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Altre leghe 23/01/2013, 18.38

Il preparatore Francesco Berrè racconta i suoi due mesi in Cina

Il preparatore atletico è in Cina ai DongGuan Leopards

Altre leghe

Il preparatore atletico Francesco Berrè è impegnato ormai da due mesi e mezzo in Cina, nella società di Basket dei Dongguan Leopards. Un perido di tempo ancora troppo breve per aver compreso tutto del Mondo cinese e del basket che si gioca da quelle parti, ma sicuramente sufficiente per essersi un’idea del suo nuovo lavoro. 


Francesco, dopo due mesi e mezzo di lavoro, cosa ci racconti della tua esperienza cinese (anche a livello personale)? 
“Sto iniziando a capire meglio la cultura cinese e i loro ritmi di vita che sono molto diversi da come si potrebbe immaginare. Hanno una grande cultura del cibo, il mangiare è davvero un aspetto fondamentale nella vita delle persone, hanno quasi una venerazione per il cibo cinese e non perdono occasione per esaltarne le qualità ed i sapori, ritenendo la loro cucina la numero uno al mondo (perchè probabilmente non hanno mai mangiato in Italia). Sono senza dubbio dei gran lavoratori, il loro segreto sono i numeri: se in Italia in un cantiere lavorano 50 operai, qui ce ne stanno 500, così come in qualsiasi negozio o ristorante, il numero dei lavoratori è spropositato! Un altro aspetto che mi ha stupito è che per loro il riposo è sacro, amano dormire!!! Solitamente mangiano intorno alle 12 e dopo il pranzo devono dormire almeno 2 ore. Ma bisogna anche dire che andando in giro di notte o nelle prime ore del giorno si possono vedere negozi, magazzini con non si sa cosa dentro sempre aperti e chiaramente le fabbriche non si fermano mai! Devo dire che con il cibo mi sto trovando bene perchè ho individuato alcuni piatti che posso mangiare senza problemi, ma ancora non riesco a concepire i loro ritmi. E’ difficile per noi pensare di dover iniziare un allenamento alle 16 per dare le ore di riposo ai ragazzi dopo pranzo, o dover finire alle 12 per farli mangiare. Non sempre mi riesce facile da accettare, ma dovrò l'abituarmi!”  

Come è organizzata la tua società e che risultati state ottenendo? 
“La società è stata fondata nel 2003, quindi è abbastanza giovane ed ha sia il settore maschile (Dongguan Leopards) che il settore femminile (Guangdong Dolphins) e le rispettive squadre giovanili che per i Leopards sono U18 e U16 mentre per le Dolphins solo U18. La squadra senior maschile punta ad entrare nei play off, siamo a metà campionato e si trova al nono posto con ancora 10 partite da disputare ma è la squadra più giovane di tutta la lega con tanti giocatori creati dal proprio vivaio. Le donne hanno concluso qualche giorno fa il proprio campionato uscendo al primo turno dei play off contro la squadra favorita alla vittoria finale. Per quanto riguarda la mia formazione U18 saremo impegnati il 10 Marzo in un torneo con in palio l'accesso ad un altro, e più importante, torneo a Settembre. L'obiettivo è quello di vincerli entrambi, non sarà facile anche perchè ci sono almeno altre due squadre molto forti Shandong e Liaoning, ma sono convinto che riusciremo a far bene.”

Capita che qualcuno ti chieda informazioni sulla Montepaschi e sul basket italiano ed europeo in generale? 
“Purtroppo i cinesi non seguono molto il basket europeo, anche perchè la televisione trasmette solo partite NBA e solo raramente mi è capitato di vedere dei servizi sulle partite di Eurolega. Mentre lo staff australiano è invece molto attento al basket europeo anche per il fatto che molti giocatori australiani hanno giocato in Europa. Ultimamente mi hanno chiesto di Bobby Brown viste le ultime straordinarie prestazioni e quando siamo a cena con tutto lo staff si parla spesso di basket europeo, anche perchè qua giocano molti USA che sono stati in Europa e anche nel nostro campionato tipo Singleton e Von Wafer.”

Come vivono i cinesi il fenomeno basket a casa propria? 
“E' molto diverso rispetto all'Europa, non hanno una grande cultura del basket, e soprattutto ancora non hanno una grande conoscenza; però c’è grande entusiasmo ed anche un ipotetico bacino d'utenza spaventoso! Seguendo le partite dal vivo mi sono reso conto che il livello di gioco è molto più basso rispetto all'Eurolega ed all'Italia, con soli due extracomunitari consentiti. Però l'intrattenimento si inspira al modello americano, e quindi le persone vanno a vedere sia la partita ma anche lo spettacolo! A differenza però delle gare NBA, dove molto spesso il risultato non conta, qui conta eccome! Se la squadra vince è molto seguita, ma se perde la gente tende a non andare; ad esempio: Qingado, la squadra di Tracy Mc Grady, ha iniziato il campionato con 0 vinte e 12 perse ed il pubblico ha smesso di seguirla. Ora hanno vinto 6 partite e sono ricomparsi i tifosi sugli spalti. Insomma è un mondo abbastanza diverso, con pro e contro, ma sicuramente molto affascinante!”

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 4 Commenti
  • dawkins 24/01/2013, 08.03 Mobile

    I Cinesi sono dei gran lavoratori??? ma questo cosa ha visto? È solo un luogo comune, non è assolutamente vero. Io ci ho lavorato un anno in Cina, ed i cinesi lavorano solo se il proprietario dell'azienda per la quale lavorano li controlla, altrimenti sono (nella maggior parte) degli scansafatiche. Il fatto che siano in 500 invece che in 50 è proprio per questo motivo (e perché costano poco..): rendimento basso, e quindi devono essere in tanti per fare la stessa quantità di lavoro.

  • VerbenaSiena 24/01/2013, 01.36 Mobile

    Grande Ber!!!!!!

  • Baker 23/01/2013, 19.12

    Behh...grandissima esperienza sportiva ed anche umana..........beato lui........come l'invidio......

  • Pietrone01 23/01/2013, 19.03 Mobile

    Vai Francesco, fatti e facci onore!