I 10 migliori rookie della stagione europea
I 10 migliori rookie visti in Europa
Questa la classifica dei 10 migliori rookie visti quest'anno in Europa secondo Sportando
1) Justin Cobbs, point guard, Fraport Skyliners. La sua firma in Dicembre ha cambiato la stagione di Francoforte: Cobbs, tagliato troppo presto da Riga, ha portato alla squadra un immediato miglioramento in quanto a leadership e fisicità nella posizione di point guard. Nonostante un tiro da tre altalenante, si è dimostrato capace di segnare con facilità dalla media distanza e arrivando al ferro, e le sue doti di playmaker, passatore e giocatore di pick and roll hanno avuto un ruolo di primo piano nel portare la squadra ai playoff in BBL e alle Final Four in Eurochallenge.
2) Patric Young, center, Galatasaray. Avendo firmato tardi dopo una breve esperienza NBA, non era scontato per un rookie riuscire ad adattarsi a giocare in competizioni del livello che ha dovuto affrontare Young. Aspetto positivo del giocare per una squadra in confusione come il Galatasaray è stato spesso il dover restare in campo molti minuti per mancanza di alternative adeguate. Young ha faticato parecchio nell'adattamento in alcune aree del gioco, soprattutto nella difesa di squadra, ma il fisico e l'energia sopra la media lo hanno reso ugualmente un giocatore di impatto in area sia in TBL che in Eurolega, ed è riuscito a segnare con continuità in post basso o in transizione anche in competizioni di alto livello.
3) Okaro White, power forward, Virtus Bologna. Tra i giocatori più atletici in Serie A. E' stato il miglior lungo in una Bologna capace di raggiungere l'ottavo posto nonostante la penalizzazione iniziale, giocando molti minuti e guadagnando un ruolo difensivo di prima grandezza grazie alla sua capacità di marcare i lunghi avversari sia in area che fronte a canestro, cambiando se necessario sugli esterni avversari. Deve migliorare il tiro dalla distanza, crescere fisicamente e imparare a stare lontano dai problemi di falli, ma il suo gioco dentro e fuori dall'area su ambedue i lati del campo gli garantirà una sicura carriera a buoni livelli.
4) Taylor Braun, small forward, Okapi Aalstar. In una squadra molto atipica Braun ha dovuto giocare tutte le posizioni nel backcourt ed è stato capace di mostrare nuovamente i fondamentali con la palla non comuni in un giocatore della sua taglia. Il tiro dal palleggio è ancora una mancanza significativa, ma grazie alla sua naturale abilità di creare dal palleggio è stato un fattore chiave nelle partite in cui ha deciso di prendersi responsabilità. Ha avuto una buona stagione anche in difesa, ha dovuto marcare spesso guardie più piccole o giocare in cima alla difesa a zona. La sua squadra ha cominciato la stagione con un record di 10-0 ed è riuscita a lottare per un posto nei quarti di finale dell'Eurochallenge.
5) Lamar Patterson, shooting guard/small forward, Tofas Bursa. Nonostante una stagione orribile per il Tofas Bursa, che ha chiuso ultimo in TBL, Patterson ha messo in campo una stagione individuale abbastanza solida. I problemi in difesa sono stati deludenti e in parte inaspettati per un giocatore come lui, ma ha portato alla squadra capacità di palleggio e passaggio superiori alla media per il suo ruolo. E' riuscito inoltre a garantire sufficienti costanza e varietà in attacco, in particolare giocando in post basso come poche altre guardie.
6) Sean Armand, small forward/shooting guard, Fraport Skyliners. Di fianco a Cobbs e Quantez Robertson si è dimostrata azzeccata la scelta di un giocatore come Armand: le sue migliorate ma ancora insufficienti qualità di palleggio sono state coperte abbastanza bene e il giocatore si è dimostrato un fattore in attacco grazie al suo tiro da tre. E' stato uno dei rookie con meno problemi ad adattarsi a un contesto europeo e si è calato con sufficiente facilità anche nella difensa di squadra, marcando varie tipologie di giocatori.
7) Augustine Rubit, power forward/center, Walter Tigers Tübingen. Il sottodimensionato lungo da South Alabama ha avuto una solida stagione da rookie, giocando sia da ala grande che da centro sotto canestro e dimostrandosi capace di competere fisicamente contro giocatori più grossi e forti. Con poche forzature, è stato in grado di segnare con costanza dal post basso in BBL e ha soddisfatto le aspettative nei più frequenti pick and roll che si è trovato a dover giocare rispetto a quanto fatto al college. Dovrà migliorare ancora il suo gioco fronte a canestro per poter giocare più minuti come ala grande.
8) Cameron Clark, power forward, Vanoli Cremona. Il suo gioco fronte a canestro e la capacità di allargare il campo sono stati aspetti fondamentali nell'attacco di Cremona. Nonostante qualche insuccesso nel contenere giocatori più grossi in post basso Clark ha anche disputato una stagione convincente in difesa, senza paura di giocare fisico e utilizzando le sue doti di atletismo e rapidità per difendere agevolmente sul perimetro quando necessario. La coppia con James Bell è stata di certo una delle più convincenti tra i rookie europei.
9) Javon McCrea, center, Bayreuth. Dovrà concentrarsi nel migliorare il tiro dalla media distanza e le decisioni in campo, ma la sua intensità in area è già non comune in un giocatore della sua taglia. Ha mostrato di essere in grado di competere con giocatori più alti e grossi e di usare in modo appropriato il fisico contro di loro, con un contributo sempre elevato quando si trattava di lottare sotto canestro, andare a rimbalzo, segnare su seconde opportunità o buttarsi su qualunque pallone vagante. I problemi di falli e la selezione dei tiri ne hanno a volte limitato i minuti in campo, ma il suo gioco fisico e l'abitudine a subire contatti sono stati spesso aspetti vitali per la sua squadra.
10) DeAndre Kane, point guard, Antwerp Giants. La sua parentesi russa è stata molto deludente nonostante avvenuta in una squadra confusa e umorale. Kane tuttavia è stato in grado di adattarsi bene a una competizione più modesta durante la stagione, anche se non ha mostrato miglioramenti significativi nel suo gioco. Le sue statistiche sono state spesso ingannevoli e dovrà ancora migliorare molto soprattutto in difesa, ma la sua firma è stata un punto di svolta per Antwerp che è stata in grado di trovare con lui il compagno di reparto ideale per Fogg. L'impatto fisico e la capacità di attaccare il canestro di Kane hanno avuto un ruolo significativo nella concreta rincorsa a un posto nei quarti di finale di Eurochallenge.
di Paolo Villa