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Altre leghe 12/07/2013, 17.55

Leghe Europee 2012/13: Regno Unito

Tutto quello che c'è da sapere sulla British Basketball League

Altre leghe
Storia
La British Basketball League, o meglio la BBL, è una lega fondata nel 1987 quando alcune squadre lasciarono le principali leghe Inglesi e Scozzesi (EBL e SBL, attualmente considerate ‘seconde divisioni’) per formare un nuovo campionato ed alzare il livello di competitività della pallacanestro nazionale. La lega non prevede un sistema di retrocessioni/promozioni e tutto gira intorno a wild card assegnate a determinate squadre con requisiti adatti al campionato, principalmente legati al budget e alle arene. Nel corso degli anni si sono avvicendate diverse società e ci sono già in programma delle new entries per le stagioni a venire (i Birmingham Knights sono già pronti per il 2013/2014), inoltre sponsor di primo livello hanno affiancato la lega (Peugeot, Playboy) con Carlsberg e Budweiser che hanno rappresentato la BBL dal 1987 al 1999 (main sponsor che hanno anche dato il nome al campionato in quegli anni). Il format è quello classico Europeo con regole FIBA (anche se per alcuni anni è stata introdotta una suddivisione in conference) e la lotta per lo scudetto è sempre stata molto equilibrata, sono i campioni in carica di Newcastle i più titolati con 5 trofei (3 consecutivi dal 2004 al 2007) seguiti dai Kings di Guildford con 4 (hanno giocato per alcuni anni a Glasgow dopo l’acquisizione da parte del FC Rangers) e dai Bears Brighton con 3 (falliti nel 2006). Nelle ultime stagioni erano arrivati 2 successi consecutivi anche per i Tigers di Liverpool (2010 e 2011). Il giocatore più rappresentativo della lega è stato sicuramente Peter Scantlebury che ha giocato 540 partite con 8300 punti, 3000 rimbalzi, 1000 assist e 670 rubate in 22 stagioni di BBL prima di diventare coach con gli Sharks Sheffield nel 2003.

Regular Season
Con una stagione quasi perfetta i Leicester Riders hanno dominato la regular season chiudendo con 30 vittorie in 33 gare e 10 punti di vantaggio su Newcastle invertendo così le posizioni della stagione passata. Ultimo gradino del ‘podio’ in condivisione per i Glasgow Rocks ed i Surrey Heat (Guildford) mentre playoffs sfiorati per gli esordienti (o meglio rientrati) di Manchester, ad una sola vittoria dall’ottavo posto. Fuori dalla post-season gli ultimi semifinalisti di Cheshire mentre in coda disastro di Liverpool con una stagione a dir poco fallimentare, cambiando tantissimo e chiusa con un record imbarazzate di 0-33 e 30 punti subiti di media per gara (64 quelli fatti e addirittura 94 i canestri subiti per partita).

Coppe nazionali
Nonostante l’assenza dal 2009 della supercoppa (la Winners' Cup, disputata solamente per 2 edizioni) sono comunque 2 le coppe nazionali in BBL: la BBL Cup e la BBL Trophy. La prima, nata nel 2003, vede 3 trionfi per Sheffield e 2 per Newcastle (fra cui quella del 2012) e a gennaio ha visto la vittoria, prima in assoluto, di Leicester in finale proprio sugli Eagles campioni in carica (85-80 la sfida decisiva). Le 2 squadre, nelle semifinali di novembre, avevano eliminato rispettivamente Sheffield (2-0) e Plymouth (190-181 il risultato totale delle 2 gare nella rivincita dell’ultima finale). La BBL Trophy (ex Anglo-Scottish Cup) è una storica competizione inaugurata nel 1987 e prevede, per invito, la partecipazioni anche di squadre dalle 2 leghe nazionali. Anche qui Newcastle aveva la responsabilità di difendere il suo titolo (il quinto conquistato contro Plymouth) ma in finale sono stati gli Sheffield Sharks ad aggiudicarsi il loro secondo trofeo (71-69 contro Leicester) dopo aver costretto alla resa Cheshire in semifinale (la seconda squadra più titolata con 4 trionfi). Eliminazione nei quarti di finale per gli Eagles e coppa finita subito al primo turno (ad eliminazione diretta rispetto alla vecchia fase a gironi dell’edizione 2012) per le 3 squadre invitate dalla federazione (sconfitta di misura dei Kings di Edimburgo nel derby contro Glasgow).

