porte della retrocessione e danno la salvezza alla Vanoli Cremona. Jarrius si dimostra subito in giornata, ma è nel secondo che la sua gara decolla. Inizia costruendosi tiri puliti e in ritmo, per diverse occasioni si cala nel ruolo di occasionale playmaker aprendo scarichi in penetrazione per il resto dei compagni e soprattutto nel finale ammazza la partita con un paio di canestri spaccagambe. Chiude con 22 punti, 5 rimbalzi, 2 rubate e 4 assist. Dopo un girone d’andata molto sottotono ha decisamente ripreso a girare al giusto ritmo
Ojars Silins, A, Grissin Bon Reggio Emilia: un giocatore che cresce in maniera esponenziale gara dopo gara. Non basta la nuova convincente prova offensiva a metterlo nel quintetto della settimana, perché nel suo score giornaliero sommerso c’è anche la solita incredibile intensità difensiva che lo sta seriamente candidando al titolo di Difensore dell’Anno. Ojars chiude la gara contro Roma con 21 punti, 4 rimbalzi e 19 di valutazione. Quel che i numeri non dicono è sempre il meglio che questo giocatore offre. Se continua a crescere in questa maniera a Reggio Emilia, siamo pronti a scommetterci, pioveranno offerte per il suo cartellino. Materiale per l’NBA in futuro?
O.D. Anosike, C, Victoria Libertas Pesaro: si era un po’ perso nelle ultime gare di campionato, ma è proprio nella gara che vale una stagione che si rimette a fare ciò che gli riesce meglio: punti e rimbalzi in quantità industriale. Pesaro perde la gara, ma ad Anosike non si può imputare proprio nulla. Chiude con 21 punti e 15 rimbalzi per 24 di valutazione, andando a sportellare con Curtis Kelly in tutto l’arco della gara. In difesa continua ad avere qualche lacuna, ma è un problema che con il tempo si risolverà. Pesaro ora è molto vicina alla retrocessione e pare a questo punto scontato che lasci le Marche a fine stagione per ricercare lidi più competitivi.
SESTO UOMO:
Zeljko Sakic, AG, Sutor Montegranaro: probabilmente non farà prestazioni numeriche alla Baron o alla Bell, ma per il peso della gara, per il ruolo nella vittoria e per la situazione in cui si è trovato a giocare, nessuno questa settimana può meritare il premio di sesto uomo come Zeljko Sakic. La Sutor trova una vittoria che vale oro e la trova con i punti e le prestazioni aggressive di Namanja Mitrovic, Daniele Cinciarini e appunto Sakic. Se Cincia è il cuore della squadra, Mitrovic è il braccio armato e Sakic la fanteria pesante. In un frontcourt sguarnito dalla partenza di Skeen e con i soli Mazzola e Campani rimasti a dargli manforte egli si rimbocca le maniche e battaglia sotto i tabelloni contro tutti i lunghi brindisini, chiudendo con 12 punti, 9 rimbalzi e 14 di valutazione. In attacco sbaglia molto, ma la sua energia è fondamentale per sporcare palloni e raccattare dalla spazzatura occasioni rigiocabili per i tiratori. La Sutor conquista una vittoria insperata e vede la salvezza sul campo vicinissima.