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EuroLeague 02/12/2010, 23.26

Follia Milano: avanti 69-60 al 35', la squadra di Bucchi perde 82-75

Partita a due facce quella dell'Olimpia: dopo un primo quarto disastroso, la squadra di Bucchi ritrova il gioco, la difesa e la via del canestro, portandosi a condurre 69-60 a metà dell'ultima frazione, ma poi ,inspiegabilmente, subisce un

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Alla Stozice Arena di Lubiana, Milano viene battuta 82-75 da un Olimpia Lubiana mai doma che viene trascinata da Goran Jagodnik(11 punti dell'esperto polacco nel 4° e decisivo quarto). Bucchi parte con Finley,Hawkins, Mordente, Mancinelli e Rocca, mentre Zdovc schiera  Lubiana con Ilievski, Markota, Ozbolt, Pinkney e Gregory. E' Lubiana ad aprire le senature con un tap in dopo l'errore di Markota. Sono i canestri di Finley, in dubbio alla vigilia per un problema al ginocchio,  dalla media ed un lay up di Mordente a dare il primo vantaggio.  Ilievski impatta a quota 4, ma è costretto ad uscire per un leggero infortunio.  Hawkins subisce fallo da Gregory e realizza un solo libero per il 5-4 Milano. E' con il canestro di Pinkney realizza da sotto che l'Olimpia piazza un parziale di 14-0 con Milano che trova il canestro dopo 6'35 con un'incursione di Hawkins. Gregory confeziona un gioco da 3 punti, mentre Hawkins guadagna i liberi del 21-9 che chiude il periodo.Nel secondo quarto,  Perry realizza il primo canestro del quarto, ma Jaaber infila una tripla che sommata alla schiacciata di Melli scrive il 23-14 per i padroni di casa. La tripla di Hwkins vale il -8, prima della 'furbata' di  Ilievski che si procura 3 liberi.  Nardi trova i suoi primi tre punti in Eurolega, ma Gregory è ancora preciso da sotto e le lunghezze da rimontare restano 13(33-20).  Finley riporta Milano a -7 con una tripla dall'angolo, prontamente imitato da Salin.  E' ancora Mo. a mettere un'altra tripla prima del canestro di Salin che fissa il punteggio sul 42-32. Nel terzo quarto, Milano compie un autentico capolavoro vanificato dal finale di gara sconcertante. E'Rocca su assist di Mancinelli  a riportare Milano a -8, ma prima Gregory e poi Pinkney la ricacciano indietro. Entrano in scena Mancienelli e Mordente: Milano confeziona un break di 13-0 portandosi in vantaggio sul 47-46. Il vantaggio regge grazie anche a 4 punti di Melli, ma soprattutto grazie ad un'ottima difesa che ha praticamente annullato l'attacco dei padroni di casa. E' il lay up di Mancinelli a fisssare il risultato sul 57-51(Lubiana tenuta a 9 punti dal campo). Nell'utimo quarto:  Hawkins commette subito il quarto fallo. Melli subisce fallo e realizza i due liberi che tengono avantidi 6 lunghezze gli ospiti. L'Olimpia Lubiana è formazione dura a morire: Shermadini schiaccia e subisce il fallo di Finley. Lubiana torna a -2. Come nel terzo quarto, Mancinelli colpisce da 3: 10 punti per lui nel solo secondo tempo per il 64-58 Milano. La schiacciata di Melli dà il massimo vantaggio ai ragazzi di coach Bucchi: 66-58 a metà quarto. La super partita di Melli continua con la tripla del 69-60(13 punti). Lubiana appare sulle corde, ma sono quattro punti consecutivi di Shermadini e Gregory  a suonare la carica e dare via al controparziale vincente di 14-0. Coach Bucchi chiama timeout. Al rientro Jagodnik, il giustiziere a Milano,  infila dall'angolo da tre punti e Lubiana si riporta a -3 sul 71-68. E' Markota ad impattare a quota 71. E' ancora il polacco a colpire per il vantaggio dei padroni di casa. Il parziale sloveno è interrotto ancora da Hawkins che  subisce fallo e dalla lunetta riporta Milano a -1.  Jagodnik subisce il quinto fallo di Hawkins e realizza entrambi i liberi: 76-73 a 40" dalla fine. Finley commette infrazione di passi e Jagodnik subisce il fallo di Melli: il numero 12 dei padroni di casa è glaciale dalla lunetta e porta Lubiana sul 78-73 a 31" dalla fine. Jaaber realizza i due liberi dopo il fallo subito: 78-75 a 27" dalla fine. Il fallo sistematico di Melli ferma il cronometro a 24": Ilievski non sbaglia un colpo e Lubiana mantiene 6 lunghezze di margine. Il finale lascia spazio solo ai tiri liberi di Ilievski: vince l'Olimpija Lubiana per 82-75.

 

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E. Carchia

E. Carchia

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