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Altre leghe 29/11/2014, 18.58

Dodicesima giornata di CBA, il riepilogo e i dati

L'MVP della giornata, la classifica, il miglior cinese...e il giocatore più ignorante della settimana

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SORPRESA: JILIN JUTAI RURAL COMMERCIAL BANK NORTHEAST TIGERS. Vincono e convincono. La cosa non potrebbe essere delle più semplici: vincono e convincono. 4 vittorie nelle ultime 5 partite portano con se una lenta risalita verso le posizioni da playoff, piazzandosi al nono posto provvisorio. Con un killer come il tatuatissimo Dominique Jones ed un rissoso da bar come Denzel Bowles entrambi in formissima, è dura per tutte anche solo viaggiare sui loro ritmi. Questo turno la vittime sono le balene blu di Sichuan, sempre più in declino negli abissi della classifica, ma non è assolutamente un caso. Negli ultimi 5 incontri il duo di Jilin, escludendo le sempre eccellenti prestazioni sotto un punto di vista numerico, del finto siriano Michel Madanly (telepass con 122 di DRtg in CBA…) il quale viaggia a 21 punti ppgg, si portano a casa di media 36 punti 8 rimbalzi 9 assist per la guardia ex Mavs e 25.8 più 9.2 in 29’ del centro cicciobomba nato a Virginia Beach. Complimenti a coach Curro Segura Gomez. 9 +

 


DELUSIONE: ZHEJIANG CHOUZHOU BANK GOLDEN BULLS. “Golden Bulls, abbiamo un problema, passo”. Si potrebbe descrivere così la pessima situazione che si è creata nella ridente cittadina d Yiwu (foto), sede della squadra, famosissima per essere innanzitutto uno dei liberi mercati più importanti (il 6° nonostante si soli 1.300.000 abitanti) ed infine uno dei centri industriali più attivi di tutto la Cina. Ancora un’altra sconfitta, questo turno per mano di Xinjiang e ci poteva stare, ma non senza la minima (e dico realmente la minima) applicazione in difesa; talemnte poca che persino Zeman si ingoierebbe il sigaro vedendo certe schifezze. Il paradosso sta nel fatto che i GB sono il miglior attacco del campionato ed al contempo hanno quasi 80 punti subiti in più dei penultimi in classifica, Chongqing, i quali fanno davvero male alle cornee dello spettatore. Eppure Errick McCollum, Charles Gaines (infortunato) e Chris Johnson fanno davvero la differenza, portati anche in altri contesti, ma se nemmeno loro difendono… Troppo talento sprecato. Aiuto. 2

 

 


MVP: WILL McDONALD. Sto cadavere, nato a New Orleans 35 anni fa ed uscito da South Florida, noto più per le prestazioni imbarazzanti che per saper giocare a basket, è riuscito nell’impresa di fermare una squadra davvero in forma come i tigrotti bianchi di Dongguan della coppia Bobby Brown – Ike Diogu, battendoli 110 a 108. E aggiungiamo che l’impresa è stata compiuta giocando da solo e con una squadra allo scatafascio come Jiangsu Tong Xi. I numeri son da MVP: 36 punti, 14 rimbalzelli (6 in O), 3 stoppate ed mette un 1 anche nella casella assist e rubate. Prestazione davvero di altissimo livello pensando al contesto (a rotazione ne hanno 7, il 6th gioca 35 minuti ed i titolari svengono sul parquet) e all’avversario, il quale a referto ha statistiche migliori in tutto ed era in ottima giornata da fuori. Bravo nonno. 8.5

 


MIGLIOR CINESE: XIAODONG CHEN. Il ala grande/centro di 207 centimetri classe 86 delle balene blu di Sichuan ci prova e ci riprova in tutti i modi per far in modo di svegliare la manica di storditi che ha come compagni di squadra (Efevberha se tira ancora da 3 sicuramente avrà i sicari sotto casa, anche sto giro 1 su 6), poiché l’avversario che devono affrontare è Jilin, ultimamente davvero in forma. Oggi il canestro è una vasca da bagno e il buon Chen ci si tuffa volentieri: ne mette 13 su 20, splasha 2 volte con 6 su 6 dalla linea della carità, per un totale di 34 punti, 6 rimbalzi con 1 assist ed 1 not in my house. Sichuan fa schifo, lui non fa eccezione visto che è pessimo in tutte le statistiche sia avanzate sia quelle più classiche, ma si sa, dal fango (ehm, si fango…) nascono anche i fiori, o partite sublimi giocate da giocatori in the zone come il nostro CMVP di oggi. Peccato per la sconfitta. 8 +

