Fabio Corbani: Ci siamo ritrovati nel terzo quarto
Le parole del coach di Biella
Fabio Corbani commenta così la gara che la sua bonprix ha vinto al fotofinish sui finlandesi del KTP: “Abbiamo iniziato bene disputando un buon primo quarto dopo di che i loro cambi dalla panchina hanno reso la squadra avversaria molto più fisica e questo ci ha fatto perdere lucidità. Abbiamo al contrario iniziato il secondo quarto commettendo diversi falli evitabili che hanno condizionato la nostra partita e finito per innervosirci. Nel terzo quarto ci siamo invece ritrovati anche se eravamo in una situazione difficile per il carico di falli, specie di Voskuil e Raymond, riuscendo a fare nuovamente gran parte delle nostre cose”.
D. E' sembrato di rivedere la partita di Rimini quando Voskuil aveva 4 falli e rimase in campo...
“A tutti è venuto in mente quell'episodio, ma è stato un flash back positivo perché in Coppa Italia avevamo vinto, ed anche stasera è stato determinante nel riportare la partita punto a punto”.
D. Rispetto ad un mese fa la vostra condizione fisica è ben diversa...
“Toccando ferro, sono 20 giorni che non abbiamo stop con i giocatori, abbiamo potuto allenarci molto di più e mettere più energia in una squadra che sta bene. Non dobbiamo dimenticare poi qual'era il nostro obiettivo in campionato e sopratutto in Eurochallenge, anche se arrivati a questo punto proveremo a giocarcela, ovvero quello di far assumere consistenza a questi ragazzi. E stasera si è vista la differenza rispetto a quanto accaduto in Finlandia visto che anche in questa gara abbiamo subito un break degli avversari ma a differenza di allora abbiamo tenuto ed abbiamo così potuto giocarcela fino in fondo”.
D. Alcune cose di Laquitana sono state straordinarie…
“Dobbiamo renderci conto che abbiamo dato in mano la squadra ad un ragazzo di 19 anni. Fa degli errori ma gioca nel campionato di Legadue più difficile degli ultimi anni ed ancor più in Eurochallenge, sempre contro dei giocatori americani, alcuni dei quali anche con un passato recente in NBA. Sono molto contento dell'energia che mette in campo e della voglia di migliorare che esprime sempre, contento per lui come per Niccolò De Vico e Matteo Chillo, che sta uscendo ora da un periodo fisicamente difficile”.
D. La squadra non si è arresa fino all'ultimo secondo, ma anche gli arbitri ci hanno messo del loro, nei replay tv abbiamo visto decisioni che proprio non dovevano essere prese...
“Dobbiamo imparare a non giocare male se stiamo pensando che gli arbitri stiano arbitrando male, non focalizzarci su questo ma sul nostro gioco anche perché dopo un primo quarto in cui obiettivamente non ci sono state contestazioni noi abbiamo commesso subito diversi falli su giocatori lontano da canestro e non pericolosi e probabilmente anche questo ha portato gli arbitri ad interrogarsi su quanto stava succedendo. Una parte di responsabilità quindi l'abbiamo anche noi”.
Al coach ospite Anton Mirolybov viene chiesto se condivide il giudizio per il quale la sua squadra è partita con scarsa aggressività, in modo troppo soft.
“Effettivamente ci abbiamo messo un po' di tempo, noi preferiamo giocare in maniera più fisica e nel secondo quarto siamo stati bravi a controllare Voskuil e Raymond. Poi nella seconda parte di gara tutto è cambiato: abbiamo visto un match completamente diverso, noi eravamo un po' stanchi ed abbiamo affrettato diverse situazioni anche se abbiamo creato buone soluzioni offensive”.
D. Qual è stata la chiave che ha deciso la partita?
“Il fatto che Jefferson sia dovuto stare fuori per qualche minuto a causa di un infortunio. Non ho nulla contro la difesa di Biella, ma secondo me l'arbitraggio è stato a loro favore nella seconda parte di gara”.
D. Nella prima parte però è accaduto il contrario...
“Non voglio e non posso dire nulla sugli arbitri altrimenti rischio di prendere una multa; ci sono stati due tipi di partita, ognuno può vederla come vuole. Complimenti comunque a Biella per quanto ha saputo fare nel girone ed in bocca al lupo per le restanti gare”.