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EuroLeague 15/10/2013, 10.17

Euroleague, Girone D: analisi roster e preview

Profonda analisi dei roster e preview del Gruppo D di Euroleague

EuroLeague

GIRONE C:

Panathinaikos Athens

Una delle migliori squadre nell’Eurolega di quest’anno, il Panathinaikos conferma quasi l’intero roster campione di Grecia, perdendo Sofoklis Schortsanitis, Kostas Tsartsars e giocatori meno importanti come Marcus Banks, RT Guinn e Vasilis Xanthopoulos, aggiungendo contemporaneamente Nikos Pappas, Vladimir Jankovic, Loukas Mavrokefalidis e due veterani come Mike Batiste e Antonis Fotsis.

La scorsa stagione è sembrato che i greci avessero qualche problema di troppo nell’andare a rimbalzo, soprattutto offensivo, se uno tra Stephane Lasme e James Gist si trovava in panchina, ma un frontcourt con entrambi in campo dava troppo poca pericolosità offensiva, soprattutto dal post basso, nonostante l’abilità della squadra nel servire i due giocatori. Potrebbe essere quindi probabile che coach Pedoulakis decida di partire con uno solo dei due in quintetto, probabilmente Lasme, Best Euroleague Defender in carica, con Fotsis da 4. Fotsis arriva da una stagione molto deludente in Italia, ma sembra abbia disputato una buona preseason e di conseguenza non sarebbe una sorpresa il posto in quintetto. Batiste, anche lui di ritorno dopo una brutta stagione in Turchia, e Mavrokefalidis dovranno invece garantire dalla panchina una necessaria produzione offensiva dal post.

Il backcourt titolare rimane lo stesso: Dimitris Diamantidis, Roko Ukic (infortunato al tendine d’Achille, fuori ancora un mese circa) e Jonas Maciulis, l’ultimo dei quali con un ruolo fondamentale per via della sua difesa, dell’abilità come passatore e di una versatile produzione offensiva tanto in post quanto nel tiro da fuori. Michael Bramos e Ramel Curry entreranno invece dalla panchina garantendo il primo un impressionante impatto difensivo, IQ per muovere la palla e tiro dall’arco; il secondo punti a referto in isolamento e dal pick and roll, muovendosi bene anche senza palla per ricevere in avvicinamento. Jankovic giocherà invece probabilmente in entrambi i ruoli di ala, sfruttando l’atletismo e il tiro da fuori anche giocando da ‘stretch four’.

E’ comunque ovvio che questa squadra si affida a Diamantidis e ha qualche problema di playmaking quando non è in campo: Ukic è uno scorer affidabile e esplosivo ma con un decision making molto opinabile, e potrebbe perciò essere una buona opportunità per Pappas per trovare minuti come point guard. Non gli saranno affidate grandi responsabilità nel mettere in ritmo la squadra, ma dovrà mostrare buone decisioni palla in mano, senza fermarla e prendendosi meno tiri di quanto non fosse abituato.

Con un roster tanto profondo e giocatori che si conoscono molto bene il Panathinaikos può essere considerato tra i pretendenti al titolo, e in ogni caso dovrebbe fare poca fatica a imporsi in un gruppo D tanto debole.


Maccabi Electra Tel Aviv

Un’altra squadra reduce da una brutta stagione 2012/13, il Maccabi ha apportato alcuni significativi cambiamenti al roster: i deludenti Nik Caner-Medley e David Logan hanno lasciato la squadra così come un membro storico come Lior Eliyahu, mentre Darko Planinic è stato prestato al Cibona Zagabria.

Guardando alla squadra la prima cosa che balza all’occhio è l’assenza di un’ala grande di ruolo, se si eccettua il rookie Jake Cohen: in effetti in preseason David Blatt ha giocato con un quintetto molto piccolo, con Joe Ingles e Devin Smith sulle ali, Cohen schierato a volte come centro e un backcourt che vedeva spesso in campo due combo-guard tra Ricky Hickman, Yogev Ohayon, Tyrese Rice e Yuval Naimy.

