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EuroCup 17/10/2013, 12.20

Eurocup Conference 2: il quintetto della settimana

I cinque migliori giocatori dei gruppi E-H

EuroCup

Ecco il primo quintetto dell'Eurocup Sportando. Questa è la sezione della Conference 2, che comprende i gironi E, F, G, H


Quintetto:

 

Bobby Dixon, PM, Pinar Karsiyaka:  In Italia lo si conosce molto bene, perché ha giocato prima con Treviso e poi con Brindisi. Bobby Dixon è il play designato per il primo top five  dell’Eurocup nel settore gironi E-H. La nomina gli vale per la gara contro l’Igokea Aleksandrovac; gara che il suo Pinar Karsiyaka gioca subito sul velluto andando a +10 all’intervallo e chiudendola definitivamente con un 31-12 di parziale nel terzo periodo. La prestazione di Dixon in coppia con quella di Esteban Batista è di assoluto livello. Il giocatore si assicura 22 punti (con 6 triple a bersaglio), 6 rimbalzi e 3 assist per 26 di valutazione complessiva. In campionato alla prima giornata di triple ne ha segnate 8; evidentemente è un periodo in cui la mano è decisamente bollente.

 

Uros Duvnjak, G, Panionios: potrebbero essere ben 2 i giocatori del Panionios schierabili in questo ruolo, perché Errick McCollum per poco non scollina i 30 punti, ma noi scegliamo di premiare la partita a tutto campo di Uros Duvnjak. Il giocatore serbo apre la stagione in Eurocup con una prestazione veramente solida, registrando 19 punti, 6 rimbalzi, 4 assist, 3 rubate e 10 falli subiti per 30 di valutazione complessiva. Duvnjak lo scorso anno all’AGO Rethymno riesce così a mettersi in luce già al debutto in Eurocup. La sua prestazione vale la vittoria per il Panionios contro l’indomito Radnicki Kragujevac  piegato solo da un quarto periodo da 33 punti a referto, più del doppio dei 28 con cui il Panionios aveva chiuso il primo tempo.

 

Jonte Flowers, AP, Asesoft Ploiesti: Se dai tabellini esce il primo risultato stranissimo della giornata, molto del merito è di Jone Flowers, ala che la scorsa stagione giocava in Finlandia, mentre da quest’anno si è trasferito in Romania. Giusto in tempo per trascinare l’Asesoft Ploiesti ad una clamorosa vittoria con 97 punti in casa del Khimki Mosca. L’Asesoft conduce tutto il primo tempo prima di incappare in un blackout nero nel terzo periodo che sembra avviare al gara alla più logica delle conclusioni. Invece con un quarto periodo di notevole intensità i rumeni (70% da due a fine gara) si assicurano un’insperata vittoria. Flowers chiude con 18 punti, 4 rimbalzi, 5 assist e 5 rubate per 25 di valutazione. Decisivo insieme a Gerald Lee e ad Alhaji Mohamed per il risultato finale.

 

Vladimir Golubovic, AG, TED Kolejililer Ankara: se il TED Ankara resta in partita per 3 periodi contro il Khmik Yuzhny, prima di squagliarsi definitivamente con 5 punti nel quarto periodo, il merito è quasi esclusivamente dell’ala-pivot Vladimir Golubovic. Il serbo nel deserto totale dei suoi compagni di squadra chiude con 23 punti, 10 rimbalzi e 5 falli subiti per 27 di valutazione. Fino al terzo quarto riesce a contenere il divario entro i 7 punti, poi finita anche la sua benzina la squadra turca si accartoccia e concede una facile scampagnata agli ucraini. Golubovic, ala montenegrina di grandissimo talento, non è nuova a prestazioni di questo genere, perché molto spesso finisce in squadre non particolarmente talentuose dove riesce ad essere il faro della manovra offensiva garantendosi una notevole visibilità

Kenan Bajramovic, C, VEF Riga: se le galline vecchie fanno buon brodo figuriamoci i centrid’esperienza. Kenan Bajramovic, appena arrivato in Lettonia per sostituire Gani Lawal, fa subito capire come i tifosi e la dirigenza della squadra non abbiano di che proccuparsi. Il VEF Riga si impone dopo una partita combattutissima sull MTZ Skopje e Bajramovic si erge a protagonista assoluto. Il suo score finale recita 22 punti, 9 rimbalzi e 5 assist e 7 falli subiti per 34 di valutazione. In due stagioni al Banvit aveva visto il suo minutaggio scendere un po’ rispetto agli standard, ma adesso ritornato faro offensivo della manovra si diletta a dispensare palloni in parte ai compagni e in parte al canestro. Coro unanime sugli spalti di Riga: Lawal chi?



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E. Trapani

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