Euroleague, Girone C: analisi roster e preview
Profonda analisi dei roster e preview del Gruppo C di Euroleague
GIRONE C:
- Olympiacos Piraeus
In cerca del three-peat, i campioni in carica dell’Olympiacos hanno tuttavia salutato tre giocatori chiave e eccezionali difensori in Kostas Papanikolaou, Kyle Hines e Pero Antic, oltre a Josh Powell e Giorgi Shermadini.
Rimpiazzare Hines è stato molto difficile, non essendoci in Europa un giocatore con le sue caratteristiche, ma Bryant Dunston sembra essere una scelta di valore: non potrà difendere sul perimetro nel modo in cui era solito fare Hines, sui cambi o sul pick and roll, ma garantirà difesa in area e, cosa anche più importante, un apporto a rimbalzo comparabile a quello di Hines, che tanto importante è stato per questa squadra.
Brent Petway ha pure grosse responsabilità nel prendere il posto di Antic, la cui difesa è stata fondamentale tanto in post quanto sul pick and roll: un giocatore incredibilmente atletico a cui piace il gioco fisico, grazie alla struttura fisica e ai piedi veloci potrà difendere i lunghi avversari tanto sul perimetro quanto in post, anche se essendo piuttosto inesperto e tendendo ad avere problemi di falli potrebbe inizialmente fare fatica ad adattarsi al livello dell’Eurolega. Centri come Cedric Simmons e Mirza Begic completano il frontcourt, e insieme a Petway e Dunston vanno a formare un reparto difficilmente pareggiabile in termini di presenza fisica e intimidazione, facendo dell’area dell’Olympiacos una di quelle in cui sarà più difficile segnare. Tuttavia sembra che Petway abbia un ruolo di eccessiva responsabilità, essendo l’unico che può giocare da 4 in modo considerevole dietro a Georgios Printezis: sembra difficile poter giocare con due tra Dunston, Simmons e Begic insieme, più probabile che vedremo qualche minuto in questo ruolo per Perperoglu e forse per Ioannis Papapetrou.
Con Matt Lojeski a giocare sia da 2 che da 3, il baricentro offensivo dell’Olympiacos si sposta necessariamente verso il perimetro: da secondo ball-handler che può creare dal palleggio e giocare il pick and roll, Lohjeski è un’aggiunta notevole vicino a Spanoulis, essendo oltre ad Acie Law le uniche guardie che possono costantemente battere il proprio difensore. Lojeski oltretutto costituisce una pericolo più grande nel mid-range e potrà aprire maggiori spazi per i lunghi, nonostante in difesa non possa ovviamente pareggiare la versatilità e l’applicazione di Papanikolaou. Law, Kostas Sloukas, Dimitrios Katsivelis e Evangelos Mantzaris, l’ultimo dei quali è al rientro dopo la rottura del legamento crociato, sono tutti stati confermati di fianco a Spanouli, che sarà ovviamente di nuovo il punto di riferimento della squadra.
Mettere di fianco all’MVP in carica un altro giocatore in grado di creare dal palleggio come Lojeski è una mossa intrigante, e nel frontcourt questa squadra è anche più atletica e pesante rispetto alla scorsa stagione, ma lo stesso si preannuncia difficile sopperire alle partenze di Antic, Hines e Papanikolaou
- Montepaschi Siena
Problemi finanziari non hanno impedito alla corazzata nostrana di costruire un roster abbastanza competitivo nonostante aver perso giocatori del calibro di Bobby Brown e David Moss. Marco Crespi è stato promosso a capo allenatore al posto di Luca Banch, andato a Milano, e gli unici giocatori che rimangono dal roster della passata stagione sono Benjamin Ortner, un veterano come Tomas Ress e soprattutto Daniel Hackett, il go-to-guy di questa squadra.
Di fianco ad Hackett in quintetto c’è una combo-guard come Erick Green, un realizzatore veloce che può giocare sia palla in mano sia off the ball. La sua esperienza tuttavia si noterà principalmente nel playmaking, essendo un giocatore che fa ancora molta fatica a gestire un attacco, in particolare a metà campo, quindi dovrà essere Hackett ad aiutarlo in modo significativo: è anche per questo che è arrivata anche un’altra point guard come Taylor Rochestie, vista la necessità di un giocatore che potesse garantire per qualche minuto migliore playmaking e un po’ più d’esperienza, e i tre giocatori potrebbero anche giocare qualche minuto tutti assieme nel tipo di ‘small ball’ di cui coach Crespi dovrebbe fare largo uso.
