Umana Venezia - Giorgio Tesi Pistoia: analisi e pagelle
Stop doloroso per gli uomini di Markovski che si vedono sorpassare in classifica proprio da Pistoia
Venezia: i lagunari perdono un importante occasione per rilanciarsi nella corsa ai playoff e slittano alla dodicesima posizione in classifica; guardiamo la partita più da vicino:
- Vujacic l'uomo giusto nella squadra sbagliata. I compagni non l'hanno aiutato con blocchi e passaggi;
- intensità difensiva molto bassa, area completamente sguarnita con Crosariol in campo;
- attacco macchinoso e carente nell'impostazione. Non si sono visti schemi e i giocatori sembravano privi di idee;
- bassissimo utilizzo di Magro che, in chiave difensiva, poteva senza dubbio migliorare la situazione;
- poca grinta e voglia di vincere. È mancata lucidità nei momenti chiave e cattiveria nei momenti di debolezza dei toscani.
Jacopo Giachetti (6,5): se l'Umana ha perso di certo non è colpa del play toscano che le ha provate davvero tutte. Chiude con 4/9 al tiro, 4/4 dalla lunetta e 4 assist, in una serata in cui il suo impegno non è passato inosservato.
Nate Linhart (5): serata no per lo swingman reyerino, che ha realizzato solamente 3 punti. Buoni i 4 rimbalzi ed i 2 recuperi (con 0 perse), anche se ci si aspettava qualcosa di più in una serata in cui parecchi compagni faticavano.
Sasha Vujacic (7): difficile descrivere la grinta ed il cuore con cui Sasha ha affrontato la partita. La voleva vincere a tutti i costi, ma non è stato inserito a sufficienza negli schemi e, lasciato solo, ha faticato a realizzare i suoi 12 punti. Si segnalano 3 recuperi frutto di molta concentrazione nel match.
Luca Vitali (6-): il suo play-making ha subito una pesante involuzione e non sembra più capace di gestire la squadra come una volta. 7 punti con basse percentuali al tiro a cui si aggiungono 6 rimbalzi, 4 falli subiti e 3 assist.
Donell Taylor (5,5): un paio di airball, chiamato in panchina, litigato con Zare e più rientrato in campo. 16 minuti strani per Donell, che non ha sicuramente mostrato grandi cose, ma che in transizione sarebbe potuto tornare utile.
Andre Smith (6,5): 15 punti, con 6/14 al tiro e 9 rimbalzi per una valutazione di 12. Si conferma, anche nelle serate no, un giocatore fondamentale, ma con Pistoia l'impressone è che non fosse in grado (o magari fosse stufo) di reggere il palco
da solo.
Daniele Magro(5,5): 7 minuti in cui si rivela un po' debole, ma che sembrano davvero pochi per decidere di lasciarlo in panchina per il resto della partita.
Aaron Johnson (6): fa il suo dovere, smezzando 5 assist, segnando 4 punti e prendendo 3 rimbalzi. Ha sofferto parecchio Wanamaker, come chiunque del resto.
Andrea Crosariol (4,5): i 12 punti non servono a nulla se l'area è costantemente sguarnita ed i lunghi avversari (ma anche gli esterni) si dilettano in schiacciate o appoggi facili. Commette 4 falli, perde 5 palle e subisce 2 stoppate in 24 minuti da dimenticare. Inconsistente anche la presenza a rimbalzo (solo 3 i palloni arpionati).
Pistoia: i toscani - a dire il vero - non disputano una partita pazzesca, ma mettono in campo quello spirito combattivo che alla lunga ha finito per premiarli:
- l'obiettivo era quello di attaccare il ferro come all'andata e, seppure non con lo stesso risultato, lo schema ha funzionato;
- buon utilizzo dei lunghi contro la difesa di Crosariol, creando canestri facili che riposassero i compagni;
- monopolio offensivo di Wanamaker: 16 dei 49 tiri da 2 punti di squadra portano la sua firma;
- brevi inserimenti di Meini, Galanda e Cortese con capacità di liberarli al tiro: 2/4 dalla lunga per il trio italiano;
- strapotere fisico di Daniel, a rischio di commettere qualche fallo si è cercato di usarlo in chiave intimidatoria (3 stoppate).
- grinta nel finale e palla all'uomo giusto: Wanamaker. Alla Reyer è mancato proprio un punto di riferimento nel finale.
Ed Daniel (7+): avrà anche perso 4 palloni, ma 11 punti, 10 rimbalzi e 3 stoppate descrivono a malapena il dominio dell'area di questo giocatore. 32 minuti di pura intensità che si sono rivelati un problema per Venezia.
Guido Meini (6): come play non fa mai scherzi: 0 palle perse, 3 rimbalzi ed 1 assist. Peccato per lo 0/2 al tiro, ma come cambio di Wanamaker si è dimostrato affidabile.
Giacomo Galanda (6): 7 minuti, 1/1 da 3 punti, 2 rimbalzi ed 1 persa per un giocatore che, a 39 anni, non fa mancare il suo mattone.
Brad Wanamaker (8,5): trascinare letteralmente alla vittoria i propri compagni, contro una squadra che oggi non doveva e non poteva perdere, è stato un compito di indiscussa difficoltà. Anche in trasferta si è dimostrato lucidissimo e preciso al tiro (11/16 da 2 punti). Chiude il cerchio con 8 falli subiti, 6/7 dalla lunetta e 6 assist, per una valutazione di 31.
Deron Washington (5,5): attacco da rivedere per l'ala della Giorgio Tesi che ha segnato 4 punti (2/6 dal campo) e perso 4 palloni in 25 minuti di impiego. Senza dubbio buono l'apporto difensivo.
Riccardo Cortese (6): gioca un'intera partita in ombra, poi esce nel quarto periodo con due triple, di cui una a segno ed una con fallo e conseguenti 3 tiri liberi. Nel momento decisivo il suo contributo è stato importante.
Kyle Gibson (7-): ha giocato una partita silenziosa ma efficace, prendendosi 3 triple e segnandone 2. Per l'ex D-League 14 punti e 2 rimbalzi.
JaJuan Johnson (5,5): gioca 29 minuti un po' morbidi, dove gli unici canestri li segna trovando una difesa sguarnita (3 schiacciate su 4 canestri). Cattura solo 4 rimbalzi e tira dal campo con il 36%.