Max Menetti: Contro Pesaro conta solo vincere
Le parole del coach di Reggio Emilia
Ecco le parole di Menetti rilasciate a Prima Pagina.
Sfida a Pesaro. Vedo che l'ambiente reggiano sta iniziando ad apprezzare la squadra anche con i suoi difetti, come ad esempio il rendimento in trasferta, seppur ad onore del vero abbiamo vinto tre delle ultime cinque gare fuori casa. Per noi i due punti con Pesaro valgono tanto quanto varrebbero quelli con Milano. Questo è quello che devono capire ambiente e squadra. Ci saranno delle difficoltà ed in quel momento i nostri tifosi dovranno esser bravi a sostenerci. Lo dico perché Pesaro ha mostrato dignità e cuore per tutto il campionato e daranno tutto quello che hanno per i 40 minuti. Non mi interessa se la partita sarà brutta, maschia, aggressiva. Quello che conta sabato è solamente vincere, se lo faremo avremo dimostrato di aver fatto un ulteriore salto di qualità a livello di mentalità, affrontando con lo stesso approccio qualsiasi avversario.
Appuntamenti importanti per ora mai falliti. E’ vero ed è un dato di fatto, ma va detto però che in questo momento della stagione nessuno, giocatori in primis, ha bisogno di esser motivato. Lo sanno benissimo che è attraverso queste gare che ci si costruisce uno status, si fanno step nella propria carriera oppure si gettano le basi per avere poi contratti più remunerativi in futuro. La gente e i libri di storia si ricordano come finiscono le stagione, questa dev'essere la nostra spinta. Fino a questo momento siamo stati come uno studente che, preparandosi solo la sera prima, passava poi l'esame cavandosela in un qualche modo. Nell'ultimo periodo però stiamo cambiando ed anche come sono arrivate le ultime sconfitte né è la dimostrazione.
Final Four di Eurochallenge. Io penso ad almeno 2500 reggiani al nostro fianco, con la corsa al biglietto nell'ultima settimana. Se così sarà, avremo una carica clamorosa per provare a conquistare un sogno: pensando a dove siamo partiti, organizzare e giocare una finale lo rende tale. Ci siamo arrivati grazie ai Cinciarini, ai Kaukenas o ai White, ma anche consolidando e facendo giocare i nostri giovani e questo ci rende ancor più orgogliosi del nostro cammino”.