Da questo punto di vista un’eccellente aggiunta è stata quella di Josh Carter, un ala fisica, eccezionale tiratore su scarico e difensore di ottimo livello: comincerà da 3 e passerà a giocare da 4 nei quintetti con tre guardie, che dovrebbero giocare un buon numero di minuti, e da ‘stretch four’ che può difendere sulla maggior parte dei 4 avversari potrebbe rappresentare un mismatch chiave da cavalcare e un’enorme valore aggiunto in situazioni di pick and roll.
Dietro di lui c’è Jeff Viggiano, pure un giocatore atletico, dinamico sui tagli e buon tiratore su scarico, che dovrebbe essere schierato lui stesso qualche minuto da 4, nonostante non abbia il profilo fisico di carter e sia molto più adatto a difendere sugli esterni che non sulle ali. Kim English giocherà sia da 3 che da 2: nonostante sia come Green un giocatore inesperto alla prima esperienza in Europa, ha tutte le qualità per diventare un giocatore di primo livello in futuro, sveglio, buon difensore, ottimo tiratore e significativa opzione offensiva in post che troverà più facile segnare anche dal palleggio.
Il frontcourt è molto leggero, ma presenta una discreta coppia di centri in Ortner, eccellente nel muoversi senza palla e nel giocare il pick and roll, e Othello Hunter, che dovrebbe rappresentare il tipo di atletica e intimidatoria presenza in area che la squadra cercava. Ress avrà nuovamente un ruolo fondamentale dalla panchina grazie alla sua esperienza, all’impressionante IQ e all’impatto difensivo, e giocherà un buon numero di minuti da 5 nei quintetti bassi. Un’aggiunta di alto livello è stata anche quella di Spencer Nelson, che sembrava diretto a Malaga, un vero face-up four che può segnare dall’arco e attaccare i difensori dal palleggio: sarà l’ala grande titolare, e a causa degli occasionali problemi fisici di Ress potrebbe anche rimpiazzarlo da 5, nonostante non abbia la stessa stazza in difesa.
Una squadra ridimensionata, ma nonostante qualche mancanza rilevante in termini di esperienza e peso sotto canestro può sicuramente puntare alle Top 16.
- Unicaja Malaga
In una deludente stagione 2012/13 l’Unicaja ha mancato i playoffs in Spagna e ha quasi perso la propria Licenza A, quindi si è deciso di sostituire Jasmin Repesa con Joan Plaza e di apportare qualche significativo cambiamento al roster.
Guardando ai giocatori, la prima cosa che balza all’occhio è un reparto esterni fisico, atletico e difensivamente dotato in Zoran Dragic, Carlos Suarez, Mindaugas Kuzminskas e Sergi Vidal, un reparto che potrebbe risultare molto efficiente nell’arrivare al ferro e nel contribuire a rimbalzo. Dragic, che sarebbe dovuto andare in prestito, è rimasto per via dei problemi fisici di Vidal, guadagnandosi il posto in quintetto dopo un Eurobasket sugli scudi: insieme a Kuzminskas forma un duo difensivamente di alto livello e che potrebbe risultare prezioso anche in attacco grazie alla loro abilità di muoversi vicino a canestro e tagliare con i tempi giusti.
Lo stesso Vidal, Txemi Urtasun e Ryan Toolson stanno facendo i conti con qualche problema fisico, un problema tenendo conto che sono i tre migliori esterni di Malaga nel creare dal palleggio: il primo potrebbe dare una grossa mano nel playmaking per via dell’efficacia nel pick and roll e la facilità di passaggio, mentre Urtasun e Toolson sono versatili realizzatori e ottimi tiratori che possono segnare tanto su scarico, dai blocchi o arrestandosi dalla media distanza. Con questi tre fermi ci sarà presumibilmente più pressione sulle point guard da un punto di vista realizzativo, ma tanto Earl Calloway quanto Jayson Granger possono far fronte alle aspettative. Granger in particolare ha l’aria di essere una buona aggiunta che potrebbe sistemare quello che è stato un grosso deficit per Malaga nella posizione di 1: un passatore controllato con il fisico necessario per attaccare il canestro, partirà probabilmente in quintetto per dare modo a Calloway di poter portare un rapido cambio di ritmo dalla panchina.
