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FIBA Europe Cup 10/04/2012, 18.33

Eurochallenge, Elan Chalon: una seconda opportunità da non sprecare

I francesi, che stanno disputando una grande stagione, arrivano per la seconda volta ad una fase finale continentale. Occhio all'ex Hukies Malcom Delaney

FIBA Europe Cup

Era la stagione 2000/2001 quando al Torwar Hall di Varsavia l'Elan Chalon arrivò a giocarsi la Coppa Saporta, purtroppo però i tifosi francesi dovettero ingoiare un rospo perchè ad aggiudicarsi il trofeo furono i greci del Maroussi. Undici anni dopo la squadra di Chalon sur Saone arriva alla fase finale di EuroChallenge e avrà così la possibilità di poter provare a conquistare il primo trionfo continentale. Nel paese transalpino le gerarchie stanno cambiando ed i biancorossi sono l'esempio del nuovo che avanza. Terzi in campionato, a febbraio hanno vinto la Semain des As, una simil Coppa di Lega (si affrontano le prime otto della Pro A ed il successo garantisce un posto in EuroChallenge), e questa sera affronteranno il Ronne nei quarti di Coppa di Francia. Proprio quest'ultimi sono stati l'ultimo baluardo (l'Elan ha superato il turno in due gare, conclusesi entrambe in volata) che gli  uomini di Beugnot hanno dovuto abbattere per raggiungere Debrecen. Delle quattro finaliste il Chalon ha avuto forse il percorso più semplice, ma i francesi sono stati bravi a non farsi mai sorprendere.

 

Una formazione che gioca in maniera molto accademica e dove tutti sanno qual'è il loro ruolo e cosa devono fare. La prima scelta offensiva è Blake Schilb (17pt+4.9ass). L'esterno classe '83 ha trascinato la squadra per tutta la stagione e la dirigenza ha deciso di blindarlo proponendogli un contratto biennale che il giocatore nativo dell'Illinois non ha esitato ad accettare. Se per Schilb Chalon rappresenta un'isola felice, la cittadina della Loira rappresenta una tappa di passaggio per Malcolm Delaney (13.8pt, 3.3rimb, 4.1ass). Il prodotto di Virginia Tech, dopo aver ritirato il suo nome allo scorso Draft, ha scelto l'Europa per lanciarsi nella carriera professionistica e per ora sta dimostrando di poter calcare palcoscenici anche più prestigiosi.L'ex Hokies dispone di una buona visione di gioco, ottime capacità di attaccare il canestro, ma soprattutto una grande mira dai 6.75 , che in gara 2 contro Roanne risultò decisiva. Vecchia conoscenza del nostro basket è Ilian Evtimov (10.4pt+4.1rimb). Alla Virtus non fece grandi cose, ma in Francia sembra aver trovato la giusta dimensione. Un lungo che al gioco nel pitturato preferisce aprire il campo con il suo tiro da tre punti. Chi invece ha il compito di produrre il massimo sotto le plance è il pivot di origine nigeriana Abdul Aminu (12.4pt+6.2rimb). Lo Szolnoki si ricorda bene del fratello del più famoso Al Farouq visto che contro di loro realizzò una doppia-doppia da 18 punti e 10 rimbalzi. Le chioccie della squadra sono Bryant Smith, già visto in Italia con la canotta di Scafati, Treviso e Reggio ed il capitano Steed Tchicamboud (7.2pt+2.6rimb), apparso però un pò nervoso nell'ultimo periodo. Nella partita di sabato è arrivato addirittura alle mani con un compagno e non è più voluto ritornare in campo. Probabilmente l'adrenalina sta aumentando e la tensione comincia a farsi sentire.

 

In semifinale lo Chalon incrocerà le armi con il Triumph Lyubertsy. La bilancia forse pende leggermente in favore dei russi e molto dipenderà anche da come la difesa di Beugnot reggerà l'impatto con i giochi a due di Mc Kee e Jefferson. I biancorossi stanno disputando la stagione migliore della loro storia e per renderla ancora più magica un alloro continentale sarebbe la ciliegina sulla torta. A Debrecen sarà battaglia.

 

 

 

 

 

 

Chi non ci sarà a Debrecen è Adam Morrison. Il giocatore del Besiktas, ormai un ex, ha deciso di lasciare la squadra turca perchè il suo minutaggio dopo il rientro di Kemp è diminuito e adesso dovrebbe occupare il ruolo del sesto straniero. Saranno contenti gli ungheresi dello Szolnoki, per loro un pericolo in meno

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E. Carchia

E. Carchia

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