Quintetto ideale Serie A: giornata 25
Ecco il quintetto, con annesso sesto uomo, della venticinquesima giornata del campionato di Serie A
Ecco il quintetto della settimana Sportando. Si rivede Brian Chase che mancava dalla scorsa stagione.
Quintetto:
Marques Green, PM, Banco di Sardegna Sassari: in una di quelle gare dove riesce a trovare spazio Marques Green diventa un sistematico pericolo. Il play di riserva (o presunto tale) del Banco di Sardegna gioca nella gara contro la Sutor Montegranaro una prestazione di alto profilo, che gli fa guadagnare un posto nel quintetto settimanale. La sua prestazione consta di 11 punti, 4 rimbalzi, 8 assist, 5 recuperi e 25 di valutazione (31 di plus minus). Segna tutti i punti nel primo tempo, mentre nel secondo apre il parziale ammazzapartita con 4 assist smazzati velocemente e Sacchetti gli concede quasi tutto il quarto periodo di meritato riposo, offrendo qualche minuto a Chessa. Il Banco conquista un nuova larghissima vittoria casalinga andando nuovamente al limite dei 100 punti segnati. C’è sempre molto di Green negli alti punteggi che raggiungono gli uomini di Sacchetti.
MarQuez Haynes, G, Montepaschi Siena: nella grande prova balistica che il Montepaschi manda in scena a Roma quella di MarQuez Haynes è sicuramente la più degna di nota. La guardia ex Olimpia Milano segna di tutto e anche da posizioni piuttosto complicate. La sua gara si chiude con 24 punti e 2 rimbalzi in 29 minuti per 25 di valutazione. Pesa enormemente nell’economia della gara e della stessa vittoria il 6/7 dall’arco con cui brucia retine a ripetizione nei momenti più caldi ed importanti dei 40 minuti. Sfruttando la blanda marcatura perimetrale che l’Acea offre castiga sempre ogni tipo di battesimo anche da ben oltre 7 metri. La Mens Sana chiude con 15/27 dall’arco e solo perché sbaglia le ultime 3 conclusioni, altrimenti sarebbe stata una percentuale ancora più alta. Da quando è arrivato da Milano Haynes sta viaggiando a 13.3 punti, con il 38% dall’arco e un plus minus di 6.3. Un giocatore trasformato.
Pietro Aradori, GA, Acqua Vitasnella Cantù: sebbene per una volta sia uscito dalla panchina siamo costretti a rimetterlo nel quintetto a causa dell’MVP della settimana che esce proprio dalla panchina e che in teoria lo avrebbe escluso immeritatamente dal quintetto. Trattandosi di un caso scopriamo che Pietro Aradori riesce una volta più ad essere decisivo. Nell’anticipo contro la Cimberio Varese Aradori se le suona di santa ragione con il suo dirimpettaio di turno, che sia Ebi Ere o che sia Adrian Banks non fa differenza. Termina la gara con 25 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 31 di valutazione. Dall’arco è una sentenza di cassazione, nel mezzo si diletta con entrate in palleggio, terzi tempi ed è da rimarcare anche il passaggio mancino con schiaffo che manda Uter al ferro. Giocatore che si trova nella propria dimensione, tanto da non aver più alcun problema a variare la posizione di gioco da guardia ad ala in quanto irrobustito nel fisico e in fiducia assoluta nelle proprie capacità tecniche.
Andre Smith, AG, Reyer Venezia: la Sidigas Avellino torna alla vittoria, ma non si può negare che Andre Smith abbia provato a contestargliela fino alla fine. Nel nulla cosmico dei centri, che in due chiudono con 0 punti, Smith come sempre gioca una gara di sostanza ed alti numeri, riuscendo a rendere la vita difficile ai lunghi avversari con la sua cattiveria agonistica sotto i tabelloni e la sua capacità di aprirsi per un pick n’pop veloce. Chiude la gara con 25 punti, 8 rimbalzi e 26 di valutazione. Sotto canestro è il solito mastino, mentre dall’arco sembra piuttosto ispirato. Purtroppo per la Reyer la giornata del debutto di Sasha Vujacic si trasforma in una partita dove revitalizza una spenta Sidigas Avellino e la rimette in gioco per la post season dati i contemporanei K.O delle squadre davanti.
Will Thomas, C, Sidigas Avellino: il ritorno alla vittoria della Sidigas Avellino coincide con una grande prestazione di Will Thomas. Un caso? Non proprio, ma è veramente difficile trovare un turno di campionato più favorevole alla Scandone per rilanciarsi. Uscendo dal periodo di difficoltà la squadra di Vitucci si rimette ai piedi della zona playoff grazie alla vittoria sulla Reyer Venezia. Thomas è un vero rebus per i lunghi avversari, riuscendo con i suoi movimenti felpati a farsi largo in mezzo ai lenti pivot lagunari, per uncinarli con entrate in palleggio degne di una guardia e conclusioni piazzate di ottima fattura. Chiude con 26 punti, 11 rimbalzi e 31 di valutazione. Ad Avellino si aspettavano i nuovi, ma né Achara né Goldwire lasciano segni indelebili. Ci pensa lui con l’aiuto di Cavaliero a vincere una partita davvero ossigenante per dare un senso a quello che rimane della stagione della Scandone; una squadra forte sulla carta, ma mai in grado di trovare un equilibrio nel roster.
SESTO UOMO:
Brian Chase, G, Vanoli Cremona: è l’uomo della settimana, l’(MVP) designato, perché capace di scompaginare tutto il piano partita della Grissin Bon con una prova inattesa e dominante. Voi saltereste a prendervi triple se sentiste le ginocchia scricchiolare? Probabilmente ci pensereste. Fareste anche entrate acrobatiche in corsa? Magari quelle la prossima volta. Chase invece non la pensa come voi. In 19 minuti di impiego chiude con 29 punti, 6/7 dall’arco, 26 di valutazione e 16 di plus-minus (di gran lunga il più alto della squadra). Non può giocare di più proprio per l’infortunio che gli dà noia. Basta e avanza in ogni caso per comprendere quando questo giocatore sia stato decisivo la scorsa stagione e quanto sia mancato in questa. Sconfessiamo pubblicamente il nostro criterio di scelta dell’MVP basandoci sulla valutazione complessiva e premiamo lui. Nel dopogara ha dichiarato “che avrebbe segnato anche bendato”…non se n’era accordo proprio nessuno sugli spalti.