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EuroLeague 26/10/2017, 22.13

Perfezione Olympiacos: i greci dominano sul Khimki e rispondono al Real Madrid

Quarto successo per Printezis e compagni grazie a un Milutinov senza errori al tiro (8/8). I russi ko alla prima trasferta europea, Robinson e Shved segnano più della metà dei punti

EuroLeague
Dominio, vittoria, risposta al Real Madrid e quarta vittoria su quattro. C’è tutto questo nel successo dell’Olympiacos, con i greci che superano nello scontro al vertice il Khimki Mosca. Il 92-75 finale ridimensiona un po’ l’inizio di stagione dei ragazzi di Bartzokas, alla prima trasferta europea di questa stagione.

Sono i due quarti centrali a permettere lo strappo ai padroni di casa, che fanno della solidità sotto canestro il loro punto di forza. Nikola Milutinov l’emblema, con 17 punti e 8/8 al tiro da due. Sfairopoulos si gode anche il solito contributo di Printezis (15 punti, 7/8 a cronometro fermo) e la concretezza di Hollis Thompson in doppia cifra (12 punti) con due soli errori al tiro.

Il Khimki ha tutto o quasi dalla coppia Robinson-Shved: 42 punti in due (sui 75 complessivi segnati al Pireo) e il solo James Anderson altro giocatore in doppia cifra. Troppo poco, in una partita già chiusa alla terza sirena e che promuove a pieni voti l’Olympiacos. Ora in vetta insieme al Real Madrid.

OLYMPIACOS-KHIMKI MOSCA 92-75
OLYMPIACOS: McLean 9, Toliopoulos 3, Papapetrou 8, Agravanis 6, Milutinov 17, Strelnieks 10, Printezis 15, Papanikolau 2, Mantzaris 8, Roberts 2, Bogris, Thompson 12. Allenatore Ioannis Sfairopoulos.
KHIMKI MOSCA: Robinson 19, Shved 23, Vialtsev, Zaytsev, Markovic, Monia 4, Gill 5, Todorovic ne, Zubkov ne, Anderson 13, Jenkins 2, Thomas 9. Allenatore Georgios Bartzokas.
© Riproduzione riservata
P. Zerbi

P. Zerbi

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 1 Commento
  • Anklebreaker 27/10/2017, 12.55

    Passano gli anni, ma l'Oly gioca sempre con grande qualità. Poi se le % sono alte, tutto diventa più facile. Il Khimki per competere ad alto livello ha bisogno dell'apporto di tutti e non solo di Shved (che ogni tanto perde la bussola) e Robinson. I problemi di falli di Anderson non hanno aiutato, ma il supporting-cast (Gill e Markovic su tutti) deve salire di livello.