Villalta: Ci metto la faccia. Stiamo già lavorando per il futuro
Le parole del presidente della Virtus Bologna
Renato Villalta, presidente della Virtus Bologna, ha parlato a Il Corriere di Bologna della sconfitta incredibile contro Reggio, della multa presa e del futuro.
Questi gli estratti principali.
Villalta, com’è il giorno dopo un’altra surreale sconfitta?
«Sono arrabbiato. Imbufalito».
Prego.
«Innanzitutto è inaccettabile prendere quattromila euro di multa. Ho protestato nell’intervallo, ma in casa mia vado dove voglio. E poi stavo parlando con Arrigoni e Bottai, urlavo che non ci avevano fischiato quattro falli e dovevamo farci sentire. Non mi sono mai rivolto agli arbitri, loro avevano lo spogliatoio lì di fianco ma non ho mai parlato con loro».
Crede che qualcuno voglia far pagare alla Virtus la sua «operazione trasparenza»?
«No, non ci voglio nemmeno pensare. Altrimenti andrebbe tutto a farsi benedire».
Lo farà lei?
«No ma cosa volete che faccia. Ormai le ho provate tutte. Si dirà che è colpa di Villalta e va bene, Villalta si prende la colpa. Di sicuro degli errori li ho fatti».
Ne dica uno.
«Non sapevo nulla e mi sono affidato ai miei architetti. E se il mio architetto mi dice che ci vogliono le travi di legno, io ci credo. L’anno prossimo sarà diverso».
Pare di capire che la posizione di Arrigoni traballi...
«In discussione ci siamo tutti. Bisogna farsi un bell’esame di coscienza, io la faccia ce la metto. La sto mettendo per tutti ancora una volta».
Cosa la fa arrabbiare di più?
«Mandare tutte le domeniche i soci a casa incazzati e i tifosi a casa delusi. È gente alla quale devo chiedere soldi, non possono prendere fustigate simili. Io domenica sera dopo la partita ero a pezzi».
Il messaggio positivo dove si nasconde?
«Ho la fiducia di chi sta imparando. Ho commesso errori che non si ripeteranno. E la società, che al giugno scorso era impantanata e senza i soldi per iscriversi al campionato, dopo la ricapitalizzazione sarà solida come il marmo. E potremo finalmente salire un altro gradino per migliorare questa Virtus».
Quella dell’anno prossimo sarà molto diversa, vero?
«A fine anno tiriamo una riga. Ora giochiamo. Ma certamente stiamo già lavorando per il mercato, le squadre si cominciano a costruire a marzo».