Il frontcourt vede ancora l’esperienza e la difesa di un veterano come Fran Vasquez, e insieme a lui l’Unicaja ha deciso di firmare due giocatori in cerca di rilancio dopo esperienze non esaltanti: Nik Caner-Medley torna in Spagna per essere l’ala grande titolare, da attaccante completo che può tanto attaccare il canestro quanto colpire dai tre punti, e non avendo praticamente un backup (a parte il giovane Domantas Sabonis) è probabile che vedremo Kuzminskas in tale ruolo. Questo lascia all’americano molti minuti, dandogli quell’ampio ruolo offensivo nel quale ha dimostrato di poter rendere al meglio. Dietro Vasquez giocherà invece il brasiliano Ragael Hettsheimeir, lottatore che può segnare in area e occasionalmente tirare dalla media distanza, un’addizione passata inosservata ma che potrebbe rivelarsi intrigante; e infine c’è anche Vladimir Stimac, se possibile ancora più intenso sotto canestro, che dovrà portare essenzialmente difesa energica e apporto a rimbalzo.
Una squadra largamente rinnovata che deve far fronte a qualche assenza in questo avvio, Malaga ha comunque aggiunto un importante pezzo nel coach Joan Plaza e ha anch’essa sicuramente le possibilità di arrivare alle Top 16.
- Galatasaray Istanbul
I campioni di Turchia del Galatasaray hanno confermato l’intero roster tranne Ndong, aggiungendo inoltre pezzi del valore di Nathan Jawai, Zoran Erceg e un veterano come Sinan Guler.
Nel backcourt Carlos Arroyo avrà il compito più importante, essendo in pratica l’unico a poter guidare l’attacco con costanza e a poter creare tiri aperti per i compagni: un eccezionale ball-handler e giocatore di pick and roll che avrà anche un ruolo realizzativo notevole per la sua abilità nel segnare da tre e attaccare il canestro, potendosi arrestare per segnare dalla media distanza. Dietro di lui Ender Arslan ha un playmaking molto discutibile nonostante la grande esperienza, e dovrebbe avere principalmente un ruolo di tiratore.
Un altro esterno tiratore come Cenk Akyol e una combo-guard come Jamont Gordon devono giocare da 2, e il secondo avrà un ruolo capitale nel backcourt: è capace di attaccare dal palleggio e può giocare sia con Arroyo sia con Arslan, oltre a essere in generale molto efficace nell’attaccare il canestro per via dell’atletismo, del primo passo, della capacità di assorbire i contatti e di cambiare direzione velocemente e a poter segnare regolarmente anche da pick and roll o in transizione. Guler avrà invece presumibilmente compiti difensivi, magari aiutando anche a coprire le enormi mancanze di Arroyo su questo lato del campo.
Manuchar Markoishvili e Henry Domercant completano il backcourt: il primo partirà probabilmente in quintetto con un ruolo fondamentale nel tirare su scarico, nonostante possa crearsi il proprio tiro; il secondo nell’ultimo periodo è sembrato un po’ in calo ma può ancora portare un significativo contributo realizzativo.
Zoran Erceg prende il posto di Macvan come ala grande titolare, essendo un opzione eccezionale per giocare il pick and roll con Arroyo grazie alla capacità di attaccare forte il ferro o aprirsi per tirare da fuori; è anche un ottimo giocatore dal post alto, capace di servire i centri in post basso e formando effettivamente con Macvan una delle migliori coppie di lunghi passatori dell’Eurolega. Oltre ai due slavi c’è ancora Erwin Dudley che presumibilmente tornerà utile soprattutto con la difesa e il suo enorme contributo per la squadra e gli hustle plays. Furkan Aldemir è il più probabile titolare nel 5, con Jawai a subentrare dalla panchina: una coppia abbastanza ben assemblata in area che però ha dimostrato di soffrire un po’ troppo nella difesa in post; e, anche peggio, questa squadra sembra mancare di un’affidabile difesa in aiuto, un aspetto che sarà vitale per coprire la presenza di Arroyo sul perimetro, soprattutto nel difendere il pick and roll.
- Stelmet Zielona Gora
Perdere Walter Hodge, Quinton Hosley, Oliver Stevic e Dejan Borovnjak è stato piuttosto doloroso, e i campioni polacchi di Zielona Gora hanno ricostruito il roster quasi interamente per poter competere in Eurolega.
Il nucleo della squadra è ora RT Guinn, un’ala grande estremamente agile e veloce che potrebbe facilmente essere il loro miglior realizzatore dato il tiro mortifero e la capacità di battere gli avversari dal palleggio. Il suo backup sembra un ruolo coperto bene con due giocatori solidi come Aaron Cel e David Barlow, con l’australiano che giocherà probabilmente un buon numero di minuti anche da ala piccola.
