Euroleague, Girone B: analisi roster e preview

GIRONE B:

- Real Madrid

La finalista della scorsa stagione si presenta ai nastri di partenza con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. A questo scopo sono state fatte un paio di aggiunte significative sotto canestro ed è stato confermato praticamente l’intero preziosissimo backcourt, confermando anche un fondamentale role player come Tremmell Darden.

Darden, che l’anno scorso non ha potuto giocare in Eurolega, ha invece avuto un ruolo capitale nei playoff della Liga Endesa e prende il posto nello starting five di un deludente Carlos Suarez, diretto a Malaga. Con il suo atletismo, il significativo contributo a rimbalzo e soprattutto la versatilità difensiva si è dimostrato un perfetto complemento alle guardie della squadra spagnola. Dietro di lui vedremo molti più minuti di Rudy Fernandez da 3, e potrebbe talvolta avere spazio il giovane Dani Diez, di ritorno a Madrid dopo il prestito annuale a San Sebastian.

Oltre a Fernandez, nel backcourt ci sarà nuovamente Sergio Llull come point guard, con parecchi minuti da shooting guard insieme a Sergio Rodriguez. Nell’ultimo anno Rodriguez ha giocato il miglior basket della sua carriera tanto sotto l’aspetto realizzativo quanto nel mettere in ritmo i compagni e gestire i tempi dell’attacco, e avrà nuovamente un ruolo fondamentale entrando dalla panchina per cambiare il ritmo della gara. Non ci sono molte squadre in Europa che possono permettersi di far partire un giocatore del suo calibro dalla panchina, e nell’insieme il Real Madrid ha un trio di point guard difficilmente pareggiabile contando anche la presenza di Dontaye Draper che deve portare velocità e soprattutto difesa quando necessario. Un altro esterno che sarà di nuovo essenziale entrando a partita in corso è ovviamente Jaycee Carroll, uno dei migliori tiratori in Europa che può garantire punti veloci in pochissimo tempo, sempre instancabile nel correre per il campo e passare sui blocchi.

Nel frontcourt si è deciso di mettere di fianco a Nikola Mirotic un centro vero come Ioannis Bourousis, un eccezionale giocatore di post e un veterano dell’Eurolega che dovrebbe portare quella necessaria produzione offensiva d’area che è spesso mancata nella scorsa stagione. Tuttavia ci sono legittimi dubbi riguardo alla sua adattabilità al game-plan del Real Madrid, poiché sembra non proprio adatto al ritmo preferito della squadra e per essere determinante potrebbe dover richiedere più possessi in attacco di quanto Pablo Laso non possa garantirgli. Oltretutto è un pessimo difensore sul pick and roll e un rimbalzista offensivo sotto la media, aspetti che potrebbero essere significativamente dannosi e potrebbero portare Laso a limitare il suo minutaggio più di quanto lo stesso Bourousis non sia disposto a sopportare.

In effetti nella finale di Supercoppa Spagnola il Real Madrid è stato ucciso dal pick and roll di Huertas, mentre Tomic è stato fermato solo dai propri problemi di falli, e la squadra è sembrata molto più a proprio agio quando in campo c’era uno tra Marcus Slaughter o il capitano Felipe Reyes, se non tutti e due, potendo tali giocatori garantire difesa e presenza a rimbalzo di altissimo livello. Ovviamente tutto considerato Bourousis rappresenta un upgrade nella posizione di centro e non un semplice punto debole della squadra, e le sue difficoltà sono comprensibili a questo punto della stagione, ma ugualmente il suo inserimento tecnico nella squadra sarà qualcosa che richiederà una buona dose di lavoro da parte del coaching staff.

Il centro tunisino Salah Mejri completa il frontcourt, e nonostante i problemi di falli e l’inesperienza ad alti livelli che probabilmente ne limiteranno l’impiego, resta lo stesso un’addizione molto interessante: l’incredibile atletismo, agilità e velocità di piedi che possiede nonostante la stazza che si porta dietro fanno di Mejri un’impressionante presenza difensiva e una reale minaccia offensiva nell’attaccare il canestro, soprattutto in transizione o in generale se servito in movimento.


