Maltinti: Nessuno si deve permettere di offendere e minare l'onorabilità di Pistoia
Le parole dure di Maltinti dopo le malelingue in seguito alla sconfitta di Pesaro
Roberto Maltinti, presidente della Giorgio Tesi Pistoia, ha parlato a La Nazione dopo la sconfitta contro Pesaro.
Ecco le sue parole.
Sconfitta alla Adriatic Arena. Dispiace anche se Pesaro in casa ha battuto squadre ben più blasonate di noi. Dispiace perché lavori tuta la settimana per vincere la domenica, ma lo sport e la pallacanestro in particolare è questa. Se pensiamo che anche noi all'andata proprio contro Pesaro a 1 minuto dalla fine eravamo sotto di 5 e siamo andati al supplementare, contro Cantù a eravamo sotto a 55 secondi dalla sirena e abbiamo vinto. Insomma, il bello di questo sport è proprio quello di non sapere mai come andrà a finire e tutto può cambiare anche nell'arco di pochi minuti.
Malelingue dopo la sconfitta. Ho sentito i commenti soprattutto ho sentito che qualcuno ha insinuato che la partita sia stata venduta. A queste persone dico solo che sono malate di mente, che non sono degni di questo sport, di questa società e di questa squadra e che non devono neppure presentarsi al palazzetto. Sono nello sport da oltre quarant'anni e mai e poi mai mi è passato nella mente di poter accomodare una partita. E' una cosa che non rientra nel mio modo di essere e di pensare ed è una parola che non ho mai neppure pronunciato e fintanto che sarò presidente queste cose non avverranno mai. La stessa cosa la pensano tutte le persone che fanno parte di questa società a partire dai soci, dagli sponsor e dai collaboratori, per non parlare dei nostri tecnici e dei giocatori che sono tute persone di altissima caratura morale. Non permetto a nessuno di offendere e minare l'onorabilità di tutte queste persone con discorsi assurdi e fuori luogo. Pensare queste cose vuol dire non aver capito niente di cos'è questa società e di come sta portando avanti questo sport. Siamo andati in serie A facendo quasi un salto nel buio, grazie agli sforzi dei nostri soci, abbiamo cercato di allestire una squadra competitiva e che potesse far divertire, figuriamoci se non vogliamo vincere o andare ai playoff. In questi anni non ci siamo mai tirati indietro quando c'era da vincere e non vedo perché doverlo fare adesso”.