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Pro A 13/05/2013, 19.40

I migliori Under 23 del campionato francese

I cinque giovani che si sono messi in mostra in Francia

Pro A

Albicy: Molto piccolo di statura – nemmeno 1,80 – ma grande giocatore. Ottimo tiratore da tre punti, passatore di prima categoria ed assist man, Andrew è dotato di una velocità di alto livello che si unisce ad una grande abilità di cambiare ritmo a piacimento ed ad una capacità di accelerare con una tale rapidità da poter battere qualsiasi avversario per concludere con comodi appoggi a canestro. Già nel giro della nazionale maggiore, ha però una sola esperienza in una campionato internazionale, l’Eurocup giocata lo scorso anno con la maglia del Gravelines. Ciò che è quindi necessaria per la sua carriera è una esperienza all’estero che gli permetta di testare il suo talento anche tra le big europee.

Lang: Forse non è il classico giocatore stracolmo di talento e forse non sarà nemmeno mai il più forte della sua squadra, ma il suo modo di affrontare ogni partita è già quello di un professionista esperto e più che preparato. Non è infatti il lato tecnico del suo gioco, ma nemmeno quello atletico, ciò che risalta nel suo gioco, ma l’aspetto tattico/mentale. Prende sempre buoni tiri, soprattutto oltre l’arco dei tre punti, perde pochissimi palloni e sa quando spendere un buon fallo. Insomma, un buon gregario che sarebbe utile a moltissime squadre

Aboudou Jordan: Giocatore da sempre sottovalutato, ha avuto una visibile esplosione questa stagione finendo anche sotto osservazione da parte di alcuni scout NBA. Atletico, esplosivo e dotato di una buona tecnica di tiro, questa ala è sicuramente uno dei giocatori più interessanti del campionato francese, nonostante nel suo gioco si riscontrano ancora parecchie lacune. Difensivamente infatti fa fatica a reggere contro i suoi avversari, ma almeno è un abile intercettatore, il che lo rende molto efficace nei contropiedi dato che è anche veloce con in mano il pallone, inoltre è molto discontinuo al tiro, nonostante una tecnica esteticamente corretta. Se venisse scelto al Draft dovrebbe comunque restare almeno un paio di anni in patria cercando di ergersi come uno dei protagonisti del campionato, per poi magari tentare anche un avventura in una squadra da Eurolega.

Jean-Charles: Considerato uno dei migliori giocatori di tutta la sua annata – valutazione più che giustificata, ad esempio, dal premio di MVP vinto al Nike Hoop Summit – è riuscito ad aiutare la sua squadra ad agguantare il terzo posto in stagione. Buon tiratore, anche da fuori, atletico, veloce e con un buon palleggio per essere un’ala forte, Livio ha sicuramente una più che buona carriera davanti a se, sperando che non si bruci andando troppo presto oltreoceano montandosi troppo la testa.

Gobert: Fisicamente imponente, anche se deve aggiungere ancora parecchi chili di muscoli, e con un’apertura alare più che impressionante, Rudy ha già deciso di fare il grande salto nel massimo campionato americano già dalla prossima stagione, nonostante presenti ancora parecchi difetti nel proprio gioco. Il talento però è comunque tanto, quindi la possibilità di fare bene anche negli USA esiste sicuramente, ma personalmente credo che dovrebbe lavorare ancora un po’ e mettersi alla prova nel vecchio continente prima di gettarsi in questa avventura. A rimbalzo spesso fatica contro avversari più grossi ed atletici di lui, ed in attacco non ha una molti movimenti, anche se è molto migliorato al tiro ed in generale è anche un buon difensore. Sicuramente dovrà allenarsi molto per poter dire realmente la sua ma, vista l’età, di tempo per farlo ne ha tanto davanti a se.

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E. Carchia

E. Carchia

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