Il Panathinaikos chiude Milano nella morsa difensiva e la spazza via
90-63 il finale. La squadra di Banchi viene travolta dall'ondata verde dell'OAKA.
Che fosse una trasferta difficile era prevedibile, ma che finisse in una imbarcata pesantissima forse solo i più pessimisti potevano averlo pensato. Resta il fatto che la trasferta ateniese fa malissimo all'Olimpia Milano, nel morale e nella parte tecnica. Sovrastata nel gioco da un Panathinaikos più frizzante, più squadra e che ha disputato una gara di assoluta energia e raziocinio tattico, come sentenzia da sempre coach Ivanovic.
Spesso si dice che il punteggio menta, ma il 90-63 con cui si chiude la gara invece è lo specchio veritiero della giornata di Milano. La squadra di Banchi approccia come spesso è accaduto quest'anno (vedi Sassari e Avellino) in modo molto molle e lento, finendo subito a vagare nella corrente difensiva della squadra di casa, che non aspetta che le praterie nella difesa milanese per colpire da ogni posizione. Si scavano subito 13 punti di margine e la sensazione che serpeggia è che non sia serata.
(Photo Panathinaikos Account)
Non si tratta solo di una sensazione, perché Milano sbanda paurosamente in attacco e in difesa. Kleiza sente la pressione dell'ex e non entra mai in gara, Samuels fa la fine del piattello al poligono di tiro per i lunghi avversari, venendo messo alla berlina prima da Esteban Batista e poi nel secondo tempo da Julian Wright. In mezzo a tutto questo le due mini reazioni milanesi vengono annullate da 9 punti di fila del centro uruguagio, che portano il risultato al 44-30 dell'intervallo.
Il terzo quarto è la mazzata definitiva. 8-0 in partenza, tre palle perse e la gara finisce sostanzialmente lì. Milano mentalmente è in un fiume di pensieri e non riesce ad orchestrare una manovra convincente nemmeno quando il Pana allenta la difesa. La gara si trascina fino all'87-63 finale.
Per il Panathinaikos 15 punti per Esteban Batista, 11 per Nikos Pappas e A.J. Slaughter.
Per Milano 18 punti per Samardo Samuels, 13 con 7 assist per Joe Ragland e 11 per MarShon Brooks.
CRONACA
L'Olimpia Milano va in scena questa sera all'OAKA di Atene contro il Panathinaikos in un buonissimo momento di forma. La squadra di Ivanovic è prima solitaria in campionato e ha strapazzato il Fenerbahce la scorsa giornata di campionato. Si prevede un impegno molto tosto per la squadra di Luca Banchi.
PANATHINAIKOS: Slaughter, Diamantidis, Jankovic, Fotsis, Batista All. Ivanovic
MILANO: Hackett, Ragland, Gentile, Kleiza, Samuels All. Banchi
PRIMO QUARTO: 23-13
Milano fa moltisisma fatica nel primo quarto. Il Panathinaikos ha spaziature perfette in attacco e gioca con grande aggressività in difesa. Fioccano triple da ogni dove alle quali la squadra milanese risponde solo in parte. Gentile e Kleiza fuori partita fino a questo momento, mentre dalla parte opposta Jankovic e l'ex Fotsis sono i pericoli maggiori. 23-13 all'intervallo con buzzer complesso sbagliato da Brooks.
SECONDO QUARTO: 44-30
L'Olimpia trova finalmente dei buoni tiri dall'arco e riesce ad accorciare fino al -6. Il problema è il difficoltoso gioco dentro l'area e la pesante carenza di idee offensive per far circolare la palla, cosa necessaria contro una difesa così organizzata. La difesa invece va a sprazzi, tiene fino a quando un 9-0 di break firmato tutto da Esteban Batista non spacca la gara scavando il solco che porta il risultato al 44-30 dell'intervallo. Gara tutta in salita per una Milano che sta giocando un'onesta partita, ma dà la sensazione di essere slegata in alcune situazioni di gioco.
TERZO QUARTO: 71-43
8-0 di break del Pana in apertura fa calare virtualmente il sipario. Milano esce mentalmente dalla gara e i verdi ateniesi dilagano indisturbati nelle praterie sul pick n'oll, tagli backdoor e seconde chenace sotto canestro. Banchi ruota ogni uomo possibile senza trovare nessuna contromisura all'attacco dei padroni di casa, che allungano fino al +28. Garbage time con ancora un quarto da giocare.
QUARTO QUARTO: 87-63
Periodo di puro garbage time. Il Panathinaikos si diverte con canestri acrobatici, mentre Milano ritocca qualche mesta statistica utile solo per i numeri, si chiude 87-63 con Milano che esce a testa bassissima e piena di dubbi dalla trasferta dell'OAKA.
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