- Anadolu Efes Istanbul

Nell’ultima stagione questa squadra è andata a cinque minuti dall’approdo alle Final Four durante una gara 5 contro i futuri campioni dell’Olympiacos: una compagine forte a rimbalzo e con una buona difesa in area, cui mancava un playmaking di alto livello, la capacità di costruire con costanza buone conclusioni nel backcourt e una regolare pericolosità da dietro l’arco dei tre punti.

Le povere prestazioni offerte da Sasha Vujacic avevano una primaria importanza nell’annaspante attacco della squadra, mentre Jordan Farmar, nonostante fosse uno scorer esplosivo e potesse battere il proprio uomo con poca fatica per creare vantaggio in attacco, era molto più incostante nel mettere in ritmo i compagni e nel prendere buone decisioni nel gioco a metà campo. In più c’era anche il bisogno di un vero e proprio tiratore specialista, poiché Josh Shipp era un tiratore di striscia che faticava ad assumere un significativo ruolo offensivo.

Tutte queste mancanze nel backcourt sono state sistemate a dovere: al posto di Shipp è stato firmato Kostas Vasileiadis, uno dei migliori tiratori in Europa con una conclusione difficile da contrastare per l’altezza e la velocità del rilascio, un esterno con buon fisico che può anche difendere. In preseason è sembrato ancora un po’ smarrito, forse anche a causa del minor numero di conclusioni che può prendere, ma resta un considerevole upgrade per il backcourt.

Con Farmar tornato a Los Angeles, è arrivato Zoran Planinic, un netto miglioramento in fatto di playmaking che non impedisce di avere una point guard che possa segnare costantemente da pick and roll. Il ruolo offensivo di Vujacic verrà invece probabilmente assunto da Scotty Hopson, uno swingman con fisico e atletismo sopra la media che può segnare tanto da spot-up quanto da palleggio, un’addizione interessante visti anche i miglioramenti al tiro da fuori e la capacità di trovare il canestro da pick and roll.

La mancanza apparente di un backup per Planinic è in realtà colmata da Jamon Gordon, uno dei migliori all-around in Europa e forse addirittura il giocatore più importante di questa squadra, che in preseason ha giocato da point guard quando il giocatore croato era seduto in panchina; un ruolo che può interpretare alla meglio grazie all’IQ elevato, le qualità di passatore e l’apporto difensivo. Il backcourt è completato da un ottimo specialista difensivo come Dogus Balbay, che insieme a Gordon dovrà coprire le spalle a Planinic, e da Birkan Batuk, un giocatore energico e intelligente che avrà presumibilmente più spazio in questa stagione per l’apporto di ‘three-and-D’ che può garantire.

Il frontcourt dell’anno scorso è stato confermato, avendo Dusko Savanovic e Semih Erden a completare una coppia ben assemblata su entrambi i lati del campo e dalla panchina un veterano come Kerem Gonlum e un’imponente presenza d’area come Stanko Barac. L’unica aggiunta è stata quella di Deniz Kilicli, un centro fisico che è entrato già nel giro della nazionale turca nonostante sia appena uscito da West Virginia, che però difficilmente avrà minuti in Eurolega.

Nonostante questo migliorato backcourt sembri ancora lontano dall’essere rodato, questa squadra entra nella stagione di Eurolega comunque sottovalutata, e potrebbe anche essere in corsa per il titolo se coach Mahmuti riuscirà nell’impresa, non facile, di eliminare i frequenti alti e bassi della scorsa stagione.


- Zalgiris Kaunas

A causa dei grossi problemi finanziari che sta attraversando lo Zalgiris è stato forzato a tagliare molti stipendi e a puntare forzatamente su alcuni giovani giocatori, perdendo inoltre elementi del calibro di Kaukenas, Darjus Lavrinovic, Marko Popovic, Lafayette, Kuzminskas e coach Joan Plaza.

I giovani Tomas Dimsa e Vaidas Kariniauskas fanno parte del roster finale, mentre Mindaugas Kupsas, Tauras Jogela, Kaspars Vecvagars e Vytenis Cizauskas rientrano tutti dopo i rispettivi prestiti. Tornano a Kaunas anche Martynas Pocius, Siim Sander-Vene e Arturas Milaknis, il primo dal Real Madrid e gli altri due dalla squadra affiliata del Prienai.

