Biella, i voti della sconfitta a Le Mans ed i voti alla Coppa
I voti a Biella
Bonprix BIELLA 5. Il voto è ad una serata nella quale Biella non è mai stata in partita e ad un bilancio esterno che parla di 8 sconfitte in 9 partite. Per la Coppa invece la bonprix merita un 7 abbondante, per aver saputo ribaltare i pronostici della vigilia e sfiorare una qualificazione che sarebbe stata impresa vera.
Laquintana 5. Beabuois lo cancella subito dalla partita con un inizio degno dell’anello NBA conquistato nel 2011. Un paio di guizzi ma mai nel vivo del gioco.
VOTO ALLA COPPA 7. Quanti play maker di 19 anni possono vantare una coppa giocata al suo livello? 13.7 punti con il 58% da tre, 3 rimbalzi e 2.5 assist di media.
Voskuil 6,5. Tira male da tre punti confermando di essere in un periodo nel quale la mira non è quella dei tempi migliori (10/39 nelle ultime quattro partite), ma non si arrende alle difficoltà e cerca fortuna buttandosi con coraggio nell’area di Le Mans (22 punti con 5/11 da due e 6/7 ai liberi).
VOTO ALLA COPPA 7,5. Chiude come secondo marcatore assoluto della prima fase con 22.7 punti di media, il 64% da due, il 40% da tre e quasi 4 assist di media.
Lombardi 5. Gioca 16 minuti nei quali è quasi invisibile. Il suo atletismo poteva essere un’arma determinante, ma trova pane per i suoi denti contro avversari molto atletici ed in difesa è la brutta copia di se stesso.
VOTO ALLA COPPA 5. Complici i guai alla spalla, per lui è stata una coppa abbastanza sotto tono, come dimostrano anche le cifre (4 punti e 3 rimbalzi di media in 20 minuti).
Raymond 5,5. Chiude con 16 punti, 8 rimbalzi e 4 triple, ma fa quasi tutto (11 punti) a partita ampiamente finita. Troppo poco per sperare di contrastare lo strapotere di Le Mans.
VOTO ALLA COPPA 7. Nell’album dei ricordi di questa stagione resterà certamente la sua prova strabiliante contro i Giants (8/10 da tre). Peccato non sia bastata per la qualificazione. Chiude con 19.3 punti di media (51% da due, 44% da tre), 6.7 rimbalzi e 2.3 assist.
Infante 5. Meritava di chiudere in modo diverso la sua ottima Eurochallenge. Invece viene letteralmente strapazzato dai lunghi di Le Mans e chiude con 2 punti (1/6 al tiro), 1 rimbalzo e -26 di plus/minus in 31 minuti.
VOTO ALLA COPPA 7. Un solo passaggio a vuoto, quello all’ultimo atto contro Le Mans. Prima aveva giocato forse la miglior pallacanestro della sua carriera. Chiude con 8.8 punti, 6.8 rimbalzi, 3.2 assist ed il 63% da due.
Berti 6. Resta 14 minuti sul parquet e, pur nella pesante sconfitta, mostra altri segnali di risveglio dopo l’ottima partita giocata contro Trapani.
VOTO ALLA COPPA 5,5. Poco spazio in campo (appena 11 minuti) e pochi guizzi degni della sua fama di giocatore spesso decisivo.
Danna 6,5. Corbani gli concede gli ultimi 5 minuti ed il privilegio di giocare al cospetto del campione NBA Beabuois. Lui risponde con una regia ordinata e 4 assist.
VOTO ALLA COPPA 6. Esordire in Europa per lui è stata la realizzazione di un sogno.
De Vico 6,5. Gioca tanto (24 minuti) e si merita ampiamente la fiducia di Corbani. Chiude il match con 12 punti.
VOTO ALLA COPPA 6,5. In casa come in trasferta, è sempre riuscito a giocare con personalità non comune alla sua età. Chiude con 9.2 punti, 2.2 rimbalzi e 1 assist in 22 minuti.
Chillo 6,5. Gioca molto a partita già compromessa, ma il suo +13 di plus/minus è segno che, viste le difficoltà di Infante, forse avrebbe potuto stare in campo qualche minuto in più. 11 punti e 3 rimbalzi.
VOTO ALLA COPPA 5. Ha giocato meno del previsto (solo 13 minuti a partita), visto il rendimento super di Infante. Ma quando ha avuto una chance non è riuscito a sfruttarla al meglio. L’ultimo match è stato il migliore per lui.
Allenatore. Fabio Corbani 6. Battere Le Mans era ai limiti dell’impossibile. Sul risultato finale pesano certamente di più i meriti di Le Mans rispetto ai demeriti di una Biella con poche frecce al suo arco. In casa la sua squadra è quasi imbattibile, fuori deve crescere molto se vuole competere per traguardi ambiziosi.
VOTO ALLA COPPA 7. Ha sognato e fatto sognare il popolo rossoblu, vincendo tre partite casalinghe una più emozionante dell’altra. È mancata solo la ciliegina sulla torta, ma lui, come la squadra, merita solo applausi.