Pianigiani: Non possiamo più aspettare Jefferson. Il momento è ora, e anche ora è tardi
Le parole del coach di Olimpia Milano dopo il ko con la Stella Rossa: Primo quarto inaccettabile, ma ancora una volta ce la siamo giocata sino all’ultimo tiro
Cosa è mancato? «Primo quarto inaccettabile, perdendo il ritmo e andando in panico. Abbiamo sbagliato tiri aperti, poi abbiamo reagito bene, e nell’ultimo quarto è saltato tutto quanto come era logico fosse».
Parlando di invidualità: «Chi non riesce ad allenarsi in settimana, poi non riesce a stare dietro. E’ capitato a Bertans, ora in ripresa, a Cinciarini, a Pascolo che stiamo recuperando. Non dobbiamo comunque mettere la croce su Goudelock, Theodore e Jerrells. Abbiamo bisogno di imparare tutti a fare qualcosa, una piccola cosa, anche quando non ne abbiamo».
Sempre tenendo conto di questa EuroLeague: «Basta guardare l’andamento di Malaga. Dobbiamo restare sul pezzo, giocandoci un girone di ritorno dove invece che mollare, cerchiamo di grattare qualcosa. D’altronde con noi c’è l’Efes, un anno fa ad un passo dalle Final Four, o i campioni di Spagna del Valencia o il Barcellona. Dobbiamo dimostrare di essere una grande squadra».
Il concetto di umiltà è suonato in maniera strana nelle parole di Pianigiani. Riferimento a Theodore e Goudelock? «No. Bisogna capire come gestire certe situazioni, essere umili significa evitare forzature che possano comportare grossi break negativi. Entrambi hanno avuto la generosità di rientrare in fretta, ma non si può pensare che ogni gara comporti i medesimi gradi di responsabilità».
Riferimento anche a Cory Jefferson: «Non può rimanere un giro indietro, anche ora che lo abbiamo risparmiato dal campionato. Non lo possiamo più aspettare. Il momento è ora, e forse anche ora è tardi».
Cinciarini è stato ancora riferimento: «Sa che ho fiducia in lui, così come i compagni. Ma non possiamo pensare che dia tutto ogni sera».
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