Guardando al backcourt, in preseason sono state evidenti le difficoltà di questa squadra nel creare attacco dal palleggio: senza Pocius (che era con la nazionale), Justin Dentmon è stato in realtà l’unico giocatore capace di battere il difensore, l’unico capace di arrivare al canestro con relativa facilità e di segnare punti dal nulla grazie a una mano impressionante per naturalezza nel trovare il canestro. E’ però anche un giocatore che ha poca utilità al di là dell’elevato apporto in instant-offense, essendo penalizzante in difesa e mancando del playmaking necessario per giocare da point guard. Infatti in preseason coach Zouros lo ha utilizzato principalmente off the ball, con Vecvagars e Cyzauskas a trovare molti minuti da point guard e Lipkevicius, Kariniauskas e Milaknis che hanno avuto un ruolo molto importante nel buon movimento di palla della squadra e nell’aiutare Dentmon a metà campo.

Pocius comunque è tornato dopo Eurobasket, dando allo Zalgiris quella primaria opzione offensiva di cui si sentiva bisogno grazie alla sua combinazione di atletismo e mano affidabile; anche Vene potrebbe essere di tanto in tanto un’opzione da approfondire per creare qualcosa in attacco, ma a causa della sua inesperienza difficilmente avrà tali responsabilità in Eurolega e dovrebbe anzi giocare strettamente off the ball nei suoi minuti in campo.

E’ probabile comunque che la squadra continui ad affidarsi in larga parte a tiri costruiti o situazioni di spot-up, da cui la necessità di avere nel roster giocatori intelligenti che possano muovere la palla e trovare il compagno smarcato: l’IQ medio è piuttosto alto e diventa ancora maggiore dopo l’aggiunta abbastanza recente di Sarunas Jasikevicius, che va a coprire quella che era una carenza notevole in fatto di esperienza e playmaking nel backcourt. Un’altra buona aggiunta sembra quella di Milaknis, tiratore e difensore che comprende il gioco e sa passare il pallone, un buon compagno di reparto sia per Jasikevicius che per Dentmon.

Il vero punto di forza è rappresentato tuttavia dal frontcourt, che può schierare giocatori di esperienza come Ksistof Lavrinovic, Paulius Jankunas, Robertas Javtokas e Tadas Klimavicius, l’ultimo di ritorno in campo dopo la rottura del legamento crociato che lo ha tenuto fermo nella passata stagione. Nonostante la dolorosa perdita di Darjus Lavrinovic questo reparto potrebbe senza dubbio essere ancora uno dei migliori a rimbalzo offensivo, rappresentando anche una vitale opzione in attacco dal post e potendo garantire numerosi tiri aperti per le guardie. Per l’infortunio di Lavrinovic, che perderà il primo mese di competizione, potremmo vedere più minuti per Kupsas, centro enorme ma lento che dovrebbe prendere il posto di Jeff Foote, e forse anche per la giovane ala grande Tauras Jogela.


- Brose Baskets Bamberg

Non sarà facile rimpiazzare Bostjan Nachbar, ala grande colonna dei tedeschi durante la passata stagione, soprattutto dopo che Novica Velickovic, il giocatore designato per prendere il suo posto, è tenuto ancora fermo dai suoi problemi fisici. Per coprire l’assenza di Velickovic è stato firmato Damir Markota, uno scorer sul perimetro ma molto meno efficacie in area, forse non il più adatto per aiutare i giovani centri del Bamberg.

Questa squadra si affiderà largamente alla guardia Anton Gavel, un giocatore sottovalutato che è stato MVP delle finali in Germania: spostarlo a giocare da guardia e mettere di fianco a lui un playmaker come Alex Renfroe al posto di un realizzatore come Sergerio Gibson si è dimostrata una buona mossa, visto che Gavel è stato molto più pericoloso potendo iniziare l’azione off the ball e non avendo troppe responsabilità nel mettere in ritmo il resto della squadra.

