Quintetto ideale Serie A: giornata 23
Ecco il quintetto, con annesso sesto uomo, della ventitreesima giornata del campionato di Serie A
Il quintetto di giornata mostra moltissima sorprese e diverse new entries:
Quintetto:
Perry Petty, PM, Victoria Libertas Pesaro: è uno degli ultimi arrivati, ma non per questo meno volitivo e disponibile, anzi; se la Victoria Libertas si gioca una gara a viso aperto contro una squadra dall’organico decisamente superiore per tutti e 40 minuti molto del merito è dell’ex play del Tsmoki Minsk. Petty sonnecchia nel primo quarto, spazza i tabelloni (9 rimbalzi all’intervallo) e distribuisce per i compagni, poi nel secondo tempo decide di mettersi in proprio (19 punti nel secondo tempo) e la sua gara prende il volo. Chiude con 21 punti, 11 rimbalzi, 4 assist e 32 di valutazione, surclassando offensivamente per lunghi tratti della ripresa il dirimpettaio di turno. La prova risulterà alla fine inutile da un punto di vista del risultato, perché la Vuelle esce sconfitta, ma offre ad una squadra molto solista e tatticamente abbastanza indisciplinata una ventata di QI cestistico e di freddezza nei momenti di bisogno.
Drake Diener, G, Banco di Sardegna Sassari: C’è sinceramente poco da dire sulla prova maestosa di Drake Diener. 44 punti, 7 triple, 7 rimbalzi, 3 assist e 48 di valutazione. Avrebbe probabilmente segnato anche seduto dal suo divano. La cosa però impressionante è il venire a conoscenza che non si tratta della sua miglior prestazione in assoluto, perché la scorsa stagione contro Pesaro chiuse con 49 di valutazione. Si tratta in ogni caso di career high in punti segnati. Che dire? (MVP)
Jarrius Jackson, G, Vanoli Cremona: la crisi di Avellino si aggrava, e il somministratore di quotidiani pensieri scuri per Vitucci questa domenica è sotto la forma di Jarrius Jackson. Il cognome è a dir poco comune, mentre la sensibilità tattile proprio no, specialmente in giornate in cui gli si concedono spazi per poter nuocere. Il requiem che recita sulla Sidigas dice 25 punti, 5 rimbalzi e 28 di valutazione. Da un punto di vista personale la sua stagione è stata fin qui migliore di quella passata, ma rimane sempre un giocatore non in grado di garantire un adeguato rendimento su entrambi i lati del campo, ed è questo il principale motivo per cui non viene ancora considerato per un’eventuale chiamata da un team di più alto livello.
Nicolò Melli, AG, EA7 Emporio Armani Milano: nella giornata dei career high non c’è che da menzionare anche quello di Nik Melli. L’ala dell’Olimpia Milano si sente calda sin da subito e per tutto il primo tempo molesta la retina del Forum a piacimento. Nonostante un rilassamento nella fase centrale della gara non perde mai il feeling con il canestro e finisce la partita chiudendo con 24 punti, 6 rimbalzi e 23 di valutazione. In questa stagione è migliorato in tutte le statistiche, sia in campionato che in Eurolega. Per diventare un top player dovrà però affinare ancora moltissimo la tecnica e costruirsi dei giochi offensivi più continui ed efficaci. Uno che ha mezzi atletici e velocità di corsa come i suoi è impensabile che non attacchi dal post, ma aspetti sempre lo scarico lonatano da canestro.
Ed Daniel, C, GiorgioTesi Group Pistoia: quando è arrivato più che un giocatore di basket sembrava un giocatore di rugby, ottimo a prendere contatti e a dar muscoli sotto, ma assolutamente rivedibile tecnicamente. Non che in 6 mesi si sia trasformato, ma Paolo Moretti ha accresciuto il suo senso tattico per giocare una pallacanestro di buon livello. Nella gara contro Siena chiude con 13 punti, 12 rimbalzi e 24 di valutazione. Ciò che lo distingue particolarmente è il grande potenziale difensivo di cui dispone: difende su 5 uomini, sui cambi difensivi, sugli uno contro uno dei piccoli avversari e non si leva mai lo sfizio di mollare qualche inchiodata sonora sotto i tabelloni ad uno dei lunghi. E’ un giocatore che ha un senso logico in un sistema tutto corsa ed energia come quello di Pistoia. Ha moltissimo tempo per migliorare su tecnica e giochi offensivi, ma già in questa stagione ha compiuto passi da gigante.
SESTO UOMO:
Klaudio Ndoja, GA, Vanoli Cremona: per dirla alla Flavio Tranquillo parliamo di un Ndoja “algido e chirurgico”. L’italoalbanese della Vanoli Cremona è uno di quei giocatori tosti, che fanno lavoraccio sporco e all’occorrenza danno una mano in attacco. La sua prova balistica contro la Sidigas Avellino lo rende di diritto il sesto uomo della settimana, perché dà la sicurezza a Cremona di giocare sempre con 6 uomini affidabili in fase realizzativa. Chiude con 12 punti (4/4 dall’arco e personale season high), 3 rimbalzi, 16 di valutazione e la solita grinta difensiva con cui morde le caviglie a tutti gli esterni di Vitucci. Per la Vanoli è una vittoria capitale, che la mette a due gare di distanza dalla posizione retrocessione (che la condannerebbe in caso di arrivo in parità) e Ndoja proprio in questa giornata gioca la sua miglior gara stagionale.