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Ucraina 03/04/2012, 10.15

Luca Bechi: 'Uscire dal proprio paese un modo per crescere'

Il coach racconta la sua esperienza all'Azovmash Mariupol

Ucraina

Luca Bechi tramite Tuttosport ha raccontato i primi mesi in Ucraina. Il coach ha firmato un contratto con l'Azovmash Mariupol che avrà rinnovo automatico in caso di conquista della Superleague.
Ecco le parole del coach che lo scorso anno ha allenato l'Enel Brindisi.

"Amo citare Mark Twain, che dice: 'Fra 20 anni sarete più arrabbiati per ciò che non avrete fatto piuttosto che per ciò che avrete fatto'. Ti spinge a partire ed esplorare. La mia esperienza ucraina? Complessa ma positiva. Volevo allenare all'estero in questa fase della mia carriera, uscire dal proprio paese è un modo per crescere. Qui non è come andare in Francia, cultura e abitudini sono differenti, si scrive in cirillico. E non sono a Kiev, città da 5 milioni di abitanti dove si parla anche inglese, Mariupol ha meno di 500.000 abitanti, l'inglese lo parlano in pochi, quindi serve 'darsi una mossa'. Ma giocando ogni tre giorni, non è facile imparare la lingua. Obiettivi del club (terzo in classifica al momento, ndr)? C'è il desiderio di vincere ogni gara, ma il livello in Ucraina si è alzato: tutti hanno buoni giocatori, a cominciare da chi ci precede, Budivelnyk e Donetsk. Abbiamo tanti nomi importanti ma non siamo ancora solidi. Ma nei playoff le cose possono cambiare, come a Biella nel 2007 e nel 2009. Come si vive a Mariupol? La città è sul Mar d'Azov: fino a pochi giorni fa era ghiacciato e si vedeva la distesa bianca sul lungomare. La maggior parte degli abitanti lavora nelle tre fabbriche principali. Ho trovato anche una decina di italiani, e i ristoranti sono discreti. Mi manca l'Italia? «Per motivi economici e per una fase di 'cambiamento di pelle' il basket italiano attraversa un momento difficile. Di certo, in Ucraina ci sono meno polemiche attorno alle partite: e non conoscere la lingua aiuta. Chi vincerà in Italia? Siena ha ancora una marcia in più, anche se Cantù si sta consolidando e con la sua stagione europea ha dato ulteriore lustro all'Italia, e la stessa Milano sta provando a raggiungere il top. Come è giocare contro il CSKA (partita di VTB league in cui l'Azovmash non ha segnato più di 37 punti, ndr)? La partita con il Cska è stata un'esperienza incredibile: venivano da una sconfitta e si sono presentati con i vari Kirilenko, Krstic, Teodosic molto arrabbiati. Sono impressionanti".

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E. Carchia

E. Carchia

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