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EuroLeague 25/04/2015, 20.45

Eurolega: Proposte alcune soluzioni ma da FIBA nessuna risposta

Alex Ferrer, responsabile della comunicazione, chiarisce il punto di vista dell'Eurolega nel caso calendari con la FIBA

EuroLeague
La spinosa questione della querelle tra FIBA ed Eurolega continua, dopo il comunicato congiunto tra club, quasi tutte le principali leghe europee ed Eurolega sembra chiaro che sarà molto complesso trovare al momento un punto di intesa. Tentativo di mediazione che la stessa Eurolega chiarisce di voler cercare ma che non ha trovato, sino ad ora, nessuna risposta nella stessa direzione di FIBA, come ci chiarisce(insieme ad altri punti controversi) Alex Ferrer, responsabile della comunicazione dell’Eurolega e che ringraziamo per la disponibilità e cortesia.


Sportando: Partiamo dall’attualità, la lettera congiunta degli scorsi giorni tra Eurolega e molte delle leghe che partecipano al massimo torneo continentale rappresenta una risposta molto decisa all’ aut aut della FIBA relativa ai nuovi calendari imposti a partire dal 2017.
Ferrer:La lettera riflette il nostro spirito e quello della grande maggioranza delle leghe europee. Siamo assolutamente d’accordo, in linea di principio, ci piacerebbe poter vedere giocare anche più gare delle selezioni nazionali, la proposta però della FIBA è totalmente irrealistica in termini di calendario. In realtà non è stata formulata come una proposta ma più come un’imposizione. Sino a due anni fa c’era un contratto tra noi e la stessa FIBA per gestire i calendari internazionali, contratto che proprio FIBA ha rotto in modo unilaterale. Dopo aver ricevuto la richiesta della Federazione Internazionale il border dell’Eurolega ha inviato non una bensì due possibili controproposte per trovare una soluzione ed un compromesso. Una scelta ragionevole che venga incontro sia alle legittime esigenze delle squadre nazionali ma anche ovviamente ai tanti club rappresentati nella Turkish Airlines Euroleague e che forniscono alle stesse squadre di ogni paese tantissimi giocatori. Abbiamo inviato una risposta in prima battuta e poi, dopo non aver ricevuto nessun segnale dalla FIBA, abbiamo inviato una nuova soluzione, ottenendo solo un laconico “ no grazie”. Insomma il nostro obbiettivo è quello di armonizzare le esigenze di tutti ma con una soluzione frutto di un accordo di reciproca soddisfazione, non di un atto unilaterale, un’imposizione che diventa di fatto inaccettabile. Da qui lo spirito della lettera dell’altro giorno”.


Sportando: Il pericolo sembra che la richiesta FIBA possa generare l’effetto di delegittimare tutti gli evidenti progressi realizzati in ogni caso da Turkish Airlines Euroleague in questi anni creando un prodotto solido ed appetibile.
Ferrer:Chiaramente è un rischio per tutti, per i club, per noi e la Federazione, per gli affari di tutte le componenti, un danno per tutti economico e sportivo, e soprattutto il rischio di danneggiare proprio il prodotto basket nei confronti dei tifosi e degli appassionati. Basti pensare alle tantissime difficoltà che la proposta FIBA genererebbe anche per gli incontri delle nazionali a novembre o a febbraio come proposto. Sicuramente non giocherebbero gli atleti con contratto nella NBA, che già in diversi caso hanno dato forfait durante la stagione estiva figuriamoci in pieno campionato. Non avere i vari Gasol, Gallinari, Parker e tutti gli altri impegnati nella NBA, proviamo ad immaginare quello che accadrebbe, un danno ovviamente incalcolabile”.


Sportando: Turkish Airlines Eurolegue che è cresciuta molto in questi 15 anni, tutto è però ovviamente migliorabile, a partire dalla formula del torneo, al numero delle partecipanti ecc. Per voi è anche uno stimolo ulteriore per cercare di far evolvere la lega anche a seguito di questa querelle con la FIBA?
Ferrer:Stiamo lavorando per organizzare sempre un prodotto migliore, ma chiaramente non è il confronto con FIBA che rappresenta un punto di partenza od uno stimolo ulteriore. Lavoriamo sempre per cercare nuove soluzioni, capire dove possiamo migliorare in ogni aspetto organizzativo, ma tutto passa sempre attraverso i club. Noi parliamo con i loro rappresentanti, ci confrontiamo ed è il loro stimolo che ci permette di programmare su tanti aspetti, trovare un accordo e risolvere insieme i problemi. Nessuno vuole i conflitti, non sono positivi, per nessuno. Collaboriamo insieme per fare nuovi progetti, coinvolgere i tifosi e gli appassionati e continuare il processo di crescita. Leggo anche di difficoltà economiche che starebbe attraversando l’Eurolega, niente di più falso. Proprio di recente abbiamo rinnovato la partnership e sponsorizzazione con la Turkish Airlines sino al 2020, lavoriamo con profitto ed entusiasmo con marchi come Armani, Bwin, Efes e tanti altri ancora. Non è di certo un punto di arrivo ovviamente ma è un punto di partenza che, ora dopo 15 anni, ci permette di pensare di crescere ancora”. 


Sportando: Quale il vostro prossimo passo e cosa invece auspicate per trovare una soluzione armoniosa che non pregiudichi la stabilità della massima competizione internazionale per club, per non arrivare al pericoloso dualismo che generò la pessima soluzione di due tornei continentali come nella stagione 2000/2001.
Ferrer:Desideriamo solo trovare una soluzione che sia tutto sia armoniosa per tutti, purtroppo per come ci è stato proposto il confronto con FIBA sino ad ora non esiste una vera trattativa. Ed invece ripeto che il nostro intendimento è quello di cercare questa strada. Ovviamente non potremo nemmeno opporci da un punto di vista pratico ad una soluzione diversa se fossero i club a decidere, e sono sempre le società in questo senso padrone del loro destino. Ma si tratta di questioni al momento “virtuali” visto che non esiste al momento un progetto nemmeno sulla carta in tal senso. Per ora vogliamo solo concentrarci per la fase agonistica più importante della stagione: le finali di Eurocup, le prossime final four della Turkish Airlines Euroleague, e vedere partite come quelle dei recenti playoff con la perla straordinariamente emozionante di gara 4 tra Olympiacos e Barcellona, un cocktail di emozioni incredibili che restano il miglior biglietto da visita che l’Eurolega possa proporre”.
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M. Taminelli

M. Taminelli

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