Ottava giornata di CBA, il riepilogo e i dati

SORPRESA: BEIJING DUCKS. Se il play Marbury, l’ala forte Morris, la piccola Li ed il big man Zhu si fanno gli affari loro in campo allora si vince. Antibasket ma efficace evidentemente. Praticamente ultimi come assistenze per partita, vivono di grandissime individualità, le quali portano buonissimi frutti: 4 vittorie di fila e sempre (chi ampiamente e chi no) in doppia cifra le sue stelle. Periodo davvero d’oro per i campioni in carica, i quali contro la non facilissima Qingdao fanno sfoggio di tutta la sicurezza che veniva chiesta sin da inizio anno. La prossima W comtro Fujian abbordabile parlare forma Marbury 22 Morris 35 li 28 Zhu 12 8

DELUSIONE: TIANJIN STEEL. Tre sconfitte di fila con squadre abbordabili, dopo un grande inizio con 3 vinte e 2 perse, fanno arrivare la palma di peggiori della settimana a Tientsin, bellissima citta di ben 13 milioni di abitanti. Dove tra le altre cose c’è un intero quartiere tutto italiano. (In foto la moderna ruota panoramica, la Tianjin Eye sopra il fiume Haihe). Poca concretezza, massimo isolamento per Shelden Williams e Quincy Douby, i quali provano ad ogni partita a trascinar la squadra, ultimamente invano. In due fanno più di 65 punti di media a partita ben distribuiti, i restanti, presi singolarmente, se arrivano a 8 è un miracolo. Il problema concretezza è difficilmente risolvibile, visto che entrambe le star americane chiedono la palla in mano quasi sempre, ma se la panchina tira con meno del 30% e la somma è un misero 37% dal campo, eh, la faccenda si fa comunque dura. Serve una mano dall’alto, oppure un milioncino da spendere se si vuol evitare figuracce e un mesto fine campionato a metà classifica. 4

MVP: ERRICK McCOLLUM. Nell’anticipo serale al Yiwu Maeho Sports Center di Zhejiang, il fratello maggiore di Christian James guardia di Portland, mette in mostra tutto il suo talento, non solo offensivo. Nonostante con il compare Chris Daniels (19 + 16 + 2 blks) non riescano ad evitarle la sconfitta per mano dei cortissimi di Foshan, in termini di giocatori in rotazione, mette a referto una delle prove dell’anno, una quadrupledouble che lo faranno diventare sicuramente un must have per i GM cinesi, ed a occhio, non solo. Sta in campo tutti i 48 minuti, scrive 58 frutto di un 17 su 30 totale, aggiunge 20 liberi su 24 (12 falli subiti), 10 rimbalzi (3 in attacco), 15 assist e 3 rubate. Giocatore che si sta esprimendo in modo galattico, unico vero tuttofare della squadra. Ha una reale di tiro del 61%, prende l’11% dei rimbalzi disponibili, smercia il 27% dei palloni, in attacco “vale” un ORtg di 135. In difesa latita, ma come potrebbe visto che, davvero, segna solo lui (38% di USG…). Monstre. 9.5

MIGLIOR CINESE: LINGXU ZENG. La combo dei Guangdong Foshan prende a martellate una partita alquanto difficile, contro i fratelli coltelli McCollum – Daniels di Zhejiang. Mette 4 triple in fondo al secchiello, serve 10 zuppe di pescecane ai compagni, ruba 2 portafogli e colleziona una cosa come 32 punti. Se quel ciccione di Kravtsov si sta svegliando è anche per merito suo, visto che sta facendo girare la squadra in maniera superba. Nelle ultime tre partite, coincise con le due vittorie ed una sconfitta, il lungo del p&r viaggia a qualcosa come 18 più 18 di media. E Zeng a 7 assist. Far giganteggiare e segnare i compagni è il compito primario del play maker, ci sta riuscendo alla grande. Se solo prendessero qualcuno per far respirare i tre che giocano 45’… 8.5

MIGLIOR GIOVANE: ZOU YUCHEN. Tah-dah! Detto fatto, arriva la prima vittoria dei Rockets per 110 a 107 sui quei relitti di Sichuan Blue Whales ed il merito è solo ed esclusivamente suo. Gioca come sempre molto, siamo a 42 minuti allo Stadium di Chengdu, ma è ancora una volta mortifero. Schierato nella posizione di power forward, suo ruolo prediletto, il classe 96 si fa beffe di chi ha davanti, anche se si chiamano Chen Jia e Ron Artest. Dai quali paga solo che 8 centimetri e una decina di chili. Conclude con un 8 su 9, 1 una bomba su 1 e 6 su 6 ai liberi per un totale di 23 punti. Aggiunge al solito 9 rimbalzi offensivi e 7 difensivi . Qui mi soffermo un attimo: si parla di prenderne di media 5 in attacco, 0.15 di media al minuto, dopo Gaines (che gioca 38’ e ne prende 0.22) e Thompson (30’ e 0.20) c’è lui con 0.15. E’ 10° alla pari di gente come Kravtsov per rimbalzi presi per minuto: 0.33. E segna 0.45 punti minuti tanto per, con 0.5 blk/min, il 4.50% disponibili. Per darvi un paragone, Yi Jianlian fa peggio in tutto, segna solo 0.15 pts/min in più, ma ha 30 anni ed un passato NBA e di cultura. Spero si accorga qualcuno di questo ragazzo. 10

L’IGNORANTE DEL GIORNO: DELONTE WEST. Eppure ci hanno provato in tutti i modi a farlo tornare com’era i primi anni di college, quella promettente pointguard nata nella capitale che sognava l’NBA. Invece niente. Anche in Cina ha fallito, dopo un anno più che discreto a Fujian. Quest’anno il gran capo Ming ci ha scommesso, sperando in una grande intesa con quell’altro poco sobrio di Beasley. Dopo una partenza sprint alla prima di campionato, con 29 punti, sembrava finalmente poter scorrere tutto liscio per ben due anni di fila. Manco per sogno, tagliato per le sue pessime condizioni fisiche e chissà cos’altro. Al posto di venir ricordato per le sue performance sportive verrà ricordato solo per questa foto. Auguri, Delonte. 0

LA PERLA DEL GIORNO: Il grande deserto del Gobi, che taglia la Cina settentrionale e si estende per ben 1 milione e 300 mila metri quadrati (per rendere l’idea, due volte la Turchia) con temperature che possono variare da - 40 a + 40 nel corso delle stagioni, venne attraversato a piedi dall'estremità orientale a quella occidentale, da Hulumber fino a Kashgar, per la prima volta solo nel 2004. Da all’altoatesino Reinhold Messner, a quasi 60 anni.

A. PELTRERA