Euroleague, gli award della stagione assegnati da Sportando
I due quintetti della stagione, il miglior giovane, il miglior coach e il miglior difensore
FIRST TEAM
MVP - Sergio Rodriguez (Real Madrid)
In questa stagione Rodriguez ha giocato il miglior basket della sua carriera su entrambi i lati del campo. Di gran lunga il miglior passatore in Europa, ha svolto un lavoro incredibile nella gestione del ritmo della sua squara e ha dimostrato precisione nelle decisioni e nella selezione dei tiri, con una vasta gamma di soluzioni dal palleggio e un'impressionante percentuale di realizzazione. Di certo il giocatore più determinante per questo Real Madrid.
Carlos Arroyo (Galatasaray)
Se il Galatasaray è stato capace di arrivare ai Playoffs nonostante i numerosi infortuni, è per la maggior parte merito di Arroyo, che ha guidato la squadra in attacco giocando un numero molto alto di possessi. Di certo uno dei migliori in Eurolega sul pick and roll, quasi immarcabile per la facilità con cui tira dal palleggio o arriva al ferro battendo l'uomo, ha anche dimostrato una rimarcabile leadership nei momenti decisivi.
Keith Langford (EA7 Milan)
Il miglior realizzatore di questa Eurolega ha segnato a ritmi incredibili, prendendosi sulle spalle un attacco a volte troppo fermo, almeno fino al leggero infortunio che lo ha rallentato nel finale di stagione. Probabilmente la guardia più efficace in isolamento, la sua versatilità nel trovare il canestro lo ha reso difficilmente marcabile dalle difese avversarie.
Bryant Dunston (Olympiacos)
La sua fisicità e cattiveria sotto canestro hanno annientato più volte i frontcourt avversari. La sua presenza difensiva gli è valsa il Best Defender Trophy, ma ha anche svolto un enorme lavoro in attacco, lottando senza sosta per prendere posizione e mostrando mani per ricevere, conoscenza del pick and roll e una non comune attitudine nel tenere i contatti.
Ante Tomic (FC Barcelona)
Di certo il miglior lungo in Europa, in attacco Tomic è stato praticamente immarcabile in uno contro uno e ha segnato con facilità sia dal post che sul pick and roll, dimostrandosi inoltre un pezzo fondamentale nell'attacco del Barcellona grazie anche alla sua abilità come passatore e alla sua visione di gioco, soprattutto sui raddoppi. Ha anche avuto un fondamentale ruolo difensivo, spesso sottovalutato, soprattutto grazie al tempismo negli aiuti e nei movimenti di squadra.
SECOND TEAM
Malcolm Delaney (FC Bayern Munich)
La guardia americana è stato uno dei giocatori più immarcabili di questa Eurolega, ha giocato entrambe le posizioni di guardia usando la sua velocità incredibile per battere il proprio uomo con ridicola facilità, e ha svolto un lavoro enorme in transizione o nell'attaccare il canestro e subire fallo. Ha anche dimostrato leadership in campo, prendendosi molte responsabilità e mettendo in mostra decisioni in netto miglioramento, ha tirato molto bene dall'arco e mediamente si è anche comportato bene in difesa.
Rudy Fernandez (Real Madrid)
Fernandez ha giocato con impressionante efficienza in attacco, dimostrandosi uno dei migliori realizzatori tra gli esterni in stagione: la sua versatilità è difficilmente pareggiabile, e la creatività dal palleggio, esecuzione del pick and roll e visione di gioco gli hanno consegnato un ruolo fondamentale nel backcourt, soprattutto giocando da 3 accanto a due altri trattatori di palla. Ha anche difeso bene, nonostante sia spesso passato inosservato a causa della sua tendenza al flop.
Sonny Weems (CSKA Moscow)
Non sempre aggressivo come ci si dovrebbe aspettare, Weems è comunque sempre emerso quando la palla era pesante, consegnando un buon numero di vittorie alla sua squadra. Difficilmente pareggiabile nel backcourt a causa del suo atletismo sopra la media e come sempre inarrestabile in transizione, è anche sembrato più a suo agio nel creare dal pick and roll.
Andres Nocioni (Laboral Kutxa)
In una giovane squadra spagnola, spesso spaesata su entrambi i lati del campo e anche martoriata dagli infortuni, Nocioni ha assunto un fondamentale ruolo di leader. Ha giocato in entrambi i ruoli di ala, portando un contributo totale e rimanendo sempre aggressivo in campo: la sua versatilità in difesa e presenza a rimbalzo sono state essenziali in frontcourt povero e malandato, e in attacco l'argentino ha anche tirato molto bene dall'arco.
Derrick Brown (Lokomotiv Kuban)
Questa eccellente stagione del Lokomotiv Kuban parte dall'enorme lavoro di coach Pashutin. Nel roster si è distinto Brown grazie all'impressionante atletismo e velocità, che lo hanno reso un giocatore chiave su entrambi i lati del campo, soprattutto quando si trattava di andare in transizione con aggressività.
RISING STAR
Bogdan Bogdanovic (Partizan Belgrade)
Non c'è dubbio che Bogdanovic sia stato il giovane più positivo di questa Eurolega. Ha messo in campo leadership e maturità incredibili, guidando la sua squadra in attacco grazie al suo gioco versatile e completo nei fondamentali, giocando anche da playmaker dopo l'infortunio di Westermann, mettendo a segno alcune fondamentali giocate quando contava e mostrando ottima applicazione anche in difesa, pure quando nei guai per problemi di falli.
BEST DEFENDER
Kyle Hines (CSKA Moscow)
Hines è stato un fattore difensive per il CSKA grazie alla sua versatilità e all'abilità di cambiare costantemente su giocatori molto diversi, e di sicuro è uno dei migliori lunghi in Europa nel difendere il pick and roll. Ha anche svolto un enorme lavoro a rimbalzo, spesso vincendo il duello con giocatori ben più grossi di lui, e ha messo a segno alcune giocate difensive fondamentali quando più contava.
COACH OF THE YEAR
David Blatt (Maccabi Tel Aviv)
Portare questo Maccabi Tel Aviv alle Final Four è stato un risultato impressionante. Blatt ha svolto un lavoro grandioso con una squadra molto limitata, giocando praticamente senza Shawn James e preparandosi per la maggior parte della preseason senza una singola ala grande di ruolo. Con una squadra così leggera sotto canestro l'aggiustamento fondamentale sono state spaziature quasi perfette in attacco, con un egregio uso degli angoli e larghi spazi in area, utilizzati perfettamente sul pick and roll con sempre almeno due trattatori di palla di alto livello in campo. Sull'altro lato del campo ha costruito una difesa spesso soffocante grazie a rotazioni sempre precise e un perfetto tempismo nei raddoppi, tutto nonostante un roster leggermente sottodimensionato.
Di P. Villa