Il Cska conquista ancora le Final Four nonostante uno Shved leggendario
Canestro annullato a 2'' dalla sirena a Jenkins, Itoudis chiude la serie sul 3-1 senza De Colo e Shved
Gara vera in casa gialloblù, con un Cska sempre al comando dopo il parziale di 8-0 in avvio, sino al 52-69 al minuto 26. Shved si mette l’elmetto, il Khimki piazza un 11-0 di parziale e con due giocate di Markovic, a cavallo tra terzo e quarto quarto, tocca il -3 (68-71). Il Cska cesella subito con Clyburn e chiude con Vorontsevich un nuovo 0-11, Shved rilancia la corsa con un 12-2 parziale chiuso da una tripla siderale, e quando Monja trova la tripla dell’84-85 con 90’’ da giocare, la Mityshchi diventa una bolgia. Il giusto prologo per Alexey Shved: Higgins manca la risposta, il numero 1 va ancora in isolamento e piazza la bomba del sorpasso quando si entra nell’ultimo minuto. Sono istantanee di un finale concitato, che passa per il «contatto» Monja-Vorontsevich non ravvisato dalla direzione arbitrale, per il 2/2 dalla lunetta del Chacho Rodriguez con 21’’ da giocare, per l’1/2 di Gill su regalo di Clyburn, per il clamoroso canestro trovato da Higgins con 5’’ da giocare, per quel cronometro che nega il facile controsorpasso di Jenkins, e per quegli ultimi 5.7’’ da rigiocare. Il Khimki perde la testa, e Monja sparacchia poco dopo il centrocampo.
88-89 il finale, con i padroni di casa che hanno 36 punti da Shved (8/12 da 3), 5 rimbalzi e 6 assist. 10 per James Anderson. Nel Cska (senza De Colo e Hines), 20 di Higgins, 15 di Vorontsevich, 14 per Rodriguez.