Undicesima giornata di CBA, il riepilogo e i dati

SORPRESA: LIAONING FLYING LEOPARDS. Onestamente di che cosa parliamo? Miglior partenza nella storia della franchigia, città pazza per la squadra, palazzo sempre pieno, una chimica mostruosa creatasi tra cinesi e stranieri che ha portato la squadra a scatenarsi nel secondo tempo in casa di Guangdong (non proprio il più semplice dei campi) e rimontare 18 punti di svantaggio. Lester Hudson è il faro della squadra, Thompson e Han Dejun i muri di cinta, Guo Ailun è la mente. L'ultimo posto nel quintetto dei record se lo contendono Li XiaoXu ed He Tianju, a seconda delle necessità di stazza. Il presidente ha annunciato il raddoppio dei premi per la squadra. Cosa vuoi chiedere più dalla vita? Un Lucano? No uno scudetto, che sarebbe il primo assoluto nella storia dopo l'incredibile serie di finali perse (4 su 4 giocate). Il GM comunque dichiara di non pensarci...falso come una banconota da 3 euro. 11 (vittorie)

DELUSIONE: GUANGDONG SOUTHERN TIGERS. Nella partita più importante della settimana, Guangdong di Yi, Daniels e Zhu contro Liaoning di Hudson si scioglie proprio nella fase topica. La squadra di Du Feng sarà pure priva di Mudiay infortunato, ma sicuramente quando sperperi 18 punti di vantaggio nonostante Yi e Zhu facciano 66 punti allora qualcosa nella mentalità non quadra. E non è la prima volta che Guangdong paga dazio in una gara pesante: con i Ducks alla prima giornata durò un tempo prima di cadere nell'anarchia. Ai playoff servirà un altro muso e forse un aiuto straniero più esperto. 4

MVP: TONEY DOUGLAS. Fare la panca in NBA doveva essere estremamente logorante per le povere natiche del signor Douglas, così ha pensato di venire a mostrare il suo sangue freddo nella gare che contano (come ai Knicks...uhm no forse no). Resta il fatto che i 40 punti che rifila nel derby contro TongXi sono il massimo suo stagionale (o in carriera) e proiettano i Jiangsu Dragons in una posizione limitrofa alla zona playoff. C'è ancora molto da lavorare in questa squadra, che in trasferta continua a fare la stessa fatica di Sisifo quando solleva il mitologico masso, ma che sembra star trovando lentamente una chimica soprattutto difensiva. Douglas nel frattempo conquista il primo MVP della sua munifica carriera da cestista colma di successi #simaancheno 9

MIGLIOR CINESE: GUO AILUN & ZHU FANGYU. Se fare il playmaker classico è una roba vetusta, beh sicuramente Guo Ailun è un vecchio che si è conservato bene, ma alla prova dell'anagrafe invece ha solo 21 anni. I Liaoning Flying Leopards continuano a dominare il campionato e molto del merito è della sua spaventosa crescita, assolutamente non casuale. Nativo del posto, capitano della squadra Under 17 ai Mondiali 2010, playmaker titolare della squadra maggiore già a 19 anni. 16 punti, 4 rimbalzi, 11 assist e 6 rubate. Senso del passaggio rifinito e grande capacità di interagire con i compagni nel traffico; all'occorrenza anche un tiratore affidabilissimo oltre ad essere un difensore sopra la media con una voragine statistica tra punti segnati e punti concessi per possesso. I 193 cm per 85 chili lo rendono un giocatore altamente “europeizzabile” 9 per quanto concerne FangYu invece sono i numeri a parlare per lui: 34 nella gara contro la capolista con il solito fuoco dal perimetro e l'esperienza nel gestire i risultati (che purtroppo per lui gli altri si sono dimentacati al bar). Il giovane e il vecchio a confronto. Si conoscono benissimo essendo compagni di nazionale già da qualche anno. 10- 0.5 (per la sconfitta)

MIGLIOR GIOVANE: ZHELIN WANG. Partita dominante per il centro dei Fujian Sturgeons, nonostante la sconfitta per mano di Shandong 96 a 109. Wang è offensoivamente un centro completo ed è probabilisismo che al prossimo draft tutto questo ammasso di talento non passi inosservato dati i soli 20 anni di età. Il suo probelma resta difensivo dopo il 120 di Defensive Player rating fa ravbbrividire. Una sorta di Kevin Love cinese e anche per questo la sua squadra continua a faticare nonostante si mantenga su comodi 21+11 di media. 7.5

L’IGNORANTE DEL GIORNO: ZHOU PENG. Nella partita più importante di questo inizio di stagione, la partita casalinga contro la capolista Liaoning, poi persa all’overtime per 116 a 112 nonostante i padroni di casa di Guangdong fossero stati anche avanti di 18, l’intelligentissima power forward di Guangdong riesce a far più schifo della sua faccia, andando a far maledire tutto il creato a tutta la popolazione della regione. In 40 minuti lo sveglio Peng (Marbury in foto si sta accertando che non sia clinicamente morto andando ad offendergli la madre) ci mostra tutta la sua classe partendo da starter: mette a referto ben 4 punti, con un micidiale 1 su 6 al tiro e 2 su 4 ai liberi. Cerca di completare l’opera collezionando 4 falli, poi si accorge che gli manca da dominare a rimbalzo e ne tira giù ben 0. Jianlian Yi è già pronto con ogni tipo di tortura. - 1

LA PERLA DEL GIORNO: Harbin, Hā'ĕrbīn in cinese, è una città di 10 milioni di abitanti, capoluogo della provincia dello Heilongjiang, situata nella Cina nordorientale. Questa fredda cittadina ospita annualmente, dal 1984, il “Festival internazionale cinese del ghiaccio e neve”. Ad ogni manifestazione si realizzano sculture di ghiaccio che tendono a riprodurre un’intera città, la quale è totalmente visitabile, creando un'atmosfera davvero magica tramite dei giochi di luce, come si può vedere nella bellissima foto qui sotto. Durante il Festival sono previste gare di scultura di ghiaccio e neve che attirano migliaia di artisti da tutto il mondo, ed è proprio per tale ragione che Harbin è considerata una sorta di “Cortina” cinese, avendo sia una vita mondana ed eccellenti stazioni sciistiche. Ufficialmente il festival ha inizio il 5 gennaio e si conclude dopo un mese, ma in realtà la manifestazione dura fino a quando le condizioni meteo lo permettono: è infatti l'arrivo della primavera, e del conseguente innalzamento della temperatura, a decretare lo sciogliersi delle sculture.

A. PELTRERA (@TeamIgnoranza)