Vanoli Cremona - Grissin Bon Reggio Emilia, le pagelle
Prestazione record e spettacolare di Brian Chase
Vanoli Cremona 8 – Vince contro un avversario di rango mettendo in campo concentrazione, impegno, talento con percentuali di realizzazione elevate: quanto serve per assicurarsi la permanenza nella massima serie, ormai letteralmente ad un passo.
Chase 10 – Gioca su due ginocchi doloranti, ma realizza un trentello in un quarto d’ora di gioco: da record. Segna da 8 metri, dall’arco appogiandosi all’avversario, altra bomba su una sola gamba, in penetrazione portandosi la palla dietro il capo, perché lui rende a Cervi, che lo aspetta sotto il canestro, quasi mezzo metro di statura.
Zavackas 7,5 – Non sbaglia nulla in attacco ed in difesa è la consueta roccia.
Marchetti 6 – Entra in due occasioni sul parquet: nella prima alla grande, nella seconda pasticcia un po’. Difficile fare sempre bene, entrando a freddo.
Woodside 7 – Partita giocata in sordina, ma esce alla grande ed in maniera decisiva nel finale di gara: suoi due rimbalzi, una tripla ed il sottomano del 96-94 finale.
Jackson 7,5 – La consueta prestazione garantita su entrambi i lati del campo.
Spralja 6 – Un ingresso in campo per tempo: nel primo è perfetto, nel secondo commette errori ed in difesa accusa il dinamismo degli avversari.
Kelly 6 – Si applica, ma litiga con il canestro dalla lunetta (1/6), vanificando i numerosi falli subìti; cattura pochi rimbalzi per un lungo, 4.
Rich 7 – Gioca con applicazione, concentrazione, energia; offre alcune giocate d’autore in frangenti in cui la manovra offensiva collettiva fatica a trovare sbocchi.
Ndoja 6 – Perfetto dalla lunetta, non dal campo. In difficoltà quando Pancotto gli affida l’improbabile compito di tenere a bada Bell in situazione di mis-match assolutamente sfavorevole.
Pancotto 7,5 – Riesce a ricaricare la squadra al massimo , dopo la poco dignitosa prestazione offerta in trasferta a Venezia. I giocatori lo seguono.
Grissin Bon Reggio Emilia 5,5 – Undicesima sconfitta esterna su tredici per una squadra che dispone di un potenziale da rendimento assolutamente superiore. Tuttavia, trattasi di dato che rivela impietosamente il limite di personalità della squadra. Come confermato dal coach, inaccettabili alcune ingenuità comportamentali (leggasi falli tecnici per proteste) costate la sconfitta, a fronte di una società che lavora egregiamente ed investe in maniera alquanto generosa.
White 6 – Mette a segno 27 punti in 27’ con un eccellente 9/12, ma pecca sciaguratamente di padronanza allorchè insiste in inutili proteste che gli costano un fallo tecnico decisivo ai fini del punteggio finale e che priva la squdra del suo apporto negli ultimi 5’ causa uscita per raggiunto limite di falli.
Filloy 6 – Bene nei 10’ in cui viene impiegato davanti al suo ex pubblico e nei quali ripaga la fiducia del coach che lo prefrisce ad uno svagato Cinciarini.
Gigli n.g. – 3’ in campo, poi esce per il riacutizzarsi di un infortunio.
Brunner 6 – Al rientro, gioca 10’ di energia in cui impensierisce realmente l’avversario.
Antonutti 7 – Monumentale in difesa, partecipa fattivamente al tentativo di rimonta finale.
Bell 6,5 – Dopo tre quarti trascorsi in ombra, esce nell’ultimo periodo dettando la rimonta dei suoi: troppo tardi.
Silins 5,5 - Prestazione opaca; fallisce il tiro aperto della vittoria.
Kaukenas 6 – Pericoloso in attacco, ma troppo ingenuo, specie in rapporto all’esperienza, in alcune situazioni fallose.
Cervi 5,5 – Il diretto avversario Kelly costituiva un’opportunità di accresciuto rendimento, invece fatica a contenerlo, graziato solamente dall’inefficacia dalla lunetta dell’americano di Cremona. Bene i 7 rimbalzi, ma l’occasione propiziava qualcosa in più.
Cinciarini 5,5 – Le cifre risultano eccessivamente generose per il playmaker della Nazionale che nel finale finisce fuori giri, inducendo il coach a richiamarlo accanto a sé in panchina, preferendogli Filloy.
Menetti 6 – Cooperativa del basket ancora una volta troppo borghese per portare a casa il risultato; alcuni giocatori, troppo borghesi appunto, non possiedono atteggiamento operaio.
A. Ferrari
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