Nasce Amolasutor.com, piattaforma web di finanziamento popolare per salvare Montegranaro
Tutti potranno contribuire versando almeno 100 euro (o 300 o 500). Chi pagherà riceverà dei benefit
La Sutor Montegranaro ha lanciato una iniziativa per salvare la squadra ed il titolo sportivo.
E’ infatti nata sito web in cui si raccoglieranno fondi da parte dei tifosi.
Come scrive La Provincia di Fermo, “Su www.amolasutor.com o .it ogni persona può dare un contributo che verrà raccolto dal club e che servirà per pagare i fabbisogni. L’accesso è popolare. Si parte da cento euro, poi si sale a trecento e cinquecento euro. Ogni persona che pagherà riceverà dei benefit”. Parte del benefit sarà merchandising. Da domani si potrà iniziare a donare, dopo essersi registrato, tramite paypal o carta di credito. “E’ una idea che parte dal Ssc. Noi – spiega Cassetta – poi l’abbiamo ampliata. Ci affidiamo al passaparola tra amici e affini”.
Capitolo a parte per le aziende “che pensiamo debbano in maniera doverosa partecipare” per garantire il futuro alla Sutor. I nomi saranno poi pubblicati, in modo che si possa creare emulazione. “Non ci saranno problemi fiscali, perché – precisa Marco Cannella - si entra a fare parte di una associazione. Quindi il contributo è anche detraibile. All’interno dell’associazione ci saranno categorie di soci e di mini sponsorizzazione”. Il ‘premio’ potrebbe essere uno spazio pubblicitario sul magazine o sul sito della Sutor, fino a quando non verrà creato un muro su pixel, come fatto in America o a Caserta.
Perché una azienda che non ha partecipato fino a oggi dovrebbe cambiare idea? “Primo motivo è la volontà di aiuto. Poi c’è il ritorno che garantiamo. Un riscontro fiscale e contabile, uno spazio pubblicitario ora e nel post campionato” la chiusura di Sandro Santoro che si appella allo “spirito familiare che ha fatto grande la Sutor”.
“Fatemi parlare al singolo. Per la prima volta, dopo 30 anni, chiediamo il doppio abbonamento. Perché 2000 persone a cento euro – ribadisce Tiziano Basso - ci farebbero raggiungere quanto ci serve. Ecco, dopo 30 anni lo chiediamo. Dateci un segno, fate parlare il vostro cuore”
E’ infatti nata sito web in cui si raccoglieranno fondi da parte dei tifosi.
Come scrive La Provincia di Fermo, “Su www.amolasutor.com o .it ogni persona può dare un contributo che verrà raccolto dal club e che servirà per pagare i fabbisogni. L’accesso è popolare. Si parte da cento euro, poi si sale a trecento e cinquecento euro. Ogni persona che pagherà riceverà dei benefit”. Parte del benefit sarà merchandising. Da domani si potrà iniziare a donare, dopo essersi registrato, tramite paypal o carta di credito. “E’ una idea che parte dal Ssc. Noi – spiega Cassetta – poi l’abbiamo ampliata. Ci affidiamo al passaparola tra amici e affini”.
Capitolo a parte per le aziende “che pensiamo debbano in maniera doverosa partecipare” per garantire il futuro alla Sutor. I nomi saranno poi pubblicati, in modo che si possa creare emulazione. “Non ci saranno problemi fiscali, perché – precisa Marco Cannella - si entra a fare parte di una associazione. Quindi il contributo è anche detraibile. All’interno dell’associazione ci saranno categorie di soci e di mini sponsorizzazione”. Il ‘premio’ potrebbe essere uno spazio pubblicitario sul magazine o sul sito della Sutor, fino a quando non verrà creato un muro su pixel, come fatto in America o a Caserta.
Perché una azienda che non ha partecipato fino a oggi dovrebbe cambiare idea? “Primo motivo è la volontà di aiuto. Poi c’è il ritorno che garantiamo. Un riscontro fiscale e contabile, uno spazio pubblicitario ora e nel post campionato” la chiusura di Sandro Santoro che si appella allo “spirito familiare che ha fatto grande la Sutor”.
“Fatemi parlare al singolo. Per la prima volta, dopo 30 anni, chiediamo il doppio abbonamento. Perché 2000 persone a cento euro – ribadisce Tiziano Basso - ci farebbero raggiungere quanto ci serve. Ecco, dopo 30 anni lo chiediamo. Dateci un segno, fate parlare il vostro cuore”
© Riproduzione riservata
E. Carchia
@Sportando
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