La coppia in quintetto dovrebbe essere formata ancora da Ohayon e Hickman, con Rice e un tiratore come Naimy a entrare dalla panchina: sembra che Rice giocherà più da point guard che da scorer off the ball, permettendo a Hickman maggiore libertà realizzativa, ma il suo playmaking è discutibile e non è detto riesca a guidare l’attacco in modo appropriato. Ecco l’importanza di avere un passatore intelligente che può giocare dal palleggio come Ingles in posizione di 3. Stando alla preseason l’atipico quintetto vedrà Smith giocare da 4 e difendere sulle ali grandi avversarie, qualcosa che ha dimostrato di saper fare meglio degli altri esterni del Maccabi, mentre dalla panchina entreranno Sylven Landesberg e Guy Pnini. Landesberg ha giocato molto bene in preseason e potrebbe disputare una significativa breakout season, avendo anche bisogno la squadra delle sue qualità fisico-atletiche e della sua capacità realizzativa palla in mano.

Shawn James, ottimo difensore e intimidatore tra i migliori in Europa, partirà nuovamente in quintetto come 5 e avrà un ruolo fondamentale nella difesa di squadra, soprattutto nell’aiutare i compagni che dovranno con tutta probabilità confrontarsi con frequenti mismatch difensivi. Dietro di lui il Maccabi ha riportato a casa Sofoklis Schortsanitis, che viene da una deludente stagione ad Atene ma che nel suo precedente passaggio a Tel Aviv aveva lasciato buoni ricordi: avrà grosse responsabilità offensive nel pitturato e dovrebbe essere aiutato dal campo ‘più largo’ e dall’area meno affollata, che renderanno meno efficaci i necessari raddoppi su di lui. Completa il frontcourt Alex Tyus, che con il suo atletismo e la sua intensità potrebbe avere un ruolo maggiore di quanto si creda, dovendo sostituire un giocatore prezioso come James quando questi dovrà stare in panchina e in campo ci fosse ugualmente bisogno di qualità atletiche e difensive che Schortsanitis non possiede.

Questa squadra di sicuro non è forte come in passato, non ci va neanche troppo vicina, ma può ugualmente essere un test impegnativo per via della ‘small ball’ che sembrerebbe aver adottato per allargare il campo. Tuttavia sembra che la mancanza di un big man capace di giocare insieme ai tre centri sia evidente e penalizzante, e porterà con tutta probabilità gli israeliani a soffrire molto nel pitturato. Coach Blatt potrebbe provare a porvi rimedio schierando insieme due dei tre centri, ma lo stesso sembra una via difficilmente percorribile: è probabilmente questo il motivo della firma recente, con tanto di posto in quintetto, di un veterano come David Blu, che torna in campo dopo un anno di inattività.


Laboral Kutxa Vitoria

La scorsa stagiona ha visto la fine di un pezzo di storia della squadra basca, con il licenziamento di Dusko Ivanovic. Sergio Scariolo torna a Vitoria e si trova a fare i conti con l’inesperienza di una squadra giovane che perde giocatori come Nemanja Bjelica e Maciej Lampe.

Nel backcourt è stato aggiunto Walter Hodge e sono stati confermati un tiratore come David Jelinek e il duo francese formato da Thomas Heurtel e Fabien Causeur. Hodge sembra si possa ben adattare a questa squadra, essendo un giocatore a cui piace avere il pallone in mano e che ha bisogno di creare dal palleggio, qui dentro potrà prendersi ampie libertà senza troppi problemi; in Supercopa è partito in quintetto, ma Scariolo potrebbe anche decidere di farlo partire dalla panchina e affidare la conduzione dell’attacco a un giocatore più controllato come Heurtel. Come guardia titolare sembra che Jelinek vada a rimpiazzare Causeur dopo un’ottima preseason, e il ceco dovrà finalmente garantire quella pericolosità da tre punti che ha portato Vitoria a sceglierlo come rimpiazzo di Oleson qualche mese fa. Jelinek potrebbe trovarsi bene a giocare di fianco a Hodge grazie alla sua pericolosità sugli scarichi, ma il ruolo di un all-around come Causeur rimarrà fondamentale, soprattutto in difesa dove mostra le migliori cose del backcourt.