 

MIGLIOR GIOVANE: QI ZHOU. Nella partita vinta da Blatche per 128 a 107 contro Zhejiang GB (39 + 18, 7 assistenze e 4 rubate), il giovanissimo big man Qi da sfoggio ancora di un gran talento per il gioco della pallacanestro. I numeri parlano chiaro: 14 punti (5 su 9), 7 rimbalzi con 2 assist e 2 stoppate. Il ragazzo soffre come sempre nella voce rimbalzi (penoso un 16% di rimbalzi disponibili catturati in 30 minuti di gioco di media) ma in attacco ed in difesa la storia cambia. Si porta a casa 13 punti di media con uno striminzito USG del 14.80 %, ha una TS% (dato molto importante per un lungo molto più che la reale di tiro) spaziale del 75 %, spazza via l’11 per cento delle conclusioni vicino al ferro e fanno 3.25 blks ppgg, il tutto condito da un ORtg di BEN 146 ed un rating difensivo di 4.3 punti subiti per 100 possessi in più quando il magro tweener scende in campo. Il paradosso è che quando aveva 15 chili in meno giocava da power forward e le sue statistiche erano migliori. Top 20 al Draft, la buttiamo lì, il ragazzo è una sicurezza. 9 -

 


L’IGNORANTE DEL GIORNO: QIN YANG. La partita era difficile, bisognava prepararsi al meglio, c’è da andare a Hangzhou in casa dei fortissimi Zhejiang Guangsha. Gli Shanxi Brave Dragons avevano certamente bisogno di tutti i giocatori a roster per competere al meglio contro l’armata capitanata da Holman (altra prestazione super) e Jamaal Franklin, sebbene ultimamente stando ai risultati gli ospiti non fossero poi messi così male. Il nostro Yang, evidentemente ubriaco marcio più di un adolescente al suo primo capodanno con gli amici, ha pensato bene di far schifo da subito entrato in campo. In 22 minuti sul parquet segna ben 2 punti con uno spaziale 1 su 4 dal campo, si accascia a terra in preda agli spasmi 2 volte regalando la palla agli avversari e compie il nobile gesto di togliersi dalle pelotas per falli al ritmo di uno ogni 3 minuti e mezzo, con il coach visibilmente entusiasta. Pensare che poi hanno perso di Non fate l’alcool test ai giocatori prima di entrare in campo, sennò non sappiamo più che scrivere su questo spazio. 8 (pinte)

 

 


In foto un pastore, visibilmente in botta, ringrazia il nostro Qin che s’è bevuto anche l’acqua del lago.

 

LA PERLA DEL GIORNO: Una delle più maestose opere dell’uomo è senza dubbio la celeberrima “Grande Muraglia”. L nome di per sé è la classica invenzione occidentale nata attorno al XVIII secolo dopo che i primi turisti britannici visitarono il “lungo muro”, ossia “Changcheng (长城 )” come si dice da quelle parti. Voluta dal primo Imperatore della dinastia Qin, Qin Shi Huang, attorno al 215 a.C. per proteggersi dagli invasori tartari (i precursori dei Mongoli), queste ciclopiche mura si estendono per oltre 20.000 chilometri in tutto il nord del Paese, con altezze che variano da 15 metri con spessori di anche 45, torrette ed ingressi esclusi.

 

 

La Muraglia viene considerata nell’immaginario collettivo cinese come un gigantesco “vecchio drago” che per secoli ha protetto l’Impero, la cui testa è situata ad est (in foto), dove incontra il mare vicino a Qinhuangdao, città a 300 km ad est di Pechino nei pressi del golfo del piccolo Mare di Bohai, uno dei mari e dei golfi più interno del Mar Giallo. Attualmente questa monumentale opera è a serissimo rischio d’estinzione in molte delle sue parti per colpa del clima, del turismo incontrollato e del naturale degrado dei mattoni e della pietra con la quale è stata costruita due millenni fa.

 

 

A. PELTRERA (@TeamIgnoranza)

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