Tale scelta è stata confermata con la firma di Zach Wright come primo ball-handler e playmaker della squadra, utile a servire le frequenti uscite dai blocchi e a iniziare l’azione in punta. Da quanto visto in preseason, Gavel continuerà a giocare principalmente da shooting guard anche quando in campo con altri membri del backcourt come John Goldsberry o Jamar Smith: questo permetterà allo slovacco di continuare ad attaccare con maggiore spazio e miglior ritmo, potendo anche essere decisivo come ulteriore ball-handler e passatore nel backcourt.

Il backcourt è composto da molti ottimi giocatori di pick and roll e ha eccellenti tiratori in Gavel, Smith, Goldsberry e Jacobsen. Smith in particolare ha un ruolo molto importante in questa squadra, dovendo essere nelle intenzioni della dirigenza quel tipo di giocatore che stanno cercando fin dalla partenza di Brian Roberts e che Sergerio Gibson non è stato capace di rappresentare, ovverosia una primaria opzione offensiva in posizione di point guard che sia anche capace di giocare il pick and roll.

Interessante l’aggiunta di Rakim Sanders, un giocatore estremamente fisico, atletico e energico che nonostante sia molto sottodimensionato può giocare sia da ala piccola che da ala grande, arrivando al ferro in attacco e potendo difendere molto bene tanto in post quanto sul perimetro, un buon complemento insomma ai pesanti deficit di Jacobsen nella fase difensiva. Oltre a Sanders nel backcourt c’è anche Karsten Tadda a svolgere importanti compiti difensivi.

Un po’ inesperto il frontcourt dove Maik Zirbes dovrebbe essere ancora il centro titolare, grazie alla sua efficacia realizzativa tanto dal pick and roll quanto in area e in particolare in post basso; Philipp Neumann invece dovrebbe essere il suo backup, garantendo più dinamicità e miglior visione di gioco nonostante la giovane età. Avrà però un ruolo fondamentale Sharrod Ford, che potrebbe anche partire in quintetto in uno dei due ruoli sotto canestro: l’americano sembra essere in ottima forma fisica e dovrà giocare tanto da 4 quanto da 5 coprendo le spalle ai due ragazzi tedeschi.


- EA7 Emporio Armani

Dopo una deludente parentesi sotto Sergio Scariolo, la squadra milanese ha scelto di rimpiazzarlo con Luca Banchi in arrivo da Siena. Insieme all’allenatore il viaggio dalla Toscana alla Lombardia è stato intrapreso anche da David Moss, uno dei migliori difensori in Europa, e Kristjan Kangur, che pure aveva un cruciale ruolo difensivo l’anno scorso, e spetterà a loro tre principalmente il miglioramento della traballante difesa di squadra della scorsa stagione.

Gli unici giocatori rimasti sono David Chiotti e Nicolò Melli nel frontcourt e Alessandro Gentile e Keith Langford nel backcourt: gli ultimi due avranno la maggior parte delle responsabilità offensive, com’è giusto che sia per due dei migliori giocatori in uno-contro-uno dell’intera competizione. Il backcourt vede anche la presenza di Curtis Jerrells come point guard e Marquez Haynes in uscita dalla panchina, nel complesso di sicuro uno dei reparti guardie più esplosivi in Eurolega e uno dei migliori nel segnare dal palleggio e in isolamento. Questo è probabilmente un aspetto su cui fonderà l’attacco di Milano data la capacità di tali giocatori di attaccare il ferro e contrarre la difesa avversaria, per poi poter tanto segnare quanto scaricare ai tiratori sul perimetro. Quello che però sembra essere un grosso difetto è la mancanza di una vera backup point guard: Haynes è di fatto una shooting guard ed è stato ampiamente inefficiente quando ha dovuto giocare da point a Quakenbrück, e dietro di lui l’unica altra point guard nel roster è un giocatore giovane e inesperto come Mohamed Toure.

Una delle peggiori squadre a rimbalzo nella scorsa stagione, le addizioni in questo senso non sono certo confortanti: il frontcourt ha ottimi tiratori in CJ Wallace, Kangur e Melli, e probabilmente vedremo qualche quintetto atipico con due di questi tre in campo contemporaneamente, ma Angelo Gigli e Samardo Samuels in area sembra siano una coppia troppo leggera con cui competere, soprattutto in questa stagione.

