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EuroLeague 21/05/2017, 11.06

EuroLeague Final Four: la guida alla finalissima e le chiavi di lettura di Luca Banchi

Sportando presenta l’evento di questa sera a Istanbul. Le ultime dalle sedi, le parole dei protagonisti, l’analisi del coach scudettato con Siena e Milano

EuroLeague
FENERBAHCE - OLYMPIACOS (ore 20)
Record in stagione 22-12 vs 23-13
Precedenti in stagione 1-1
Arbitri Daniel Hierrezuelo, Borys Ryzhyk, Olegs Latisevs
Zeljko Obradovic «Siamo ovviamente contenti di essere qui, a giocare un’altra finale. Sono felice per la squadra, che ha lavorato duramente per tutta la stagione, e che oggi è concentrata e focalizzata sull’obiettivo. Spero che, per ogni amante del basket, quella di questa sera possa essere una grande partita. L’Olympiacos è un ottimo club con una grande organizzazione, questo risultato dimostra la qualità del loro lavoro. Un applauso speciale per Ioannis (Sfairopoulos, ndr), che ha ottenuto un grande risultato. Io per primo so quanto non sia semplice lavorare in un grande club in Europa».
Situazione Padroni di casa in massima condizione, con Baris Hersek, Egehan Arna e Berk Ugurlu verso l’esclusione come nella semifinale con il Real Madrid. Da tenere sott’occhio le rotazioni di Obradovic, che nel penultimo atto ha utilizzato solo otto giocatori, lasciando 40’ in panchina il leader Melih Mahmutoglu oltre a Pero Antic, Anthony Bennett e Ahmet Duverioglu.
Ioannis Sfairopoulos «Quando si arriva alle Final Four si sa di essere attesi da due finali. Noi abbiamo giocato solo il primo tempo. I precedenti in stagione con il Fenerbahce contano poco, una finale è una finale. Loro hanno un grande gruppo di giocatori e il miglior coach in Europa, e giocheranno di fronte al loro pubblico. Noi siamo l’outsider, loro sono i favoriti».
Situazione Ospiti privi di Daniel Hackett e Matt Lojeski, anche se i due giocatori sono a Istanbul per incoraggiare i compagni. Fuori dai 12 il centro Paris Maragkos, nelle rotazioni di Ioannis Sfairopoulos occhio allo spazio a Patric Young (8’ ma sostanziali con il Cska) e Dominic Waters (8’ di media nei playoff, 0 venerdì sera).

L’ANALISI di Luca Banchi
Cska-Olympiacos, ovvero una sceneggiatura diabolica. Sono sconvolto dall’arrendevolezza dei moscoviti. Una resa che arriva non tanto nelle scelte offensive, quanto nei rimbalzi offensivi concessi, nella carenza di energia. E’ come se la squadra di Itoudis, improvvisamente, si fosse seduta ad attendere l’inevitabile. Ora cambia tutto lo scenario. Un anno fa ero in sala stampa nel dopo gara della finale tra Cska e Fenerbahce. Si percepiva il tributo del maestro all’allievo, ma anche l’immediata voglia di rivincita. Questa suggestione, viene meno.

a) Sarà una sfida comunque interessante tra due squadre che hanno cavalcato l’inerzia dei playoff. Nel lasso di tempo dell’attesa, Fenerbahce e Olympiacos hanno mantenuto stato di forma e rendimento;

b) Greci che evidentemente saranno privi di Lojeski, ma non tutto potrà passare per la logica accoppiata Spanoulis+Printezis. Penso quindi a Green, Papanikolaou e Mantzaris, già decisivi in semifinale nel non far fuggire il Cska;

c) In semifinale sono rimasto stupito dalla quantità dei tiri da tre punti dell’Olympiacos. E’ stata un’intuizione, uno stravolgimento di un normale canovaccio che potrebbe essere ribadito anche in finale. Bene gli isolamenti in post di Printezis, bene i p&r di Spanoulis, ma questo ricorso costante al tiro da tre punti ha stravolto il piano partita standard. D’altronde, nel pitturato, la superiorità tecnica, fisica e atletica del Fenerbahce è sotto gli occhi di tutti;

d) Ekpe Udoh. Ha caratteristiche e qualità riconosciute. Con il Real Madrid è andato anche oltre. Parlo di un jumper dalla media che è diventato sentenza, e della facilità di reggere ogni cambio difensivo. Birch, Milutinov, anche Young: tre giocatori chiamati ad uno sforzo superiore contro il protagonista numero uno di queste Final Four;

e) Obradovic conosce questi momenti, questi scenari. Non interromperà il flusso positivo della sua squadra, non interferirà nell’impulso che ora è naturale stravolgendo il piano-gara. Le rotazioni della semifinale sono state simili a quelle dei playoff con il Panathinaikos, credibile che che si voglia correre in attacco, mentre in difesa… come detto, tiro da tre punti per l’Olympiacos. E allora pressione sul portatore di palla, «negazione di luce» a Spanoulis o Green, nel tiro ma anche nel passaggio dopo il p&r. Nei «close-out» difensivi sarà utile negare il tiro, incoraggiando la penetrazione degli esterni in un’area che potrebbe essere oscurata dai lunghi turchi;

f) La risposta dell’Olympiacos a livello difensivo? Certamente la pressione a tutto campo su Dixon e Sloukas.
© Riproduzione riservata
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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 3 Commenti
  • tobaldinifrancesco4 21/05/2017, 13.55 Mobile

    Fener molto più forte però è sempre una finale...

  • morpheus975 21/05/2017, 13.24 Mobile

    Fener strafavorito, ma dovranno "ucciderli" definitivamente durante la partita, se li portano punto a punto nel finale potrebbero rischiare grosso!

  • Spel81 21/05/2017, 12.19

    Fenerbhace favorito per 1000 motivi, poi devono comunque giocarsela sul campo.. Ottima analisi, bene così!