Alessandro Gentile: Vorrei rimanere a Milano il più a lungo possibile
Le parole del capitano dell'Olimpia dopo la prova da record a Montegranaro
Dopo la prestazione da record contro la Sutor Montegranaro, Alessandro Gentile ha parlato a La Gazzetta dello Sport del suo presente e del suo futuro. Uno l’obiettivo del capitano dell’EA7: rimanere il più a lungo possibile in maglia Olimpia.
Voto alla stagione. Ho avuto alti e bassi all'inizio come tutta la squadra, mentre adesso abbiamo trovato continuità e un passo invidiabile, quindi il giudizio, che è poi quello sul gruppo, al momento è ottimo.
Sconfitta in Coppa Italia. Di certo siamo usciti dalla Coppa incazzati e delusi. Eravamo in una forma eccellente e ci siamo fatti mangiare dal peso delle responsabilità e la troppa voglia di fare bene. A quel punto puoi reagire in due modi: sprofondando oppure cambiando registro.
Keith Langford. In pochi, in Europa, hanno il suo talento, anzi direi nessuno tra quelli che ho affrontato. Quest'anno poi ha fatto un salto evolutivo calandosi in pieno nel ruolo di leader della squadra. E' il nostro faro.
Daniel Hackett. Ci conosciamo dai tempi di Treviso quando io ero un ragazzino e lui un 20enne. Là ho visto il suo volto peggiore poi però ne ho ammirato la sua capacità di rinascere e ripartire. Ha una determinazione incredibile. Il questo momento è il miglior giocatore italiano.
Luca Banchi. Un tecnico che già l'anno scorso ha dimostrato tutto il suo valore. La sua mano si vede, ha saputo dare un'identità alla squadra e poi i risultati parlano per lui.
Livio Proli. C’è grande stima tra noi. Con me ha sempre parlato chiaro. Abbiamo un rapporto trasparente che nel mondo del basket non è sempre così scontato. Ha subito tante critiche, spesso eccessive. Se a Milano c'è ancora il basket lo si deve in primis a Giorgio Armani ma anche al suo lavoro.
Futuro. Ho un'immensa gratitudine per quello che l'Olimpia ha fatto per me. Io vorrei rimanere in questo club il più a lungo possibile, spero che si creino le condizioni”.