Playoffs
La post-season in BBL è a dir poco ‘corta’, sono state disputate solo 13 gare, dal 13 al 28 aprile, per l’assegnazione del titolo. Nei quarti c’è stata solamente la sorpresa Plymouth che ha fatto fuori la terza forza del campionato (Glasgow) vincendo entrambe le gare e prendendosi la rivincita dopo l’eliminazione subita proprio da parte degli Scozzesi l’anno scorso. Leicester ha fatto fuori i Lions (unica squadra della capitale), gli Eagles si sono sbarazzati degli Sharks mentre il passaggio del turno è stato più che sofferto per Guildford che ha perso la prima gara contro Worcester per 81-78 vincendo per la decisiva partita di ritorno di 6 in casa (76-70). In semifinale le 2 favorite per il titolo non hanno dato scampo alle avversarie conquistando così la finale. Per i Riders 80-66 e 76-60 le partite contro Plymouth mentre per Newcastle la netta vittoria nella gara d’andata (110-82) ha permesso ai campioni in carica di rilassarsi nella partita di ritorno (vittoria inutile per i Surrey Heat 96-92). La finale (disputata alla Wembley Arena, anche quest’anno su gara secca) è stata una rivincita di quella del 2012 ma questa volta Leicester non ha sbagliato nulla e grazie al 68-57 finale ha conquistato un meritato scudetto, il secondo dopo quello del 2001, costringendo gli Eagles alla prima sconfitta subita in una finale e chiudendo la stagione da imbattuta nei playoffs e con un record complessivo di 42 vittorie e solo 5 sconfitte con 2 trofei conquistati su 3! Per Newcastle invece stagione da zero trofei dopo il 'triplete' del 2012 e, da segnalare, solamente 10  giocatori mandati a referto nell'arco dell'intero anno con minutaggi medi forse troppo elevati per ambire al titolo.

Europa
E’ dal 2007/08 che una squadra Britannica non prende parte ad una competizione Europea. In quell’occasione furono gli Heat Guildford a disputare la ULEB Cup uscendo di scena al primo turno con zero vittorie e 10 sconfitte (nel girone superarono il turno Badalona, Ankara e Sarajevo). Per il resto il nulla assoluto (negli anni 90 Londra giocò un anno in Korac), purtroppo sono poche le squadre che hanno un’arena disponibile che permetta di disputare anche solo un eventuale primo turno di Eurochallenge rientrando nei termini minimi richiesti dalla FIBA.