Samuels sembra una scelta rischiosa come centro titolare in luogo di Bourousis: è un efficace scorer in area ma è anche un giocatore piuttosto incostante che ha sempre difettato di concentrazione e impegno in difesa, mentre il suo mediocre apporto a rimbalzo potrebbe costringere il resto della squadra agli straordinari. Il lavoro che Banchi avrà da fare con lui è tanto, e non aiuta il fatto che il giocatore sia poco più che un rookie a livello europeo, e il salto da Gerusalemme all’Eurolega è piuttosto impegnativo. David Chiotti e Bruno Cerella completano il roster, e mentre il ruolo del primo dovrebbe essere comunque molto marginale, il secondo invece potrebbe avere qualche compito difensivo di rilievo.

In generale questa squadra può di sicuro puntare al terzo posto del girone, e se pur sembra avere troppo poco peso sotto canestro ha anche un backcourt estremamente fisico e atletico con parecchi punti nelle mani e potenzialità difensive interessanti. 


- Strasbourg

Con uno dei più elevati budget di Francia, lo Strasburgo finalista di campionato è riuscito a ottenere una Licenza B. La squadra di Vincent Collet ha confermato la maggior parte del roster, compreso il trio formato da Louis Campbell, Alexis Ajinça e Ricardo Greer.

Greer sarà ancora la loro principale arma offensiva, essendo difficile da marcare per le ali grandi avversarie grazie al suo tocco e ai suoi movimenti veloci e fluidi nell’attaccare il canestro. I suoi deficit difensivi verranno coperti nuovamente da Ajinça, un giocatore con un fisico e un atletismo impressionanti che è un fattore in difesa grazie alla velocità di piedi e all’intimidazione che porta in area.

Ajinça tuttavia necessita di migliorare ulteriormente in attacco poiché pur essendo travolgente se servito in movimento e potendo garantire una presenza a rimbalzo offensivo di vitale importanza, ha anche spesso dimostrato di essere inefficiente se deve crearsi la conclusione dal post. Il suo backup sarà nuovamente Romain Duport, pennellone d’area con mano educatissima che tuttavia potrebbe fare fatica in Eurolega a causa della mancanza di atletismo e cattiveria sotto canestro: sembra che servirà un altro lungo, considerati anche gli occasionali problemi di falli di Ajinça.

Nel backcourt Campbell sarà il giocatore più importate per la sua capacità di segnare agevolmente dal pick and roll e di difendere sulle guardie avversarie, grazie anche a un fisico superiore alla maggior parte degli avversari nel suo ruolo. E’ il principale playmaker di Strasburgo, ma nonostante possa sicuramente mettere in ritmo i compagni e condurre l’attacco, a volte va fuori controllo e diventa propenso a perdere il pallone: per questo sarà importante Antoine Diot, una point guard che ha fatto parte del roster francese in Slovenia, un passatore creativo e altruista che potrà anche giocare insieme a Campbell e avrà un ruolo fondamentale nella conduzione della squadra una volta rientrato dall’infortunio alla caviglia.

Dovendo aggiungere più punti nel backcourt, è molto intrigante l’aggiunta di Kevin Murphy: una shooting guard con buon fisico, fluido e con un ottimo tiro, che può creare con costanza dal palleggio e segnare dal pick and roll. In futuro potrebbe diventare un giocatore di alto livello in Europa, ma per ora ha anche un’esperienza pressoché nulla e potrebbe faticare ad adattarsi al basket europeo, soprattutto in Eurolega. Completano il backcourt Paul Lacombe, che però non ha visto molto il campo a Villeurbanne, e Axel Toupane, che piace in difesa e potrebbe partire nuovamente in quintetto nonostante i soli 21 anni.

Un all-around di buon livello come Jeremy Leloup prende il posto di Jeff Greer in quintetto, mentre Tim Abromaitis avrà presumibilmente lo stesso ruolo di John Shurna come tiratore e le stesse pecche difensive, giocando anche qualche minuto come 3.

Le più evidenti mancanze di questa squadra sembrano essere innanzitutto una panchina poco profonda, soprattutto nel frontcourt, e forse la necessità di una più affidabile seconda opzione offensiva di fianco a Greer, che potrebbe avere troppe responsabilità su questo lato del campo.