Sotto canestro sono stati firmati Lamont Hamilton e Leo Mainoldi, che dovrebbero formare la coppia titolare e garantire un elevato apporto a rimbalzo insieme a Tibor Pleiss. L’aggiunta di Mainoldi promette bene vista la sua capacità di difendere sui 4 avversari, tirare da fuori e muoversi vicino a canestro, ma Hamilton nonostante l’impressionante fisicità non sembra il miglior giocatore da affiancargli: uno come Pleiss potrebbe essere più adatto per via della sua stazza e dell'enorme contributo nella difesa in aiuto. Mainoldi è comunque ancora indisponibile fino a Novembre per via di una distorsione al ginocchio, e per sostituirlo è stato firmato temporaneamente Dan Clark, un centro molto alto con buona mano e range di tiro esteso, ma che non può giocare minuti significativi da 4. Per questo motivo si è scelto di spostare Nocioni da ala grande, con Fernando San Emeterio a coprire lo spot di 3 titolare; l’unico giocatore spagnolo di questa squadra (se si esclude il giovane Ilimane Diop), avrà ancora un ruolo di primaria importanza nel creare attacco dal palleggio con la fluidità che lo contraddistingue.


Un’altra assenza pesante sarà quella di Adam Hanga, fermo fino a Dicembre per un problema al ginocchio: nonostante l’esperienza abbastanza povera l’esterno ungherese potrebbe diventare uno scorer eccezionale visto il fisico, l’atletismo e la capacità di creare costantemente dal palleggio che lo contraddistinguono, fornendo in questo modo una credibile alternativa alla produzione offensiva di San Emeterio tra gli esterni. Per sostituire Hanga intanto è stato firmato anche Thomas Kelati con un contratto di due mesi.


Lokomotiv Kuban

Avendo vinto l’ultima Eurocup,  la squadra ha ottenuto una Licenza C per giocare in Eurolega. Si affiderà principalmente a soluzioni da pick and roll in attacco, avendo bel backcourt un buon numero di ball-handler come Marcus Williams, Sergey Bykov, Mantas Kalnietis, Krunoslav Simon e Maxim Grigoryev e nel frontcourt due lunghi titolari estremamente dinamici ed atletici come Derrick Brown e Richard Hendrix, che possono portare buoni blocchi e rollare forti verso canestro. Avere spesso tre ball-handler in campo che possono guidare l’attacco direttamente da rimbalzo difensivo, permette anche una transizione più veloce, altra area del gioco in cui i due lunghi titolari eccellono.

Tutte le guardie possono segnare dal pick and roll con costanza, e la condivisione del pallone nel backcourt aiuterà un giocatore come Kalnietis, atletico ed esplosivo ma che spesso prende decisioni opinabili in attacco. Williams sembra invece un po’ fuori posto per il momento, avendo anche la pesante responsabilità di sopperire a un giocatore molto più costante di lui come Calathes: è un passatore incredibile con elevata visione di gioco, ma è al suo meglio con la palla spesso in mano e non giocando off the ball, motivo per cui una composizione del genere nel backcourt potrebbe ridurre un po’ i suoi minuti, anche a causa di un tiro ancora troppo ondivago e di prestazioni difensive non esaltanti. Simon è invece un’ottima addizione, un glue guy di cui c’era bisogno che avrà compiti fondamentali sia in difesa sugli esterni avversari sia giocando, come detto, da ball-handler e passatore aggiunto in attacco. Forse con Simas Jasaitis infortunato manca qualcosa in termini di tiro piedi per terra, un reale specialista nel backcourt che possa segnare sugli scarichi  e assuma il ruolo che era di Jimmy Baron.
Jasaitis probabilmente giocherà sia da ala piccola che da ‘stretch four’ una volta tornato in campo, e nel frontcourt la rotazione è completata da Aleks Maric, Valeriy Likhodey e ALexey Zhukanenko, l’ultimo dei quali pure infortunato in questo avvio. In generale ci sono buoni rimbalzisti e affidabili soluzioni sul pick and roll, ma il problema più grosso di questa squadra sembra essere proprio il trovare una via alternativa al pick and roll per segnare nel frontcourt, vista la scarsa abilità di coinvolgere i lunghi dal post, di cui ovviamente soffre in particolare Maric. Un altro problema chiave è la difesa in post, non essendoci un lungo che possa difendere con consistenza sull’uomo in area: sia Hendrix che Brown, nonostante abbiano le qualità atletiche, mancano di fondamentali in questo senso, e Maric ha spesso problemi di falli. Ma comunque la squadra sembra avere tutte le carte in regola per ambire alle Top 16. 


