Se il CSKA scappa non lo riprendi più, Kazan alza bandiera bianca
Itoudis trova il quarto successo in altrettante partite, decisivo per i moscoviti un parziale di 11-2 in avvio di terzo quarto. Finisce 98-80
Kazan resta aggrappata alla gara fino all’intervallo (chiuso sul 47-43) grazie anche ai 18 punti al riposo lungo di Keith Langford ma il primo terminale offensivo di Pashutin non trova continuità nei secondi venti minuti (alla sirena finale saranno 36 punti con 11/14 ai liberi, ma quando il CSKA scappa l’ex Milano resta fermo a 21). Di fatto, però, l’americano è l’unico in casa Kazan a trovare la via del canestro, visto che soltanto Quino Colom raggiunge la doppia cifra.
Mosca, dal canto suo, prima cavalca Cory Higgins (14 punti, 4/4 dal campo all’intervallo), poi con la solita sapiente regia di Milos Teodosic (10 assist a coprire un insolito 2/7 da tre punti in una gara che vede comunque il serbo miglior marcatore dei suoi con 16 punti) con Vorontsevich letale dall’arco (3/3 e 7 rimbalzi) e Nando De Colo capace come sempre di uscire alla distanza. Da lì inizia lo show offensivo del CSKA che non sfonda quota 100 (è successo soltanto all’esordio sul campo del Galatasaray) ma continua nel suo percorso netto.
CSKA MOSCA-UNICS KAZAN 98-80
CSKA MOSCA: De Colo 11, Kulagin 3, Teodosic 16, Augustine 6, Fridzon 8, Jackson 9, Vorontsevich 9, Higgins 14, Ayres 1, Khryapa 4, Kurbanov 7, Hines 10. Allenatore Dimitris Itoudis.
UNICS KAZAN: Antipov, Langford 36, Parakhouski 8, Colom 12, Banic 8, Voronov, Karpukhin 3, Panin 8, Kaimakoglou 3, Williams 2, Khabirov ne. Allenatore Evgeny Pashutin.