Quintetto ideale europeo: 3^a settimana d'aprile
Quintetto più sesto uomo dei 6 migliori giocatori setacciati in tutta europa
Eccoci pronti ad analizzare il quintetto ideale della settimana riguardante i vari campionati europei. I criteri non sono la semplice valutazione e i ruoli vengono mantenuti sempre con un criterio di rigidità-flessibilità stabilito in base al tipo di partita giocata dal suddetto giocatore. Il quintetto ideale tiene conto non solo dei numeri offensivi, ma anche di tutte quelle situazioni che nei tabellini non vengono a galla. Ricordiamo che non è importante la squadra per stabilire il ruolo, una squadra può anche avere tutti e 6 i giocatori se vengono valutati meritevoli.
QUINTETTO:
Nicolàs Richotti, PM, CB Canarias: giocatore di cui si sente poco parlare, ma che ogni tanto sfodera prestazioni molto interessanti. Richotti possiede il passaporto italiano e questo dovrebbe essere tenuto ben a mente da chi volesse farci un pensierino. Si tratta di un playmaker che è salito alla ribalta dopo un clamoroso buzzer da metà campo alla terza giornata contro l’Obradoiro (qui il video). Classe 1986, un po’ sottomisurato, ma in una squadra che lotta per salvarsi come il CB Canarias o in Legadue anche in Italia ci potrebbe stare benissimo. Si aggiudica il titolo di giocatore della giornata di ACB grazie al season high di punti (22), assist (5) e valutazione (32). Giocatore ancora alla ricerca di una propria dimensione, che ha giocato a Campobasso e Bari oltre che nelle giovanili del Real Madrid. Sicuramente un elemento curioso, che ha le maggiori pecche nel fisico minuto (181 x 80) e nella mancanza di affidabilità dall’arco dove non scollina oltre il 27%.
Samo Udrih, G, Zlatorog Lasko: è il fratello maggiore del più famoso Beno Udrih conosciuto a Milano, Milwaukee e ora Orlando. Classe 1979, quindi veterano di lungo corso, ma capace in un turno di playoff di segnare 25 punti e chiudere con 29 di valutazione. Uno dei migliori realizzatori del campionato sloveno, dove anche a 34 primavere suonate riesce a veleggiare su medie da 15 punti e mezzo a gara. È lui a trascinare lo Zlatorog nel match casalingo contro il Tajfun e strappare la vittoria per 83-74. Ritornato quest’anno a Lasko dove mancava dalla stagione 2000/2001 quando ancora la squadra portava il nome di Pivovarna, nel suo passaporto sono presenti per la maggior parte tre tipi di mete: spagna, slovenia e croazia con qualche parentesi in Grecia. Non si può dire che abbia avuto la carriera del fratello, ma comunque qualche soddisfazione se l’è presa.
J’Nathan Bullock, AP, Kauhajoki: da Cleveland State ai ghiacci, prima dell’islanda e ora della finlandia. Non si può certo negare che a Bullock piaccia il freddo, anche se sul parquet dimostra di sapersi scaldare piuttosto bene. L’ex compagno di Norris Cole al college si aggiudica il posto in ala piccola per la prestazione in gara 2 playoff contro il Pryinto dove chiude in doppia doppia da 21 punti e 10 rimbalzi. Giocatore estremamete atletico, un po’ alla Rodney Carney, dotato di interessante tecnica di tiro e capace di convertire oltre il 50% e con il 42,2% da tre nonostante ami molto di più attaccare il ferro. Al college fece spesso notizia per i poster notevoli che rifilava agli avversari. Nel campionato filandese veleggia a 17 punti e 7 rimbalzi di media. Può essere una buona scommessa considerando i soli 25 anni e i due anni di adattamento al basket europeo seppur molto mitigato. Giocatore con buoni margini un po’ su tutto, dall’attacco alla difesa non si fa disprezzare.
Kamil Svrdlik, AG, BK Prostejov: siamo in repubblica ceca. Gara 1 playoff contro il Levice e Svrdlik mette il 50% del risultato finale chiudendo con 19 punti e 12 rimbalzi, 2 assist e una rubata. Se non avesse tirato male i liberi sarebbe stato ancora meglio. Effettivamente il 43% dalla lunetta è un mattone decisamente pesante sulle sue partite e sul risultato della squadra, ma quando riesce a convertire con 8/13 dal campo allora il problema viene meno e quindi lo premiamo come miglior ala grande della settimana. In campionato viaggia a 13,1 punti e 6,8 rimbalzi, punti che salirebbero molto con una tecnica di tiro libero migliore. Uscito dallo stesso college di Andrea Crosariol il Fairleigh Dickinson. Giocatore di tecnica estremamente grezza, ma per questa settimana si leva una soddisfazione.
Edin Bavcic, C, KAO Dramas: avete presente il Bavcic che giocava in Italia? Dimenticatelo! Il giocatore bosniaco nella gara contro l’AGO Rethymno gioca forse la miglior partita della vita. 33 punti e 6 rimbalzi in faccia a Brent Petway (il miglior stoppatore del campionato con 2,7 a gara) con 8/10 da 2, 11/14 ai liberi e un clamoroso 2/4 da tre punti. Definire miracolosa la sua prestazione non renderebbe abbastanza bene quello che accade sul parquet del Dimitris Kahratidis. La sua prestazione porta la vittoria che vale la salvezza per il KAOD e la sua scontata riconferma il prossimo anno. Edin ha visto la luce?
SESTO UOMO:
Bojan Bakic, G/AP, Metalac Valjevo: una guardia/ala di quelle che amano segnare. Questo è Bojan Bakic e lo capisce lo Stella Rosa dell’ex senese Rakocevic quando esce dalla panchina e spacca la partita in due. 27 punti, 3 rimbalzi e 4 assist sono lo score che ne fa il sesto uomo della settimana e permette al Metalac di interrompere la serie di 4 sconfitta consecutive. Non è più molto giovane visto che ha 30 anni, ma parliamo comunque di un giocatore che i campionato di buon livello segna quasi 19 punti a partita con oltre il 60% da due punti. Da rivedere decisamente il tiro da 3 che non è mai stato il suo forte e nel quale si ferma a 31%.