Il quintetto ideale della seconda giornata
Spanoulis e Westermann a dividersi la regia, Vorontsevich e Melli alle spalle di Macvan: squadra in mano a Radonjic
LEO WESTERMANN (Zalgiris Kaunas)
Il francese maturato in Serbia, dopo il mancato assalto di Milano si sta ricostruendo in Lituania. La collaborazione con Kevin Pangos poteva essere rischiosa per il suo minutaggio, ma la risposta contro il Baskonia è chiara, e precisa. Totale controllo della gara, con 20 punti, 7/9 al tiro da 2, 4 rimbalzi e 4 assist.
VASSILIS SPANOULIS (Olympiacos)
Il vino buono va sorseggiato con cura, soprattutto a qualche anno dall’imbottigliamento. Spanoulis c’è, quando serve. Impossibile invertire la tendenza contro un Real Madrid nettamente più in forma, inutile alzare la voce nel massacro del Panathinaikos. Contro l’Anadolu, tuttavia, serviva il primo successo europeo, e la risposta è un’autentica monarchia del p&r con Birch e Printezis: 17 punti, 9 assist, solo 9 tiri tentati e 9 falli subiti.
ANDREY VORONTSEVICH (Cska)
Al classe 1987 di Omsk, Siberia, è sempre mancato il salto di qualità. Il Cska, tuttavia, continua a passare anche per le sue giocate, e la risposta sono 20 punti con 5/6 da 3. Di fatto, anche nei momenti di difficoltà di squadra, lui rimane l’unica certezze di Itoudis sui 40’ contro il Panathinaikos.
NICOLO’ MELLI (Bamberg)
L’impresa solo sfiorata contro il Fenerbahce diventa successo (a prestazione inferiore) con l’Unics. Discorso globale, perchè l’individualità di Melli è ancora più spiccata, proprio perchè essenziale: 15 punti, 4/7 al tiro, 7/7 dalla lunetta, 7 rimbalzi e 2 assist. Non male contro gente come Parakhouski.
MILAN MACVAN (Olimpia Milano)
Rischia di macchiare il tutto con un fallo tecnico nel finale che riporta avanti l’avversario, ma il momento di Milan Macvan è assolutamente eccellente, e la prestazione contro il Darussafaka straordinaria. 19 punti con 3/3 dall’arco, 6 rimbalzi e 3 assist. Autentico dominatore nel reparto lunghi di Istanbul.
COACH DEJAN RADONJIC (Stella Rossa)
E’ solo un primo indizio, ma le prove sono quelle passate, ovvero le due ultime stagioni a Belgrado. La sua Stella Rossa poteva già lasciare il segno contro il Darussafaka ma, a Istanbul, senza tifosi e in una situazione climatica avversa, sfodera una prestazione sì ondivaga, ma diretta all’obiettivo: la vittoria. Missione compiuta, contro una squadra di altro budget. Esattamente come le altre 14 squadre di Eurolega.