Viene presentato oggi a
Capo d’Orlando dal giornalista
Pietro Scibetta , presso la sala conferenze della
biblioteca-pinacoteca di via del Fanciullo 2, il libro "Vincere non basta. La mia vita il mio basket", autobiografia del campione lituano
Sarunas Jasikevicius pubblicato da
Add editore. Volume uscito nelle librerie da poche settimane e che rappresenta uno splendido spaccato della storia recente di 15 anni di basket internazionale attraverso uno dei suoi più grandi interpreti, Sarunas Jasikevicius. Un autobiografia, scritta a quattro mani proprio con lo stesso
Pietro Scibetta, ricca di aneddoti e della storia di questo straordinario fuoriclasse, dalla Lituania "sovietica" degli anni '80 passando per l'esperienza americana (prima al college e poi con il contrastato rapporto con la NBA), la Nazionale, sino ad arrivare alle vittorie con
Panathinaikos, Maccabi e Barcellona. Quello che però più colpisce sono la capacità dell'immenso play lituano di dare l'idea della sua personale "ossessione" per la ricerca della vittoria, ed anche l'umanità semplice di un campione che sa entrare nel cuore di un vero appassionato del gioco, attraverso quei traccianti onirici, l'irriverenza e la faccia tosta che lo hanno sempre contraddistinto. Esemplificativi due brani, tra i tanti, che spiegano molto del "Saras-pensiero" e che Scibetta lascia scorrere con sapienza dandoci l'impressione reale di vedere lo stesso talento che ha illuminato i parquet anche in queste pagine: "
Per vincere sono disposto ad essere anche un gran rompipalle, senza risparmiare nessuno: compagni, allenatori, arbitri, avversari. Tutto quello che ho detto e fatto aveva solo quell’unico scopo, non me ne importava molto di come la pensassero su di me. Rompevo troppo?Pazienza, può succedere. Volevo vincere, punto. E per fortuna l'ho fatto, tanto".
Successi in serie (4 Euroleghe, 9 scudetti in 5 nazioni diverse, 1 oro agli europei) di un uomo che non si è mai nascosto e che spiega luci ed ombre della sua vita cestistica e non. Quel "non basta" del titolo è più che esemplificativo quando parla dell'amore della gente per un campione: "
Se vuoi essere rispettato come giocatore devi essere qualcosa di più di un tizio che fa canestro, o gol ,o un sorpasso. Vincere non basta per potersi definire un campione, men che meno un uomo. Se hai il dono di emozionare devi anche renderti conto che ci saranno tante persone che vorranno un pezzo di te, e dovrai trovare sempre il modo giusto di darglielo". Oltre alla data siciliana di oggi il libero verrà presentato anche a
Gallarate giovedì 11 alle ore 18, sempre con
Pietro Scibetta ed il collega
Giuseppe Sciascia, presso la l
ibreria Carù di Piazza Garibaldi 6.
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