Nomi e facce conosciute
L’MVP stagionale (che aveva tra l’altro già ottenuto questo riconoscimento nel 2006 con Newcastle) è stato Andrew Sullivan di Leicester (miglior giocatore anche nella decisiva finale). Il lungo Inglese (visto anche a Badalona) ha chiuso la stagione con quasi 15 punti e 8 rimbalzi di media aggiungendo anche oltre 4 assist, dato di tutto rispetto per un 2,03 e grazie alle sue prestazioni il coach Italo/Americano Rob Paternostro è riuscito a guidare la squadra fino alla conquista dello scudetto. Il miglior realizzatore quest’anno è stato Michael Ojo del Plymouth che ha chiuso con 22,5 punti e 1,9 recuperi seguito in classifica da Chez Marks (Cheshire, 22 di media) e Charles Smith di Newcastle (ex Efes, ha giocato 11 stagioni con gli Eagles) con quasi 21 punti e 7,5 rimbalzi. A Guildford hanno giocato addirittura 3 Holmes: Frank che ha fatto registrare 8,2 rimbalzi con 12,6 punti, Chavis (15 punti, quasi 5 rimbalzi, oltre 5 assist e 2,9 recuperi) e Travis (oltre 20 punti con 5 rimbalzi, 4,5 assist, 3 recuperi e quasi una stoppata per gara con un season high di 44). Curiosa la storia di Chavis e Travis (hanno dominato la classifica dei recuperi, primo e secondo in assoluto), gemelli che si sono ritrovati in Inghilterra dopo essersi separati al termine dei 4 anni di college al Virginia Military Institute nel 2009 (anche un workout assieme con i Bobcats). Il miglior assistman in stagione è stato Ralph Bucci (Durham) con 5,5 assist (anche 8,5 rimbalzi per la guardia di NYC con tanta Grecia alle spalle) ed una tripla doppia in stagione da 10+11+12 mentre sotto canestro si sono fatti sentire Kareem Maddox (Newcastle via Princeton ed Olanda) che è stato il miglior rimbalzista (doppia-doppia di media con 10,8 rimbalzi e anche 1,5 stoppate), Andrew Keister e Matt Schneck (10 rimbalzi di media per entrambi, rispettivamente con Durham e Plymouth), Andreas Schreiber (anche lui nei Raiders e già confermato per la prossima stagione) con 1,8 stoppate e Alif Bland che con Cheshire è stato il miglior stoppatore della lega con 2,4 ad uscita (high di 6 contro Manchester). Altri nomi di rilievo sono Samuel Cricelli (Inglese nativo di Napoli con relativo passaporto Italiano) che con i Surrey Heat ha segnato 15 punti e catturato 7 rimbalzi e mezzo, Arnas Kazlauskas (Worcester, 16 gare a Pistoia nel 2009) che è stato il miglior tiratore da 3 della lega (73/164, buon 44,5%), Lelton ‘Rod’ Brown dei London Lions (22 gare in A2 con Udine nel 2010 ad oltre 10 punti, 4 rimbalzi e 3 assist di media), Olu Babalola degli Sharks (8 gare a Roseto nel 2005 ed un successivo test, fallito, con Fabriano) e Kieron Achara che aveva iniziato la stagione in patria con i Rocks Glasgow (6 gare a 17 punti e 8 rimbalzi di media) prima di firmare in Grecia con il Kavala (giocando anche la Balkan League). Il lungo di origini Nigeriane era arrivato in Italia dopo il college firmando con la Fortitudo per poi passare a Biella e Barcellona (raggiungendo la semifinale playoffs in A2 disputando una buona post-season) prima di cercare fortune in Spagna (Manresa). A Manchester infine hanno giocato Devan Bailey (testato da Pesaro in estate nel 2011), Nick George (aveva iniziato l’anno a Lugano) che nel 2013, in 6 gare, ha segnato 17,5 punti di media e Mike Bernard (uomo di esperienza con meno di 14 minuti di utilizzo). George, dopo ottimi risultati ottenuti al college, era arrivato in Italia a Treviso (vincendo 'al volo' la supercoppa del 2006) per poi passare ad Imola in A2 (16 punti ed 8 rimbalzi di media). Dopo un paio d’anni fra Spagna e Francia era tornato nel nostro paese firmando con Casale Monferrato prima di abbandonare la squadra per problemi di salute nel 2010 per poi tornare nuovamente, dopo un anno totalmente fermo, a giocare per S.Antimo nel 2011 (solo 9 gare ma 15 punti a partita). Bernard invece ha girato parecchio l’Italia giocando con Messina (A2), Cantù (supercoppa vinta e semifinale di coppa Italia), Capo d’Orlando, Teramo, Napoli e Rimini (A2) per un totale di 176 gare prima di ritornare in patria dopo le 2 stagioni passate in Slovacchia/Rep.Ceca con il Levice.
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A. Caporaso

A. Caporaso

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