Crvena Zvezda

Grazie a un buon budget, la squadra di Belgrado è stata capace di mettere insieme un roster adeguato nonostante la dolorosa perdita di un veterano come Igor Rakocevic, principale opzione offensiva nella scorsa stagione.

Per quanto visto in preseason è Blake Schilb l’attuale go-to-guy grazie alla sua impressionante versatilità: il ball-handling avanzato gli permette di segnare dal pick and roll e di giocare le stesse ISO sul lato che giocava Rakocevic, e inoltre può condurre la transizione che pure è responsabile di una buona parte dei punti della Crvena Zvezda. Si è visto anche che coach Radonjic ha introdotto un gioco per far giocare a Schilb un isolamento dal post basso, e l’importanza offensiva dell’ala è oltretutto evidente anche nel ruolo che ha nel muovere il pallone, essendo l’unico capace di fare l’entry pass ai lunghi con costanza.

Charles Jenkins sembra invece avere troppo pochi possessi in attacco, mostrando comunque di poter segnare facilmente giocando sotto controllo, sia con il jump-shot che arrivando al ferro. Ha le doti per diventare uno dei migliori realizzatori in Europa e giocare anche da point guard, ma per ora sembra avere un ruolo relativamente marginale. La terza addizione al backcourt è stata quella di Jaka Blazic: questi tre giocatori avranno spesso la palla in mano per creare opportunità offensive dai pick and roll sul lato, di conseguenza la non necessità di un reale playmaker che debba gestire i tempi dell’attacco.

In effetti come point guard è stato confermato una combo-guard come DeMarcus Nelson, il miglior difensore della squadra, che in attacco deve saper arrivare al ferro quando necessario. Una guardia fisica come Branko Lazic ha il posto in quintetto di fianco a Nelson, lasciando Jenkins e Blazic entrare dalla panchina, e a lui sono richiesti principalmente compiti difensivi. Completano il backcourt la giovane point guard Aleksandar Cvetkovic e Marko Simonovic, ‘three-and-D’ in ala piccola che dovrà giocare probabilmente un buon numero di minuti da 4 vista la poca profondità della squadra nel frontcourt.

Proprio questo frontcourt è infatti difficile da decifrare: Boban Marjanovic e Rasko Katic sono le uniche realistiche opzioni in posizione di centro, mentre la perdita recente di Savovic come 4 è stata coperta con un giocatore molto più limitato come Ivan Radenovic, promuovendo il giovane e inesperto Luka Mitrovic in quintetto: c’è una concreta possibilità che la Crvena Zvezda debba giocare con una rotazione a tre uomini nel frontcourt. E uno di questi tre è Marjanovic, un giocatore enorme ma molto lento che potrebbe faticare enormemente contro giocatori più atletici di lui, magari perdendo minuti in favore di Katic, che con la sua mano educata sembra anche costituire una migliore opzione offensiva.


Lietuvos Rytas

La squadra lituana ha ottenuto un posto in Eurolega vincendo il Qualifying Round sul proprio campo.

La dolorosa perdita di Nemanja Nedovic nella posizione di point guard è stata coperta da un giocatore opposto come Omar Cook: mentre il serbo poteva attaccare il canestro con continuità ma faceva a volte fatica nell’eseguire buone scelte in attacco, Cook è invece un playmaker abile nel mettere in ritmo i compagni, soprattutto dal pick and roll, che fa fatica a battere l’uomo e tende a segnare con prevalenza da dietro l’arco.

Un’aggiunta di alto livello nel backcourt è stata quella di Martynas Gecvevicius, realizzatore completo e eccellente tiratore che rappresenterà una necessaria alternativa a Renaldas Seibutis sugli esterni e contribuirà ad aumentare la pericolosità di quella che nella scorsa stagione è stata una delle peggiori squadre nel tiro dalla lunga distanza. Sia Gecevicius che Seibutis possono anche diminuire le responsabilità offensive di Cook creando loro stessi dal pick and roll, così come può farlo Milenko Tepic, una combo-guard con buon fisico che tuttavia non ha mai dimostrato la consistenza e la cattiveria necessarie per emergere. Dalla panchina oltre a Tepic escono anche i due migliori difensori  sul perimetro, Gediminas Orelik e soprattutto Steponas Babrauskas, ed entrambi i giocatori in attacco dovranno essenzialmente segnare dagli scarichi dei compagni.

