Adriano Galliani: 'Sono malato di Olimpia'
Le parole dell'amministratore delegato del Milan
Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, ha parlato a La Gazzetta dello Sport Edizione Lombardia del Sold Out al Foum d’Assago per la sfida al Real Madrid, una delle grandi anche nel calcio. Gallinari è tifosissimo dell'Olimpia Milano sui cui snocciola a memoria aneddoti e ricordi.
“Il punto è che io non sono tifoso, sono malato di Olimpia. Fermi, parto io. Seguo l'Olimpia ormai da 50 anni. La prima partita fu proprio un Simmenthal-Real Madrid: primavera del 1964, semifinale di Coppa Campioni. Il Palalido era strapieno, alla fine ci eliminarono, era il Real di Emiliano Rodriguez e Clifford Lyuk. E l'Olimpia di Iellini, Pieri, Riminucci e Ongaro, con in panchina il principe Rubini. Poi arrivò la rivincita. Due anni dopo li facciamo fuori nei quarti di finale, Bradley e Vianello sfornano prestazioni mostruose, e arriviamo alla finale di Bologna dove portiamo a casa la Coppa dei Campioni. Un ricordo indelebile, un'emozione violenta. Con alcuni amici eravamo andati al PalaDozza a bordo di una 500. Ricordo la marea di bandiere bianco-rosse in autostrada.
Hit Parade dele partite. La mia prima sfida col Real Madrid; la finale di Bologna con lo Slavia Praga e quando conquistammo l'ultimo scudetto nel 1996 con Bodiroga, Nando Gentile e Tanjevic in panchina. Era un infrasettimanale e il Palasharp era esaurito. Poi ci metto anche la mitica sfida con l'Aris del 1986, contro dio Galis, in un Palatrussardi in cui non si respirava per quanta gente c'era.
Ricordo più brutto. La finale di Coppa Campioni di Grenoble nel 1983 persa contro Cantù. Marzorati che non doveva giocare e poi recuperò miracolosamente e l'ultimo tiro di Franco Boselli finito sul ferro.
Podio di Allenatori e giocatori Olimpia. Giocatori: Bradley, D'Antoni, Carroll, ma ci devo mettere anche Bob McAdoo. Gli allenatori sono due: Rubini e Dan Peterso.
Olimpia la seconda pelle. Ho avuto un ruolo in società, portavo mio figlio ai camp di Peterson e quando da giovane andavo a messa, in via Manzoni, uscivo ogni 10 minuti per ascoltare, su tutto basket minuto per minuto, gli aggiornamenti sulle partite del Simmenthal.
Sfida al Real Madrid. Sono ottimista. Da vero tifoso. Peccato manchi Samuels sotto canestro, ma abbiamo tutti i mezzi per poter mettere in difficoltà uno squadrone come il Real Madrid. E poi sarà una serata fantastica, fatta di pubblico e passione. Per l'Olimpia, per Milano. E io sarò al Forum, perché questa proprio non me la voglio perdere”.
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