Diciannovesima giornata di CBA, il riepilogo e i dati
L'MVP della giornata, la classifica, il miglior cinese...e il giocatore più ignorante della giornata
SORPRESA: FOSHAN LONG LIONS. La sorpresa del giorno è senza dubbio la vittoria inaspettata per 116 a 101 di Foshan (in foto il nuovo centro sportivo a 10 minuti dal centro cittadino, quasi al livello dei modernissimi palazzetti italiani) sulle tigri volanti di Xinjiang, arrestandone bruscamente la corsa verso una posizione da playoff tranquilla e beata. Fatto sta che la cortissima Foshan, solo 8 giocatori portati in trasferta alla Hongshan Arena, fa giocare il 6° uomo 35 minuti, il 7° 25 e la giovane point guard Hongfei Shi solo 5 minuti e si porta a casa il bersaglio grosso con una prestazione corale e balistica di livello assoluto: 51.9% da 2, 48.7 da 3 e l’80 dai liberi (40, 27 e 81 con quasi gli stessi tentativi per Xinjiang) se la giocano a rimbalzo nonostante abbiano di fronte il frontcourt più forte della lega (41 rimbalzi contro i 45 degli avversari) ma li distruggono alla voce assist, con 23 contro i soli 9. Protagonisti della giornata sono gli stranieri: Akognon e El Khatib si fanno tutta la partita in campo ripagando la fiducia del coach con 41 + 3 + 6 per il primo e 22 + 9 + 6 per l’anziano tweener libanese. Se aggiungiamo poi la solida (quanto inusuale) prestazione dell’ucraino ex DET e PHX con 17 punti e 12 rimbalzi il gioco è fatto. Con un Josh Akognon così in palla, poi, le cose possono solo andar di bene in meglio: questo è il miglior anno per l’ex Cal State dei 4 passati nell’Impero Celeste, con percentuali assurde soprattutto dietro l’arco, primo in CBA per percentuale (0.487) e primo per tentate a partita (gliene entrano 5.2 su 10.7) e soprattutto solo 1.67 perse di media sebbene abbia un USG% di 29.8. Peccato che manco lui difenda, classico tra le point guards in Cina, con un pessimo DRtg di 116.7, ma se si vien ripagati con un attacco che viaggia a 41.8 punti in più quando è presente in campo e con un eFG% che sfiora il 75%, il gioco vale la candela… Finchè si è in regular season. 9.5
DELUSIONE: JIANGSU DRAGONS. Pessimo momento di forma per i Dragons, alla terza sconfitta di fila, la 7° in 10 partite. Nella 19° giornata di regular season si schiantano contro Dominique Jones e compagni, perdendo malamente per 134 a 120, in una partita mai in dubbio per gli ospiti alla Nangang Arena. Troppo legati agli aiuti stranieri, non basta un Toney Douglas in versione MJ, il quale oggi sforna una prestazione pazzesca con 43 punti, 12 rimbalzi, 9 assist e 2 rubate (ma anche 5 nelle caselle “palle perse” e “falli fatti”. E se anche l’ultimo USA rimasto (Singleton ai box per infortunio) nelle ultime 5 sta fecendo pena ma più pena che non si può, 16 punti in 27’ con 34% dal campo e 3 turnovers di media, la faccenda si fa parecchio dura. Si aspettano periodi migliori, soprattutto sotto il punto di vista difensivo, visto che la squadra naviga in brutte acque tra le statistiche avanzate e non, dove spicca (in negativo) la posizione medio-bassa raggiunta in quasi tutte le voci. Per ora ci si accontenta del 13° posto in classifica, a solo due sconfitte dalla zona buia. 3
MVP: VON WAFER. Il Wafferone nazionale, ritratto in foto con la canotta della Vanoli Cremona mentre tenta di fare quello che sa fare meno nella vita, cioè canestro, nella convincentissima vittoria dei suoi Shanxi contro i cadaveri delle balene blu di Sichuan per 120 a 109, piazza lì una prestazione pazzesca. Tripla doppia meritata per la voglia e l’intensità che l’ex Rockets e Celtics mette ad ogni incontro, il quale assieme al compagno d’ignoranza Jeremy Tyler trascina ogni settimana i compagni verso la parte importante della classifica. Andiamo ai numeri: 17 su 23 dal campo, 5 su 6 dai liberi che fanno 41 punti, in più piglia 11 rimbalzi e serve 10 zuppe di pescecane ancora calde ai compagni, rubando anche un portafoglio ai disattenti attaccanti di Sichuan. La cosa pazzesca è che in 41 minuti non perde nemmeno un pallone.