I centri sono due veterani come Andreas Glyniadakis e Darius Songaila, capaci di segnare con continuità ma anche molto lenti di piedi, l’ala grande titolare è il colombiano Juan Palacios e dalla panchina si alzano Tautvydas Lydeka, Stevan Jelovac e Eimantas Bendzius. Nonostante la tendenza a prendere troppi tiri dalla media distanza invece di cercare di segnare in un modo più efficace, come su tagli o sul pick and roll, in difesa Palacios è un giocatore fondamentale per questa squadra grazie alla sua presenza a rimbalzo e alla sua versatilità, che gli permette di difendere in area e cambiare sul pick and roll: Glyniadakis e Songaila sono più pericolosi in attacco, soprattutto dal post basso, ma il quintetto piccolo con Palacios da centro e uno tra Orelik e Babrauskas come 4 è sembrato il il affidabile, potendo allargare il campo e lasciando l’area libera per le penetrazioni degli esterni. Un’altra opzione percorribile costantemente potrebbe essere quella del frontcourt Jelovac-Palacios, provando a cercare con il serbo una sorta di compromesso tra la presenza nel pitturato dei due centri e la capacità di allargare il campo che offre il quintetto piccolo.

Sembra manchi qualche punto in uscita dalla panchina, soprattutto nel backcourt dove una guardia più esplosiva potrebbe essere necessaria, ma in generale la squadra può lottare per il quarto posto nel girone.

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 8 Commenti
  • mikebantom 16/10/2013, 00.01

    Pana , Maccabi e Kuban passano

  • cippo 15/10/2013, 11.27

    Tanto equilibrio alle spalle del Pana. Difficile fare pronostici dal secondo posto in poi. Il Maccabi avrà, come al solito, il vantaggio del fattore campo visto che vincere a Tel Aviv è davvero molto difficile.

  • TWolves92 15/10/2013, 11.01
    Citazione ( AleGentile25 15/10/2013 @ 10:49 )

    Il Caja e il Maccabi si sono indebolite tantissimo..

    Vero,sopratutto in casa Laboral la perdita di alcuni pilastri come erano Lampe e Ivanovic si sentirà molto,ma rimango dell'idea che entrambe possano superare il turno come 2 e 3 forza del girone,come hanno già detto molti il maccabi è allenato secondo me da uno dei migliori coach del continente dopo messina,e in piu' batterli alla nokia arena è un impresa per chiunque,il Caja invece rimane superiore e non poco nonostante il mercato deficitario a squadre come la stella rossa e il lyetuvos.

  • AleGentile25 15/10/2013, 10.49 Mobile
    Citazione ( TWolves92 15/10/2013 @ 10:46 )

    Girone senza dubbio piu' equlibrato,Pana e Maccabi dovrebbero farla da padrona,il Caja dovrebbe piazzarsi alle loro spalle e la 4 piazza e una lotta sanguinaria tra Stella Rossa,Lyetuvos e Kuban,il mio euro lo punterei sui russi per la qualificazione ...

    Il Caja e il Maccabi si sono indebolite tantissimo..

  • TWolves92 15/10/2013, 10.46

    Girone senza dubbio piu' equlibrato,Pana e Maccabi dovrebbero farla da padrona,il Caja dovrebbe piazzarsi alle loro spalle e la 4 piazza e una lotta sanguinaria tra Stella Rossa,Lyetuvos e Kuban,il mio euro lo punterei sui russi per la qualificazione...

  • Martxel13 15/10/2013, 10.45

    Che scarso quest'anno il mio Baskonia.Causeur é un disastro in difesa, soffre tutti, da quando é partito Oleson in guardia siamo costantemente in difficoltá in difesa...

  • OttoLamphred 15/10/2013, 10.34

    Il Maccabi ha una squadra che fa ridere, ma sono quasi sicuro che anche quest'anno Blatt tirerà fuori il coniglio dal cilindro. E a casa loro sarà sempre e comunque un casino vincerci...

  • stedb 15/10/2013, 10.29

    Per tutti quelli che vogliono partecipare al fanta basket di eurolega questo è il link dove si trovano tutte le istruzioni. [ link ]#comments
    Per chi è già iscritto ci vada comunque per visionare il regolamento e chi ha iscritto più di 2 squadre mi contatti, altrimenti quelle in più, mercoledì verranno tolte d'ufficio.
    Grazie