Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
Grecia 23/11/2013, 19.54

Viaggio alla scoperta dei talenti europei: Aleksandar Vezenkov

Alla scoperta del giocatore dell'Aris

Grecia

Da sempre considerato tra i migliori della sua annata, 1995, Aleksandar Vezenkov – titolare di un doppio passaporto Bulgaro e Cipriota - è un giocatore che quasi certamente arriverà a fare grandi cose per la pallacanestro.

Il giocatore dell’Aris è un ala piccola di 203 cm, mancino, con ottime qualità nella parte offensiva del campo. Come tutti, infatti, vuole fare canestro, ma la sua prolificità è fuori dal comune. La sua tecnica di tiro è più che buona, con un rilascio che avviene molto in alto, che gli permette di tirare contro avversari anche diversi centimetri più alti di lui – avendo, il bulgaro, braccia lunghe. Non è un mostro nel crearsi il tiro dal palleggio, ma come riceve il pallone mette velocemente i piedi a posto per poter tirare. Ama moltissimo il tiro dalla lunga distanza, e per questo lo si vede tirare molto spesso da oltre la linea dei 6e75, ma sempre con eccellenti percentuali. Non ha un grande palleggio, ma ha un discreto cambio di direzione e controllo del corpo. Inoltre come chiude il pallone tra le mani, per attaccare il canestro, difficilmente glielo si riesce a rubare. È anche molto efficace quando riceve in velocità verso il canestro avversario, circostanze in cui raramente sbagli gli appoggi a canestro. In queste situazioni, o comunque quando cerca l’appoggio a canestro, sfrutta bene il corpo per cercare anche i falli avversari, conscio della sua abilità dalla linea del tiro libero.

Non è un grande atleta, e non è nemmeno troppo veloce, ma ha un corpo comunque molto forte, senso della posizione ed una buona visione di gioco. È infatti un ottimo rimbalzista sia difensivo, che offensivo, soprattutto quando può sfruttare gli errori su appoggi dei suoi compagni, seguendo a specchio i loro movimenti per concludere con comodi tap-in al volo. Essendo lui un grandissimo realizzatore, non gli è mai stato chiesto di essere un giocatore di squadra ma, nonostante questo, è saputo crescere anche in questa fase, sviluppando due buone mani per i passaggi. Infatti, se raddoppiato, oppure quando si trova a gestire il possesso ad un certa distanza dal canestro, riesce spesso a trovare i proprio compagni duranti i tagli per comodi assist.

Difensivamente è più utile sui secondi lunghi che sulle ali piccoli, riuscendo a sfruttare corpo e braccia per disturbare gli attacchi in post, sporcare i possessi e quindi catturare i rimbalzi sugli errori avversari. È anche poco falloso, ma ancora troppo lento negli scivolamenti e spesso svogliato.

Sembrava destinato ad una carriera collegiale – nel particolare Xavier -, per poi invece firmare un rinnovo triennale con l’Aris. La scelta si sta rivelando comunque azzeccata. L’andamento della squadra è altalenante, ma nel complesso buono, ed il suo minutaggio, insieme al suo apporto alla squadra è in continua crescita. Il giusto mix di veterani – uno su tutti Pelakanos – e di giovani promesse – insieme a lui ci sono Gikas, Bochoridis e Larentzakis – sembra fatto apposta per lui, che sta infatti ripagando con ottime prestazioni. L’Aris non è più quello di una volta, per cui, a meno che non riescano a trovare un modo per riportare la squadra in una posizione di vertice nel panorama nazionale ed in quello internazionale, difficilmente questo gioiellino resterà ancora a lungo in squadra. Difficilmente infatti, se non troverà posto in qualche team NBA, giocherà fuori dall’Eurolega.

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 0 Commenti