Andrea Trinchieri e Bruno Arrigoni commentano il girone di Cantù
Girone di ferro quello della Bennet Cantù
“E’ un onore e un piacere per noi – commenta il coach della Bennet, Andrea Trinchieri - giocare le Top 16 contro queste formazioni. Non potevamo fare troppi sofismi e sperare di prendere le squadrette di prima divisione. A questo punto lavorerò perché queste gare di Top 16 siano giocate con il piacere di esserci e di confrontarci con il Barcellona, che è la compagine più forte in Europa insieme con il CSKA, e poi con il Maccabi che secondo me è un’altra serissima candidata alle Final 4 di Istanbul”. “Noi ci sentiamo – continua l’allenatore bianco- blu - e siamo orgogliosi di essere una “cenerentola” perché siamo al primo anno di esperienza a questo livello e siamo inseriti in un girone terribile. Per pensare però alla portata e al peso di ciò che abbiamo fatto durante la Regular Season è sufficiente sottolineare che è rimasto fuori dalle Top 16 il Caja Laboral che non mancava questo obiettivo dal 2004”. Il direttore sportivo della Bennet Cantù, Bruno Arrigoni, commenta così il sorteggio per le Top 16: “In qualunque girone fossimo finiti era chiaro che il livello tecnico sarebbe stato altissimo e la strada da percorrere impervia. Vorrei rimarcare però che in questo raggruppamento affronteremo l’aristocrazia del basket, ossia tre squadre di “sangue blu” come il Barcellona, il Maccabi Tel Aviv e lo Zalgiris Kaunas che hanno fatto la storia della pallacanestro europea. A livello personale mi piace ricordare la prima volta che giocai in Coppa a Tel Aviv nel lontano 1973. Tornarci oggi a quasi 40 anni di distanza mi emoziona e mi riempie di gioia”.