Best Rookie Deals In Europe: le possibili sorprese
I migliori che hanno firmato non in top team europei
Rion Brown, shooting guard/small forward, & Jeronne Maymon, center, Hapoel Tel Aviv. La squadra israeliana paga relativamente poco per due dei rookie più sottovalutati in relazione a quanto dimostrato al college. Il fisico e l'atletismo di Brown valgono campionati di prima fascia, ha abilità nel giocare dal palleggio e tiro da fuori affidabile nonostante una meccanica tra le più brutte in relazione all'efficacia, deve migliorare nelle decisioni e il campionato israeliano può essere quello adatto per cominciare. Maymon è un centro sottodimensionato, tra i migliori rimbalzisti usciti dal college soprattutto sul lato offensivo del campo, con poche soluzioni in attacco ma l'efficienza sul pick and roll e la presenza in difesa per poter aspirare a campionati di livello superiore. Ci sono dubbi legittimi sull'utilità di avere lui e Gates nella stessa squadra considerando soprattutto le regole del campionato in merito ai giocatori stranieri.
Melsahn Basabe, center, Stabill Jezioro Tarnobrzeg. Un giocatore spesso sottovalutato per la carenza di centimetri e un ruolo non di primo piano ad Iowa, ma con le caratteristiche adatte per far bene nei campionati europei: versatilità in difesa, atletismo, presenza a rimbalzo, aggressività, abilità nel muoversi senza palla, può migliorare il tiro frontale.
Killian Larson, center, Lukoil Academic Sofia. Sottovalutato per il poco atletismo che lo rende difficilmente appetibile per ora in buoni campionati europei, trova una squadra solida e due competizioni in cui le sue caratteristiche possono trovare maggiore fortuna. E' dura contenerlo fisicamente, se sviluppa ulteriormente la dimensione fronte a canestro che ha fatto vedere può evolversi secondo un profilo simile a quello di John Bryant.
Julian Norfleet, point guard, & Ian Chiles, center, Rilski Sportist Samokov. I mancini della squadra bulgara sono tra i migliori giocatori firmati in Balkan League. Norfleet ha carattere e visione di gioco per interpretare il suo ruolo, manca di stazza fisica ma le letture in situazioni di pick and roll e le doti di tiratore sono già solide per campionati di fascia più alta. Di Chiles sorprendono una buona mobilità per i suoi 2.20 metri e una mano morbida sia vicino a canestro che dalla media distanza oltre a una presenza difensiva che può essere decisiva a questi livelli, nonostante appartenga a una tipologia di giocatore spesso inadatta alle massime competizioni europee.
Eric Atkins, point guard, KAO Dramas. Dei quattro rookie firmati Atkins è quello di maggior valore ed è stato cercato anche per giocare campionati migliori. In una squadra molto giovane la leadership e il controllo del ritmo che sa garantire possono essere aspetti decisivi. Manca di un po' di fisicità ma l'intelligenza nelle letture e la naturalezza nel crearsi un tiro dal palleggio sono utili da subito.
Scritto da P.Villa