Ma mettere di fianco a Guinn un giocatore come Craig Brackins sembra essere una scelta rischiosa: giocare con una coppia così atipica, in netto contrasto con la scelta dell’anno scorso, è interessante, ma Brackins ha sempre difettato della necessaria cattiveria per giocare efficacemente in area. Perciò questo sembra un frontcourt troppo leggero, soprattutto in un gruppo C mediamente così fisicato, né sembra essere abbastanza la presenza di Adam Hrycaniuk come backup; ultimamente sembra pensarla così anche la squadra placca, che è corsa ai ripari con l’aggiunta di Vladimir Dragicevic, buona opzione realizzativa in area ma anche giocatore molto incostante.
Nel backcourt è stato più difficile rimpiazzare Hodge e Hosley. Come point guard è stato firmato Russell Robinson, che arriva da una buona esperienza nei finalisti polacchi del Turow: il suo decision making lascia molto a desiderare, ma la presenza di un playmaker come Lukas Koszarek è in parte rassicurante e permetterà a Robinson di partire dalla panchina e giocare spesso da 2, qualcosa già visto nella scorsa stagione con Hodge.
Per rimpiazzare Hosley è arrivato a Zielona Gora Christian Eyenga: tiratore scadente ma atleta impressionante, per ora ha mostrato di essere migliorato molto poco dai tempi della sua precedente esperienza europea a La Penya, ma le sue potenzialità e la struttura fisica sono da tenere in considerazione pure nonostante la sua scarsa voglia di lavorare. Sembra comunque un buon complemento a Guinn, grazie alla sua capacità di attaccare il canestro e contribuire a rimbalzo.
Un’addizione da tenere presente è anche quella del tiratore Przemyslaw Zamojski, che probabilmente partirà in quintetto nel 2 e aumenterà la pericolosità dall’arco di una squadra che aveva in quest’area una significativa mancanza. Ultimamente è stato aggiunto alla squadra anche Erving Walker, una piccola combo-guard che prende il posto del deludente Adrian Oliver (che non aveva superato il periodo di prova) e avrà principalmente un ruolo realizzativo dalla panchina: può segnare con costanza dall’arco e ha la velocità per arrivare al ferro, ma lo scarso playmaking ne fa probabilmente un giocatore meno adatto anche di Robinson nel giocare da 1.
- FC Bayern Munich
L’emergente squadra tedesca si è assicurata una wildcard, nonostante sia riuscita a ottenere solo un posto in sesta fascia.
Alla ricerca di un upgrade, il roster è stato ricostruito con otto nuovi giocatori, cercando di mettere insieme un ‘grosso’ starting five capace di lottare in area contro i top team europei: l’aggiunta del MVP tedesco e miglior rimbalzista John Bryant, insieme a quella di Deon Thompson, garantisce un frontcourt di peso che sarà difficilmente battuto a rimbalzo, data anche l’addizione di Yassin Idbihi come backup 5 e la confermata presenza, un po’ sorprendente, di Chevon Troutman come backup 4.
Ultimamente, dopo l’infortunio occorso a Thompson, è stato aggiunto anche il serbo Boris Savovic, giocatore un po’ troppo molle ma ottimo tiratore e intelligente opzione dentro-fuori in attacco che darà al Bayern un necessario ‘stretch four’. Questo vuol dire anche che continueremo a vedere Robin Benzing giocare praticamente solo da ala piccola.
Nel backcourt per rimpiazzare Tyrese Rice è stato firmato Malcolm Delaney, una guardia fisica e estremamente veloce che ha una elevata efficienza sul pick and roll e potrà presumibilmente segnare senza problemi anche a questo livello di competizione: nonostante sia più adatto di Rice a giocare da point guard, Pesic lo userà probabilmente anche da scorer off the ball, qualcosa già visto con Rice e che Delaney ha già sperimentato a Kiev; ed è per questo che di fianco ad Hammann sono stati aggiunti altri ball-handler come Heiko Schaffartzik e Nihad Djedovic. Non meno importante l’arrivo di Bryce Taylor, uno dei più completi e consistenti realizzatori della Bundesliga, che arriva per rimpiazzare Brandon Thomas: partirà in quintetto da 2, con Djedovic a giocare da 3 e Benzing a uscire dalla panchina.
Questa squadra avrà difficilmente difficoltà a segnare, ma ci sono legittime domande riguardo il lato difensivo, soprattutto nel backcourt: c’è una certa mancanza di specialisti difensori oltre a Lucca Staigger, e Benzing è probabilmente troppo lento per difendere a dovere contro gli esterni avversari. Oltretutto Bryant è di sicuro un impressionante realizzatore e una ingombrante presenza in area, ma è un pessimo difensore e sembra anche fisicamente più fuori forma del solito in questo avvio, né le cose andranno meglio se dovrà giocare di fianco a un giocatore come Savovic, con Thompson ancora infortunato.