L’ex Florida State nato ad Homer in Louisiana nel 1985 sta disputando una serie di partite di livello assoluto: nelle ultime 10 partite in 37 minuti in campo da shooting guard salta all’occhio innanzitutto il fatto che perda solo 1.20 palloni, che equivalgono alla voce TOV% a 5.93 (primo tra le guardie con più di 30 minuti e secondo assoluto in CBA) e 3.60 alla voce assist/tov, nonostante abbia spesso la palla in mano visto che tira 22.9 volte a partita mettendone 12.3 (0.537) da 2 ed il 44% da 3 per ben 31 punti partita, prende 6.8 rimbalzi e smazza 4.9 assist rubando 1.3 palloni. In difesa fa letteralmente schifo (121 di DRtg) ma in attacco dice la sua portando i suoi a segnare 34 punti in più ogni 100 possessi, decisamente un attaccante di livello. Ed intanto, grazie alle sue prestazioni, Shanxi vola con un record di 13 – 6, al 7° posto con solo 2 sconfitte nei recenti 10 incontri. 10
MIGLIOR CINESE: SUN TONGLIN. Eccolo ancora qui, tra i migliori cinesi della stagione. Il motivo della visita di quest’oggi sta nella bella prova che la giovane power forward classe 1992 mette a referto per le bianche pellicce di Dongguan. Vale ancora di più se gli avversari sono i campioni in carica dei Beijing Ducks, destati dal loro torpore da un autentico mattatore chiamato Randolph Morris, autore di una prova spaziale da 30 punti, 12 rimbalzi e 3 blocks. Sebbene Sun non riesca ad evitare la sconfitta dei suoi per soli 3 punti, 106 a 109, fa scrivere al refertista numeri da talento vero. Come già ampiamente descritti i benefici nel farlo partire dalla panca, il grosso ragazzone nato a Shandong chiude con 11 su 12 da 2 punti ed un libero segnato su un solo tentativo, per un totale di ben 23 punti, aggiungendo poi al paniere 8 rimbalzi, 4 assist, 2 rubate e la solita cattiveria agonistica degli ultimi mesi. Tutto questo in soli 31 minuti tondi tondi sul parquet. Il ragazzo, in foto mentre tenta di fermare la conclusione di Wang Zhelin di Fujian, sta passando davvero un momento di grazia: 11.5 punti con il 60% dal campo, 8.5 rimbalzi, 2.5 assist, 0.9 alla voce rubate e 0.6 stoppate con solo 1.2 palle perse (8.91 TOV%, il più basso per chi gioca più di 30 minuti come power forward o big man). Ad occhio sarà un pezzo pregiato per il prossimo mercato, e magari perché no, anche per l’Europa. 9 +
MIGLIOR GIOVANE: QI ZHOU. Il giovanissimo centro di Xinjiang mostra la mondo come questa generazione di giovani cestisti cinesi sia da tener d’occhio. Nonostante la sconfitta, di certo imprevista, per le tigri del nord di Blatche contro Foshan di Akognon e Kravtsov (41 più 6 assist per il primo, 17 + 12 boards il secondo) per 116 a 101, fa letteralmente a pezzi la partita. Gioca poco più di 30 minuti ma riesce ad impressionare tutti con un 8 su 11 dall’area e un ottimo 6 su 7 dalla linea della carità che equivalgono a 22 punti, ai quali aggiunge una cosa come 15 rimbalzi (raccattandone ben 5 offensivi), 1 assist, 1 rubata ed un numero assurdo di stoppate, ben 8 (1° stoppatore della lega con 3.25 blkppgg ed un incredibile 11.50 alla voce blocks percentage). Mostruosa la maturità mostrata da questo ragazzone alto più di 7 piedi: quando la squadra non gira, ci pensa sempre lui a sistemare le cose. Difende forte ed in attacco è un fattore pazzesco: dietro solo ad un molto più quotato Michael Beasley per differenza tra ORtg e DRtg, ha come primo dato un monstre 146 ed in D viaggia a 104.9, una cosa mai vista per un giovanissimo, lungo tra l’altro. Non finiremo mai di tessere le sue doti, ma non riesce mai a smentirci. 1
L’IGNORANTE DEL GIORNO: YU SHULONG. “Ehi tu! Si parlo proprio con te! Vuoi giocare 25 minuti a partita portandoti a casa dei big money senza fare una mazza? Vuoi vivere sulle spalle degli altri facendo schifo, pena, brutto, mandando in arresto cardiaco ogni settimana il tuo coach? Se hai risposto sempre di si, segui il mio esempio! Parola di Yu” Dovrebbe essere così una pessima pubblicità diseducativa per il basket firmata Yu Shulong. La combo guard nata nel 1990 ex Jilin e Dongguan, non fa assolutamente un tubo per tutti i suoi minuti in campo, buttando tre palloni a caso verso il canestro sperando che entrino, due perse e basta. Di certo non si può dire che Sichuan perda contro Shanxi per colpa sua, ma non essendoci mai limite al peggio e all’ignoranza a noi piace così. Sichuan quest’anno ne ha di problemi, aggiungerne uno in più poco cambia, visto che l’ignorante d’oggi in tre anni ha meno del 35% dal campo. Daje.
LA PERLA DEL GIORNO: I jiaozi (餃子 o gyoza in Giapponese) sono dei piccoli fagottini di carne, simili al raviolo, tipici dell’Est asiatico, come Cina, Giappone e Corea. Ripieni di carne, verdura o pesce sono avvolti con una sottile pasta sigillata con la pressione delle dita. I jiaozi sono però sono facilmente confondibili con i wonton ma hanno alcune differenze sostanziali: i primi hanno una pasta leggermente più spessa e ondulata, schiacciata alle estremità, poi sono generalmente consumati dopo l'immersione in salsa od aceto di soia; gli ultimi sono più sottili e sferici, di solito serviti in brodo, famosi nel resto del mondo ripieni di carne e verdure chiamati semplicemente “ravioli al vapore” o 2alla griglia”.
A. PELTRERA