Olimpia Milano-Fenerbahce, le ultime dalle sedi
Pianigiani verso la rinuncia a Davide Pascolo, resta il ballottaggio Abass-Fontecchio. Tra i turchi confermate le assenze di Dixon e Kalinic
Mediolanum Forum d’Assago ore 20.45
Record 0-1 vs 0-1
Precedenti 3-7, 2-3 a Milano
Arbitri Miguel Perez Perez, Ioannis Foufis, Jakub Zamojski
Era l’Olimpia dei miracoli europei di Luca Banchi. 90-85 a Milano il 30 gennaio 2014, 73-82 a Istanbul il 28 marzo 2014. Da quella doppia impresa che tanto fece infuriare Zelimir Obradovic, una serie di sei sconfitte in fila, per un mondo che in tre stagioni è cambiato profondamente. Turchi che allora furono estromessi dalla corsa playoff, turchi che successivamente hanno messo in fila tre presenze consecutive alle Final Four, con un titolo e una finale. «Il livello di difficoltà di questa partita ovviamente è massimo – le parole dell’ex Simone Pianigiani a olimpiamilano.com - non solo per il valore scontato del Fenerbahce ma anche perché sappiamo che una squadra come questa, venendo da due sconfitte, avrà la reazione classica di chi ha giocatori mentalmente forti, che formano l’ossatura della formazione che ha vinto il titolo, penso a Datome, Vesely, Sloukas, Nunnally oltre che allo stesso allenatore. Non verranno a Milano per vincere, questo sarebbe stato vero comunque, ma per mandare un segnale molto forte. Questo è il primo scoglio che dovremo superare per restare aggrappati alla partita. Malaga, che in casa è sempre molto forte, li ha battuti ma restando sotto i 70 punti segnati: ci troveremo davanti un muro. E questo è il secondo scoglio». Olimpia che sino ad ora ha raccolto cinque successi in sei gare ufficiali, creando un buon sistema difensivo ma legandosi troppo in attacco alle «lune» di Jordan Theodore e Andrew Goudelock. Sempre assente Patric Young, fuori dalle rotazioni Zoran Dragic, con un Davide Pascolo ancora non al 100% scelte che paiono quasi obbligate per il coach senese, che per chiudere il roster a 12 dovrà solo risolvere il ballottaggio Abass-Fontecchio.
Dopo la conquista della Supercoppa nazionale, due sconfitte nelle prime tre gare ufficiali per il Fenerbahce di Zelimir Obradovic, piegato nella seconda giocata di campionato dall’Anadolu Efes per 84-80. In un sistema profondamente rivoluzionato dagli addii di Ekpe Udoh e Bogdan Bogdanovic, pesanti le assenze di Bobby Dixon (ben bilanciato dall’inserimento di Brad Wanamaker comunque) e dell’equilibratore difensivo Nikola Kalinic. «L’Olimpia è una squadra che ha cambiato molto, a partire dallo staff tecnico - le parole di Obradovic - ed è un team molto interessante. Contro il Cska ha fatto vedere ottime cose nel primo tempo, e ha comunque combattuto sino alla fine. E’ un match certamente probante, ma siamo solo all’inizio della stagione, e molti equilibri verranno solo con il tempo, per entrambe le squadre. Il nostro obiettivo è ovviamente fare molto meglio rispetto alla partita di Malaga». Rispetto alla gara con l’Anadolu Efes, rientreranno Luigi Datome e James Nunnally.