Quintetto ideale Serie A: giornata 22
Ecco il quintetto, con annesso sesto uomo, della ventiduesima giornata del campionato di Serie A
Ecco il quintetto della settimana Sportando. Super small-ball e qualche new entry:
Quintetto:
Jerome Dyson, PM, Enel Brindisi: dopo diverse volte al limite del premio, battuto solo in extremis, Jerome Dyson conquista il suo primo meritato (MVP) Sportando. La sua gara, sempre di ottima fattura, viene impreziosita da un quarto periodo dell’Enel Brindisi di straordinaria intensità e precisione, nel quale lui è ovviamente protagonista. La sua prova consiste in 24 punti, 6 rimbalzi, 2 recuperi e 2 assist per 33 di valutazione. Non sembra avere troppi problemi contro una difesa casertana sempre arcigna e che blocca per tre quarti di gara l’attacco dei suoi a soli 40 punti. Poi quando la difesa di Molin si apre e la palla circola diventa letale. Brindisi si conferma al secondo posto in classifica ed è attesa alla prova del nove in casa di Cantù domanica prossima. Si preannuncia un bel duello tra Dyson e Ragland
Keith Langford, G, EA7 Emporio Armani Milano: dopo la prestazione sensazionale del Pireo riesce a presentarsi tirato a lucido anche sul parquet di Reggio Emilia e come al solito nei finali punto a punto la palla a lui scotta di meno. Chiude con 19 punti, 4 rimbalzi, 2 stoppate, 3 recuperi e 2 assist, applicandosi anche in maniera ossessiva, specialmente nella ripresa, nella marcatura di Troy Bell, che a parte qualche fiammata viene tenuto con la museruola. E' sua la bomba (5/8 alla fine) che mette il timbro sulla gara e consegna a Milano l’undicesima vittoria consecutiva in campionato. L’Olimpia è una squadra che ogni domenica che passa sembra sempre più distante dalle altre per fisico, talento e lunghezza del roster, ma che ancora denota qualche problema caratteriale nel gestire eccessivi vantaggi che si procura.
Ravern Johnson, GA, Victoria Libertas Pesaro: di perdere ancora proprio non ne aveva voglia e questa volta la gara finisce nel verso giusto. Ravern Johnson arrivò a Pesaro qualche mese fa con parecchie incognite sul reale valore e sulla guarigione dai brutti infortuni avuti, ma nella sua esperienza fin qui può ben dire di “aver fatto il suo”. Molto di più anzi è quello che riesce a produrre nella gara interna contro Pistoia, che alla sirena mostra una Victoria Libertas pronta a lottare fino all’ultimo secondo del campionato per evitare di soccombere in Lega GOLD. La gara di Johnson è di alto profilo e si chiude con 24 punti, 5 rimbalzi e 20 di valutazione. Ciò che però ha un peso specifico enorme sono i 10 senza errori dal campo che segna nel quarto periodo, quando la Vuelle dal nulla va in autocombustione e rimonta in un amen 13 punti ad una incredula Pistoia, fin lì dominatrice. Non sarà un giocatore dotato di particolare fisico o tecnica, ma quando aiuta a vincere gare di questo tipo ogni altro discorso passa in secondo piano.
Andre Smith, AG, Umana Reyer Venezia: uno da cui ti aspetti sempre grosse prestazioni è il signor Andre Smith. Facilitato da aver di fronte un non irresistibile Brock Motum, gioca un’altra gara dove sostanzialmente fa quello che vuole. Fa passare in secondo piano il fatto che tutti i playmaker non facciano 10 punti complessivi, perché i suoi 21 con 12 rimbalzi (6 offensivi), 3 recuperi e 5 assist per 32 di valutazione bastano e avanzano. In sostanza nella Reyer a segnare ci pensano lui, Linhart e Peric uscendo dalla panca e per battere una Virtus Bologna in caduta libera (13 sconfitte nelle ultime 16 gare) basta e avanza. Con il pick n’pop fa danni considerevoli, mentre quando si mette in proprio attira i raddoppi e apre gli spazi per i compagni. Un giocatore totale, all’occorrenza sia ala piccola che ala grande, il quale sta trascinando la Reyer Venezia alla bagarre playoff nelle ultime giornate di campionato.
Valerio Mazzola, AG/C, Sutor Montegranaro: non passa inosservata la prima doppia-doppia in Serie A di Valerio Mazzola, e la premiamo con una menzione nel quintetto della settimana. Nello psicodramma del PalaMasnago la Sutor mostra gli attributi e lui cala la prestazione pesante. 11 punti e 10 rimbalzi per 14 di valutazione, nulla di numericamente esaltante, ma potrebbe essere un mattone fondamentale per la salvezza e come tale acquista un maggior valore. Mazzola gioca subito dei buoni pick n’roll anche nel momento peggiore dei suoi (che sprofondano a -19 a metà del secondo quarto), che poi escono alla distanza e fanno sprofondare la Cimberio nei più oscuri pensieri, facendo un’altra impresa nella difficile situazione con cui convivono staff e giocatori. La sua ultima doppia doppia risaliva ad un Ferrara-Barcellona del 26 maggio 2010. Meglio tardi che mai direbbe una citazione. La lezione data alla Cimberio questa domenica non è semplicemente tecnica.
SESTO UOMO:
Matt Janning, G, Montepaschi Siena: Green è in giornata no? Nessun problema, perché le consuete castagne sul fuoco le leva Matt Janning. Il cavallo di ritorno americano gioca la sua prima grande partita da quando ha rimesso piede a Siena qualche mese fa, chiudendo una gara tirata con 20 punti, 4 rimbalzi, 2 stoppate e 3 assist per 24 di valutazione e un impressionante +25 di plus minus. Janning è una classica guardia che necessita di spazio e giocatori che lo creino per poter rendere al meglio. Contro Cantù approfitta in maniera appropriata di quello che riesce a creare (nel tempo in cui resta sul parquet) Erick Green, che chiude con soli 2 punti, ma attira la marcatura avversaria grazie al credito conquistatosi in questo campionato e permette a Janning di entrare subito in fiducia al tiro. Nel quarto periodo poi con Green panchinato cala 7 punti decisivi e ripaga la fiducia di Crespi che sa di avere solo in lui una soluzione offensiva affidabile. Le sue tre triple sono oro che cola per l’asfittico attacco della Mens Sana e si ha la sensazione che senza di lui la gara sarebbe finita in un’imbarcata. Invece Siena vince ancora e osserverà con grande interesse il posticipo della prossima giornata.
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