Olimpia Milano-Cska, le ultime dalle sedi
Jasmin Repesa alla prima uscita senza Gentile e con l'ennesimo test per Raduljica, Dimitris Itoudis senza Teodosic ma con un De Colo in più nel motore
Sesta gara casalinga per l’Olimpia Milano in questa EuroLeague, che attende alle ore 20 i campioni in carica del Cska Mosca. E’ il sesto confronto nella competizione con la squadra russa, 3-3 il record complessivo, 2-1 per i padroni di casa al Forum. Il 3 dicembre 2008 fu 80-79 per gli uomini di Piero Bucchi, con 20 di David Hawkins, 17 di Luca Vitali (5/6 da 3) e 10 per Jobey Thomas. Nella squadra di Ettore Messina, 15 di Zoran Planinic e 9 per l’unico superstite attuale, Victor Khryapa. 71-65 invece il 24 novembre 2010, sempre con Piero Bucchi al timone, e con i campo i 18 di Ibrahim Jaaber e i 15 di Stefano Mancinelli. Il Cska era passato nelle mani di Dusko Vujosevic, 16 per Jamont Gordon. Arriva quindi il 9 aprile 2015, e l’unica sconfitta: Luca Banchi in panchina, 79-88 il finale con un meno 21 toccato già a fine primo tempo nonostante i 18 di Samardo Samuels e i 15 di Alessandro Gentile. Nel Cska già di Dimitris Itoudis 19 per Sasha Kaun, e 14 per Andrei Kirilenko. Arbitra lo spagnolo Daniel Hierrezuelo coadiuvato dal serbo Milivoje Jovcic e dallo sloveno Mario Majkic.
Partenza d’obbligo per i moscoviti, reduci dal ko del fine settimana in Vitb con Kuban (prima sconfitta in patria, seconda stagionale dopo il Darussafaka in EL) e arrivati in Italia senza Milos Teodosic: il play serbo tornerà in campo solo nel 2017 per curare alcuni vecchi acciacchi (tendinite ad un polpaccio). Potrebbero invece essere accelerati i tempi di recupero di Nando De Colo, fuori dalla settima giornata, ma pronto a giocare contro Milano. «Milano ha un roster di grande talento. Guadagna molto dal sostegno del proprio pubblico, e può mettere in mostra un gioco ad alto tasso realizzativo. Infatti ha una media in casa di 90 punti. Ci aspetta una gara molto dura» le parole colme di rispetto di Dimitris Itoudis, cui si accoda anche l’esperto esterno Vitaly Fridzon: «I nostri avversari sono tra le squadre di maggior talento nella competizione. Non sono nelle parti alte della classifica al momento, ma sono in grado di battere chiunque. Siamo i campioni, e dobbiamo giocare da campioni».
Milano quindi, che dopo tre ko in fila cerca un rilancio in una gara che pareva proibitiva prima dello stop di Teodosic. Risolto il «caso Gentile» con l’addio dell’ex capitano in settimana, resta la questione Miroslav Raduljica, che si giocherà il suo futuro nel mese di dicembre. «Loro sono fortissimi, strafavoriti per andare alle Final Four e vincere l’EuroLeague. Però sono battibili, il Darussafaka è riuscito a batterli e lo stesso ha fatto la Lokomotiv Kuban domenica scorsa. Ma per riuscirci è necessaria una partita di grande sostanza, attenzione, concentrazione per 40 minuti privi di pause» l’invito di Jamin Repesa, quando ancora il coach croato non era certo dell’assenza di Milos Teodosic. «L’unico maniera per prevalere sarà la difesa, il rimbalzo, e l’attenzione offensiva» la volontà di Rakim Sanders.